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Ritorna Zach Creeger alla macchina da presa e allo script, dopo un buon Barbarian, con questo giallo horror dalla flemma di Stephen King e dei Fratelli Grimm.
A Maybrook, Pennsylvania, alle 2:17 diciassette bambini escono contemporaneamente dalle loro case, corrono per le strade e scompaiono nel nulla. La mattina dopo nella classe della professoressa Justine Gandy rimangono vuoti diciassette banchi, tranne uno di Alex Lilly. A seguito di commemorazioni, indagini e interrogatori su Justine e Alex e dall?unico collegamento con lei e i bambini della sua classe, porteranno i genitori, i colleghi e buona parte della cittadina ad incolparla, vessarla e minacciarla. Un mese dopo Justine viene sospesa e comincer? a cercare di parlare con Alex e i suoi genitori, ma senza successo a causa delle sue reticenze e allontanamenti. Una volta notato che la casa di Alex ha le finestre oscurate, senza alcuna notizia dei suoi familiari e con strani avvenimenti tra cui dei sogni orribili e una ciocca tagliata inizieranno a rivelarsi sempre pi? fatti sul mistero riguardante i 17 bambini scomparsi, insieme ad altri abitanti di Maybrook con improbabili ed inquietanti esiti.
Tanto per cominciare una regia del nostro Creeger che come nel primo film lavora molto sui movimenti lenti, una buonissima costruzione della tensione, i silenzi ed un montaggio ben preparato nell?ingannare lo spettatore nell?eventuale spavento almeno una volta che coglier? alla sprovvista. Stavolta ci aggiunge delle inquadrature da dietro i personaggi tanto da seguirli, ma anche frontali mantenendo un?aura di paranoia, specie nelle scene di tensione e un approccio un po? pi? grottesco e favolistico del solito. Senza contare dei notevolissimi movimenti di macchina a carrelli, dolly e a mano. Si parte da ritmi solitamente lenti per le fasi di tensione, approfondimenti delle vicende e psicologiche per poi andare sempre pi? in avanti ad aumentare la velocit? d?andamento. Un ottimo uso delle musiche e di una fotografia che risalta l?oscurit? pi? totale, i rossi e i blu. Un ottimo cast a partire da una splendida e mezza ambigua Julia Garner, Josh Brolin e Benedict Wong azzeccati nelle parti (tutti e tre fuori dalla Marvel possono solo che brillare) e un giovane Cary Christopher che interpreta pi? che bene un Alex dai mille intrighi.
Delle note di merito vanno ad un approccio pi? grottesco e favolistico (grazie alla voce narrante) man mano che si procede e con la divisione in capitoli con i punti di vista dei personaggi ai quali viene dato il loro nome nei titoli. Justine in preda a paranoie, alcolismo, condotte scolastiche controverse soltanto perch? mostra pi? calore umano verso i piccoli rispetto ai freddi protocolli disciplinari e indagini sempre pi? contorte, Archer come genitore rancoroso, intento ad indagare da solo sulla scomparsa del figlio a dispetto della polizia che sembra faccia poco, il preside della scuola che prova a chiarire la faccenda di Alex coi suoi genitori e una sua zia che hanno ospitato, un poliziotto in relazione con Justine e in contrasto con un giovane tossico trasandato, un tossico trasandato in contrasto con un poliziotto in cerca di soldi e infine il piccolo Alex che metter? i puntini sulle i su tutto quello che abbiamo visto finora. Tutti insieme hanno come comun denominatore gli oscuri misteri sui 17 ragazzi e un?entit? tutt?altro che benevola. Succederanno situazioni orrorifiche, splatterose, paranormali, violentissime e sopra le righe, fino ad un finale ai limiti del delirio da favola nera come lo avrebbero fatto i fratelli Grimm, ma pi? esplosivo.
Peccato che a volte alcuni intrecci e meccaniche, rispetto a tanti che tornano, non sono precisati pi? di tanto e almeno una decina di minuti si potevano tranquillamente tagliuzzare in quanto fanno perdere un po? il ritmo nell?ultimo capitolo, seppur chiarificatore.
Insomma, un sicuro passo in avanti rispetto a Barbarian e un bel racconto di genere come purtroppo nell?horror se ne fanno ben pochi.
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