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Butch Stain esce di prigione dopo 8 anni, per una rapina nella quale portava solo il furgone. Rimessosi nel giro della droga, deve vedersela con il clan rivale per la spartizione del territorio. Capeggiato da Tank. Ma Bullet deve anche affrontare una famiglia a pezzi, col fratello più grande tornato impazzito dal Vietnam. E il fratello minore, che si sta avviando anch'egli alla droga. Nel mezzo, la disperazione dei loro genitori.
La sceneggiatura è valida, una storia toccante. Fatta di personaggi reietti, problemi sociali tipici della periferia americana, reduci del Vietnam. Raccontata però non altrettanto egregiamente da un regista tanto attivo quanto poco graffiante come Julien Temple.
Paradossalmente, i due attori protagonisti si eclisseranno di lì a poco. Mickey Rourke, stella di Hollywood degli anni '80, sopraffatto dagli eccessi e dal botox. Ritroverà un ruolo da protagonista nel 2008 con The Wrestler, ma sarà solo un ruggito di un leone ormai malconcio. Tupac Shukar, invece, morirà un anno dopo, ufficialmente per una faida tra rapper.
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