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Di recente, ho trovato questo film su YouTube. Ero incuriosito soprattutto dal successo di pubblico (addirittura a livello internazionale, caso raro per un film italiano) che questo film ebbe quando uscì. A mio avviso, però, "Ratataplan" è stato sopravvalutato troppo. Infatti, se non fosse per le tematiche trattate (l'emarginazione del più povero, l'ingratitudine, il fallimento nell'avere successi e l'amore non ricambiato), per l'ottima scena in cui Colombo porta un bicchiere d'acqua al boss attraversando tutta Milano a piedi e per le poche frasi pronunciate in più lingue diverse dagli attori che contano più sulla mimica che sul dialogo, il film sarebbe una mera e anacronistica pretesa di ravvivare il cinema muto americano degli anni 1930, in particolare quello di divi del calibro di Charlie Chaplin e Buster Keaton che erano riusciti a descrivere i problemi sopra citati meglio dello stesso Nichetti. Le gag presenti nel film sono ottime per cartoni animati come le Silly Symphonies disneyane, ma figurano alquanto penose in un film con attori in carne ed ossa. Soprattutto, la trama del film è suddivisa in tre sketches che, in realtà, non hanno alcuna connessione tra loro, né testi che annuncino la fine dell'uno e l'inizio dell'altro, come, di norma e regola, dovrebbe funzionare in un film a episodi. Lieto fine prevedibile, per quanto il personaggio interpretato da Angela Finocchiaro sia reso meglio di tutti gli altri.
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