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Negli anni ottanta quando si facevano i film si curavano le sceneggiature, le storie, le scenografie...gli effetti speciali erano solo una parte importante per dare credibilità alla storia.
Ora gli effetti speciali creano la storia, ma non riescono a ricreare il mood, quel modo di vivere un film, di crescerci dentro, di farlo proprio e portarlo dentro di noi per gli anni a venire, come un tassello importante della nostra anima e del nostro pensiero.
n questo film la storia cresce intorno a due personaggi in antitesi, il buono, l'ispettore Da Silva (S.Stallone),che crede nella giustizia e negli uomini e il cattivo, oserei dire per eccellenza (R. Hauer), terrorista internazionale, inafferrabile, spietato, crudo, feroce.
Non è tanto la storia, quanto l'interpretazione, i due personaggi sono così reali, il contesto assolutamente vero.
La caccia all'uomo ha inizio e preda e predatore si scambiano i ruoli, in un crescendo di rabbia e tensione.
Fluido, con un bellissimo ritmo, a vote rapido a volte lento, ma mai noioso,un ottimo film tanto da diventare un cult a mio avviso, uno di quelli come Serpico, come i guerrieri della notte, un film crudo,spoglio, senza fronzoli, che trasforma la città di New York nel più classico dei set cinematografici.. sporca, criminale, cattiva... una città che negli anni 80 più che il simbolo della grande mela era un torsolo rosicchiato.
Come vorrei che tornassero quei tempi, come vorrei che si tornasse fare cinema così.
Non perdetevelo...
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