
Anno | 2025 |
Genere | Horror, |
Produzione | USA |
Durata | 128 minuti |
Al cinema | 3 sale cinematografiche |
Regia di | Zach Cregger |
Attori | Josh Brolin, Julia Garner, Alden Ehrenreich, Austin Abrams, Cary Christopher Benedict Wong, Amy Madigan, Toby Huss, June Diane Raphael, Melissa Ponzio, Whitmer Thomas, Clayton Farris, Jaymes Butler, Hurley Paul, Derek Chouinard, Carrie Gibson, Jason Turner, Joey Shear, Jared Simon, Drew Broderick, Trey McGriff, Robert Hendren, Scarlett Sher. |
Uscita | mercoledì 6 agosto 2025 |
Tag | Da vedere 2025 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 |
MYmonetro | 3,50 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 8 agosto 2025
Un'epopea horror interconnessa e multipiano sulla scomparsa di studenti delle scuole superiori in una piccola città. Weapons è 84° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 182,00 e registrato 390.269 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Nella fittizia cittadina americana di Maybrook, in Pennsylvania, 17 bambini, sui diciotto di una classe delle elementari, sono misteriosamente scappati di casa, nel cuore della notte, alle due e diciassette minuti. Le indagini non arrivano a niente e un mese dopo, in seguito a un'assemblea con i genitori, che prelude alla riapertura della scuola, la vita di alcune persone legate alla scomparsa viene stravolta da un crescendo di eventi sempre più inquietanti. Si tratta della maestra Justine, di Archer, il padre di uno dei ragazzi scomparsi, e di un poliziotto di nome Paul che ha una relazione extraconiugale con Justine.
Il nuovo film del promettente regista di Barbarian è una fiaba nera, che porta con originalità il folk horror nella provincia americana contemporanea.
Le cautele sulla privacy dei genitori, sul mantenere comportamenti sempre appropriati -
tanto da stigmatizzare una insegnante che si permette di abbracciare un bambino o di
portarne a casa un altro rimasto appiedato - o sulla riservatezza delle indagini, sembrano
il primo bersaglio satirico di Weapons. Dove in realtà questo eccesso di
cautele nasconde più che altro la negligenza di chi invece è in una posizione di potere,
chiamato a servire la comunità, sia esso un preside o il capo della polizia locale. Zach
Cregger del resto arriva dalla comedy e come ogni buon comedian ama dileggiare i
benpensanti. Ma il film evoca anche drammi terribili come la nuova ondata di
tossicodipendenza e l'impossibilità di elaborare lutti incomprensibili come il massacro di
una scolaresca negli school shooting. Il regista infatti racconta di aver scritto il film per
affrontare la scomparsa del suo amico e collega Trevor Moore, morto accidentalmente nel
2021.
Cregger stesso ha nominato Magnolia d i Paul Thomas Anderson tra i
riferimenti del film, così come il metodo di scrittura che lascia affiorare il subconscio è
debitore di quello di David Lynch. Come in Lynch anche qui la paura affiora prima di tutto
da ciò che è inesplicabile, infatti il film ruota attorno a un mistero che sembra quello della
misteriosa fiaba Il pifferaio di Hamelin. Ma da Lynch Cregger riprende anche la
libertà di ricorrere a immagini incongrue, come la visione di un mitra gigante in cielo che si
lega ai numeri di una sveglia.
Si tratta però di un unicum che da solo non può sostenere il
clima metafisico di Lynch e infatti è probabilmente la cosa che funziona meno di tutto il
film. Ma poco importa perché le qualità di Weapons sono moltissime, dalla
struttura del film che incastra a mosaico le prospettive di vari personaggi, svelando ogni
volta un piccolo pezzo in più del puzzle, alla regia che proprio per questo gioca con la
prospettiva degli sguardi, facendo emergere elementi di tensione spesso ignari al
protagonista. Il mosaico e la regia per altro, così come il tema della scolaresca
"scomparsa". Avvicina il film più a Elephant di Gus Van Sant che non al citato
Magnolia. Inoltre una delle prime sequenza, con la fuga notturna dei bambini
accompagnata per contrasto dal sereno brano di George Harrison Beware of
Darkness, è un gran pezzo di bravura.
