Advertisement
Tutti pazzi per la Cortellesi

Al Giffoni l'attrice romana si conferma la più amata dagli italiani.
di Ilaria Ravarino

In foto Paola Cortellesi, ospite all'edizione 2011 del Giffoni Film Festival.
Paola Cortellesi (51 anni) 24 novembre 1973, Roma (Italia) - Sagittario.

martedì 19 luglio 2011 - Incontri

Per Paola Cortellesi è stato un anno indimenticabile. Dopo tanta gavetta è diventata, quasi senza accorgersene, la più amata dagli italiani. E dalle italiane. Adulti e bambini. Per lei – fresca di David di Donatello e Ciak d'oro - un'ovazione al Giffoni Film Festival, applaudita dai ragazzi che l'hanno scoperta in tv con "Zelig" ma anche dai loro fratelli maggiori che l'hanno amata quest'anno in tre pellicole, Femmine contro maschi di Fausto Brizzi, Nessuno mi può giudicare di Massimiliano Bruno e C'è chi dice no di Giambattista Avellino.
La amano gli uomini, perché è indiscutibilmente una bella donna e non lo ostenta, la amano le donne perché è intelligente e non lo nasconde. Lei si concede, firma decine di autografi e nessun ospite, fino a oggi, ha preso seriamente quanto lei la missione. Parla a lungo con i bambini, sorride a tutti, si lascia fotografare da chi la ferma per strada. Poiché ha il dono di un bel cervello, risponde serena a ogni domanda dei giornalisti, anche a quelle più spinose che tentano di metterla contro la collega Vanessa Incontrada. Solo a una domanda si rifiuta di dire la verità. Ma i suoi occhi radiosi non sanno mentire. E chi l'ha vista in quel momento arrossire, ma solo per un istante, sa che nel suo futuro, oltre al lavoro, c'è un progetto altrettanto importante.

Qual è la sua opinione sul Giffoni Film Festival?
Ce ne vorrebbero tanti, di festival così. È una bellissima maratona che riunisce artisti di ambienti diversi, e che ha in programmazione film stupendi come In un mondo migliore di Susanne Bier. È fondamentale che i giovanissimi vedano un film di quel genere a questa età.

Lei ha successo al cinema, in radio, in tv. Ha ancora bisogno del teatro?
Certo. Mi sono dedicata al mio ultimo spettacolo per 3 anni, perché amo il teatro e perché volevo ricambiare l'affetto del pubblico. A teatro hai davvero la sicurezza che lo spettatore ti abbia scelto, che esca di casa per vedere te e soltanto te.

Infatti con Gli ultimi saranno gli ultimi ha messo a segno 189 repliche. È record?
Non credo. Il testo era scritto da Massimiliano Bruno, mio collega, amico e regista di Nessuno mi può giudicare. È la storia che ha funzionato: era il racconto tragicomico e umoristico, trattato col registro della commedia, di una precaria incinta che è tra i primi silurati per smaltire il personale di una fabbrica.

Tornerà anche al cinema con Massimiliano Bruno?
Lui sta scrivendo il prossimo film e spero davvero di essere coinvolta. Ma non è detto. Di certo, a meno che non ci cada un meteorite sulla testa, prima o poi torneremo a lavorare insieme.

Al cinema meglio comica o drammatica?
Mi piace molto cambiare registro e ruoli. L'importante, comunque, non è tanto il registro che bisogna usare quanto la storia che si deve a raccontare.

Come giudica l'esperienza a "Zelig"?
Benissimo. Ma "Zelig" funzionava anche senza di me, grazie soprattutto al grande mattatore Claudio Bisio. Quella sì che è una scuola tutta italiana, una rassegna di comici divertenti e professionali.

Per Vanessa Incontrada, che ha lavorato prima di lei a "Zelig", l'ambiente è maschilista.
Posso parlare della mia esperienza personale. Conosco Vanessa solo artisticamente e non so commentare le sue dichiarazioni. L'ambiente a "Zelig" per me è ideale, non credo che sia maschilista.

Tornerà alla conduzione del programma?
Sì, ripeterò l'avventura in tv l'anno prossimo. Gli autori mi hanno chiesto di aggiungere un pizzico di varietà all'italiana alla trasmissione. È un'occasione unica che mi rende felice, perché spettacoli come "Fantastico" erano un'eccellenza nel nostro paese, e recuperarli attraverso "Zelig" non sarebbe male.

In tv ha floppato solo su Rai Tre. Ha capito perché?
Non ho idea di come funzioni il calcolo dello share. Noi abbiamo fatto del nostro meglio nell'unica rete che ce lo permetteva, soprattutto grazie a Ruffini che ci lasciava una grande libertà d'espressione. Quello show non era affatto facile. Abbiamo scelto di portare in video cose più teatrali e meno televisive, e per questo credo meno digeribili.

Della fiction cosa pensa?
Le due fiction cui ho partecipato, quella su Maria Montessori e Le cose che restano, erano bellissime e dedicate a grandi momenti storici. Adesso farò una parte in Tutti pazzi per Amore, perché mi piace fare qualcosa di musicale. Funny Girl è uno dei miei film preferiti, vorrei tanto diventare una nuova Barbra Streisand.

È vero che sarebbe vicina al matrimonio?
Eddai....

Gallery


Tutti i film da € 1 al mese

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2025 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Riserva TDM | Dichiarazione accessibilità | Accedi | Registrati