Titolo originale | Ondskan |
Anno | 2003 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Svezia |
Durata | 113 minuti |
Regia di | Mikael Hafström |
Attori | Andreas Wilson, Henrik Lundstrom, Gustaf Skarsgård, Jesper Salén, Marie Richardson Johan Rabaeus. |
Uscita | venerdì 12 novembre 2004 |
MYmonetro | 2,80 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Negli anni '50 in Svezia, Erik, ragazzo inquieto, viene mandato in collegio per le sue cattive attitudini.Da questo momento in poi dovrà affrontare le regole della vita. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, In Italia al Box Office Evil - Il ribelle ha incassato 5,5 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Nella Svezia anni '50, Erik, adolescente inquieto, subisce le angherie del patrigno, e, per la proprietà transitiva, picchia a sangue un compagno di scuola e viene espulso dall'istituto. L'unica via per fare il liceo è quella del collegio, luogo in cui la vita ha regole ben diverse. Diventato molto amico del compagno di stanza Tanguy, Erik si impone di non reagire al nonnismo degli anziani che si approfittano pesantemente degli studenti, sottoponendoli a ogni sorta di vergogna.
Meglio la via del controllo o quella della violenza?
Il regista svedese Mikael Hafstrom affronta una vicenda autobiografica dello scrittore Jan Guillou, mettendo in luce i valori dell'uomo, opposti al mero istinto animale. Lo sport è democratico dirà l'insegnante di educazione fisica a Erik, e lui come risposta vince la gara di nuoto del collegio. Ma le cose non cambiano. E'comunque l'interpretazione intensa di Andreas Wilson a dare al film uno spessore. I suoi occhi di ghiaccio, magnetici, ci conquistano e ci seducono, dimostrando che la sua scelta sarà quella giusta, ma noi che lo osserviamo lo avevamo già capito.
«L’unica parola per poter definire le persone come te è evil», è il parere del preside della scuola in cui studia Erik Ponti (Andreas Wilson). Erik è un sedicenne svedese che ama Gioventù bruciata; un James Dean nel contesto svedese degli anni ’50: ribelle, strafottente e con un patrigno autoritario. Espulso dalla scuola, viene mandato in un collegio privato per essere “disciplinato”.
Questo film del 2003 di Mikael Håfström, l’eclettico regista svedese che avrà successo a Hollywood, qualche anno dopo, con Il rito ed Escape plan, ha il principale pregio di saper coinvolgere il pubblico fin dalle prime sequenze, suscitando la compartecipazione emotiva alle vicissitudini del giovane protagonista, grazie soprattutto alla caratterizzazione a forti tinte [...] Vai alla recensione »
Non sono d'accordo con l'assegnazione delle 2 stelle a questo splendido film. Mi è piaciuto davvero tanto e la cosa è al quanto rara...poche volte un film mi colpisce così a fondo. Ho trovato l'interpretazione di Andreas H. perfetta, trama drammatica e sorprendente, temi trattati molto forti, immedesimazione col protagonista notevole. E' stato pure candidato all'Oscar (da come si vede in locandina)5 [...] Vai alla recensione »
LEGGERE DOPO AVER VISTO IL FILM - In assoluto uno dei film più belli che io abbia mai visto, voto: 10. Perchè? Perchè finalmente ritrovo l'aspetto fondamentale per il film perfetto, ovvero il finale condito dalla vendetta personale di un protagonista che, dopo aver subito per tutto il film, non risparmia a nessuno una bella figura di merda (e sonore [...] Vai alla recensione »
Un 8 e mezzo, ma anche 9 a questo bel film, in cui compaiono :debolezze umane, istinti repressi, soprusi ingiustificati, prepotenza, sadismo, violenza, amicizia, affetto..incomprensione, vendetta.. Un film che tocca l'anima e che fa riflettere. Lo rivedrei
Era da un po' di tempo che non vedevo un film che mi incollava lentamente sempre di più allo schermo ,nomination agli oscar oltremodo meritata ,assolutamente da non perdere.
Pare proprio che nei "favolosi" anni '50, quando Ingmar Bergman raccontava le sue storie d'amore e la liberazione sessuale era ragione d'invidia per il resto del mondo, la scuola svedese fosse un inferno. Per non dire della famiglia. Menato dal patrigno con l'acquiescenza materna, l'adolescente Erik si rifà su un compagno e viene espulso dalla scuola pubblica.
Un Fight club, patriottico ma socialdemocratico. Erik (Andreas Wilson) sembra un delinquente disadattato qualunque, uno sferra pugni a piacimento, espulso da ogni scuola pubblica del regno per comportamenti fascistoidi. Anzi, un teddy boy spacca-faccie, quasi un militante del fronte della Gioventù bruciata, visto che quello di Nick Ray è proprio il suo film preferito.
Distribuito quasi clandestinamente, a causa di un manifesto imbarbarimento della società dello spettacolo, Evil il ribelle è un racconto incisivo, una vicenda vissuta dall’autore dei romanzo dal quale è stato tratto il film: Ondskan, di Jan Guillou. lin bestseller che ha entusiasmato due milioni di lettori svedesi. Ambientato in Svezia negli anni Cinquanta e candidato all’Oscar 2004 per il miglior [...] Vai alla recensione »
Erik (16 anni, Andress Wilson), già espulso dalle scuole statali per comportamento violento e ora iscritto in un collegio privato, è deciso a mettere la testa a posto. Il meschino nonnismo che impera nella nuova scuola è però insopportabile, soprattutto quando va a toccargli l’amico e la ragazza. Un bel film, regia di Mikael Hatstrom, dove la difficoltà di avere rapporti umani caldi all’interno di [...] Vai alla recensione »
Svezia, anni ‘50. Erik è un giovane ribelle, violento ma appassionatamente studioso. Cacciato dalla scuola pubblica, la madre con grandi sacrifici Io iscrive in un istituto privato d’élite. Ma all’interno della scuola vige un terribile nonnismo, che arriva fino alla tortura e viene tollerato e fomentato dal direttore. Erik non ci sta, ma d’altro canto per non deludere la madre non può nemmeno farsi [...] Vai alla recensione »