Cregger si affida a un cast notevole, con Julia Garner e Josh Brolin nei ruoli principali, ma
con parti consistenti anche per Benedict Wong, Alden Ehrenreich ed Amy Madigan. Il suo
personaggio in particolare, a tratti clownesco, evoca It e ha fatto parlare molto
i recensori americani di Stephen King, con il quale il film condivide l'incubo in una piccola
città. Ma più che al maestro del brivido del Maine, Cregger sembra guardare alle fiabe più
oscure, infatti se inizia citando chiaramente Il pifferaio di Hamelin, con tanto di dettaglio di
un bambino rimasto indietro, sul finale riprende altrettanto inequivocabilmente Hansel e
Gretel. Weapons però non si allontana dalla contemporaneità come molti folk
horror, bensì la abbraccia, sia per i temi che dicevamo in principio sia come per l'uso della
tecnologia - le telecamere dei citofoni avranno un ruolo importante. I personaggi non
commettono le idiozie tipiche degli horror, si rivelano anzi ingegnosi e infatti il finale darà
all'imperscrutabile una soluzione catartica e iperviolenta, quasi comica nella sua
esagerazione (non manca nemmeno una battuta esilarante subito dopo la sua
conclusione). Se l'ultimo atto del film svela il mistero e per questo rinuncia del tutto al tono
lynchano, trova però una soluzione irresistibile, trascinante e originale.
IL film inizia con la sparizione di 17ragazzi da una scuola..e qui inizio il primo tassello di questo racconto molto,molto Dark.La storia di una cittadina di periferia americana con tutti i suoi pregi e difetti.I primi trenta minuti sono un po' incomprensibili che co molta calma ti portano a capire come hanno fatto a sparire così tanti ragazzini tutti insieme.
WEAPONS.Ritorna Zach Creeger alla macchina da presa e allo script, dopo un buon Barbarian, con questo giallo horror dalla flemma di Stephen King e dei Fratelli Grimm.A Maybrook, Pennsylvania, alle 2:17 diciassette bambini escono contemporaneamente dalle loro case, corrono per le strade e scompaiono nel nulla. La mattina dopo nella classe della professoressa Justine Gandy rimangono vuoti diciassette [...] Vai alla recensione »
La strega Gladys fa simpatia, ma non ? meno spietata delle nostre argentiane. La sua maschera camp stempera la tensione, o forse rende tutto pi? sinistro. Il mistery, pi? che horror, mette in campo sceneggiatura e montaggio di livello sorprendente per il cinema di paura, di cui conserva invece gli stereotipi di alcuni personaggi vacui, come la svampita, sempliciotta maestra di Julia Garner ed il suo [...] Vai alla recensione »
Film che mette il piedino un p? dappertutto sotto la tovaglia, flirta con il dramma, strizza l?occhiolino all?horror anni 70, cita grandi capolavori del genere (a voi la ricerca), allunga le mani sul grottesco e quasi eccede nella ricerca curiosa e forsennata di momenti comici. Dunque? Dipende da cosa cercate e quanto siete inclini ad accettare o meno il mood e la sceneggiatura, ben consapevoli di [...] Vai alla recensione »
2h che volano via, tra ottimi dialoghi ed eccellente lavoro attoriale/registico! Consigliatissimo
Il film parte bene con un'ottima idea di narrazione e diversi colpi di scena, poi per? diventa prevedibile e perde di suspense. Il finale sarebbe da rivedere in quanto quasi comico e poco in linea col genere horror. Il film ha un buon potenziale che non viene sfruttato appieno, per questo lo valuto 2 stelle, mi aspettavo di pi
Ottima fiaba nera vestita da Thriller ben girato ,ottimamente recitato da Josh Brolin e Julia Garner.Grande sceneggiatura e belle interpretazioni,finale in un crescendo di tensione.Bello ed avvicente
Più che un horror siamo in presenza di una fiaba nera,che rende omaggio al grande stephen king (shining in primis). Inquietante e in alcuni momenti anche divertente. Uno dei migliori film dell anno x il suo genere.
Nonostante alcune scene grottesche e un paio di errori narrativi, il film è gradevole e per i miei gusti ha anche il miglior finale possibile, non scontato, che valorizza tutta la pellicola.
Una mattina come le altre...Ma quando la maestra apre la porta dell'aula, di fronte a lei c'è una schiera di banchi vuoti. Mancano tutti gli studenti, eccetto uno. L'inizio, efficacissimo, di Weapons incapsula la premessa del film - e cioè l'irrompere di un orrore impensabile nella più benevola, vulnerabile normalità: 17 bambini volatilizzati nel nulla, senza lasciare traccia.
L'horror, da sempre, si basa su un paio di peculiari paradossi. Oltre all'ovvietà di far generare il piacere dall'inquietudine, il suo problema è che per funzionare davvero deve integrarsi in una struttura predefinita, in cui l'orizzonte d'attesa del pubblico rientra sempre in un margine piuttosto prevedibile. Per cui il meccanismo, anche quando si avvicina alla perfezione, rischia di essere sempre [...] Vai alla recensione »
Alle 2.17 di notte tutti gli alunni di una classe elementare (tranne uno) si alzano, escono di casa e fuggono correndo nel buio. Scompaiono nel nulla e la comunità se la prende inizialmente con la giovane maestra, ma ben presto si capisce - e voi spettatori lo capite ancora prima - che il Male si annida nella cittadina. E il titolo ("weapon" significa "arma") suggerisce che "qualcuno" potrebbe utilizzare [...] Vai alla recensione »
A Maybrook, Pennysilvania, una cittadina come tante nella provincia americana, alle 2:17 del mattino tutti i bambini tranne uno, alunni della stessa classe della locale scuola elementare, si dileguano nel buio. A registrare la loro bizzarra corsa notturna ci sono solamente le telecamere di sicurezza installate nelle case. La rabbia e la frustrazione per i ragazzi scomparsi si riversa immediatamente [...] Vai alla recensione »
Nelle altre classi è una giornata del tutto normale. Nella classe della maestra Justine, c'e un solo bambino. Ne mancano 17. Quella notte, alle 2.17 le loro sveglie hanno suonato e sono usciti di casa correndo come la bambina della foto più famosa della guerra del Vietnam. E sono scomparsi. Grande incipit del miglior horror di questa estate. Cregger studia le reazioni della comunità, la maestra Justine [...] Vai alla recensione »
Porte che si aprono rivelando oscurità imperscrutabili, cantine che nascondono segreti da svelare poco alla volta. Se bisognasse cercare dei tratti peculiari della filmografia di Zach Cregger fino a oggi, non potrebbero essere che questi. Weapons è parente del precedente Barbarian, ne condivide molti aspetti, ma al tempo stesso se ne allontana, virando decisamente più sul soprannaturale.
Abbandoniamo una buona volta le trappole dell'elevated horror, dentro le quali Weapons sembra nascere. Zach Cregger non ha la "pasta" di Jordan Peele, tuttavia le sue ambizioni, quantunque non così teoriche, sono pressoché equivalenti. L'horror per lui è qualcosa su cui lavorare, non un semplice pretesto. Probabilmente non si fida del genere in sé e per sé, pensando che un intervento autoriale faccia [...] Vai alla recensione »
Tra gli horror programmati per questa seconda parte di estate, a sfidare la tradizionale chiusura di gran parte delle sale cinematografiche, sono stati due in particolare - entrambe opere seconde - a suscitare una speciale curiosità tra spettatori e critica specializzata: da una parte Bring Her Back - Torna da me, dolente incubo familiare che ha confermato, e consacrato, il talento degli australiani [...] Vai alla recensione »
Che fine hanno gli alunni di una classe elementare nella sonnolenta cittadina americana di Maybrook? Si sono svegliati alle 2:17 del mattino e si sono fatti inghiottire dall'oscurità dei boschi limitrofi. Tutti tranne uno. FAVOLACCE È l'inizio sconvolgente, simile a una scena magistrale di Favolacce (2020) dei nostri Fratelli D'Innocenzo, di Weapons di Zach Cregger.
Quando Zach Cregger sostiene, con una chiarezza quasi sconcertante, che commedia e horror funzionano esattamente allo stesso modo - cioè tutto tempismo e sovversione, puro e semplice disorientamento dell'aspettativa - sta di fatto enunciando il suo personale manifesto poetico, delineando (in una manciata di parole appena) la strategia narrativa su cui si regge tutto il suo cinema.
È ancora un cinema di spazi da osservare, su cui ragionare, da abitare, quello di Zach Cregger. Per primo c'è stato l'AirBnb di Barbarian, tra qualche mese ci sarà la Raccoon City di Resident Evil ma prima c'è questa sonnolenta città della provincia americana scossa da un inquietante mistero. Alle 2:17 di una notte come tante, infatti, gli alunni della classe della maestra Justine, escono dalle loro [...] Vai alla recensione »
L'elemento forse più interessante di Weapons, nuova creatura orrorifica diretta da Zach Cregger, non risiede nella sua labirintica struttura narrativa, e nemmanco nella messa in scena della stregoneria - tema attorno al quale ruota l'intero intreccio - ma in un dettaglio che potrebbe anche passare inosservato ai più: il particolare modo di correre di chi è succube della perfida maledizione ordita dal [...] Vai alla recensione »