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giovedì 13 agosto 2015
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quella vena ironica ben resa da johnny dorelli
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Nella realtà il padre di Italo Svevo, fallendo, lo costrinse a trovarsi un posto in banca e a vivere in ristrettezze economiche finché non venne assunto come dirigente nella ditta di vernici del fratello, che però dovette chiuderla nel 1915 all’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Il film inizia con un episodio che potrebbe ricordare vagamente questa nota biografica. Il triestino e suddito dell’imperatore Zeno Cosini, rincasando trova il padre febbricitante, che gli comunica di averlo non diseredato ma sottoposto a un tutore italiano, di cui si fida maggiormente, per la gestione del suo patrimonio, che presto riceverà. E’ questa l’ultima decisione lucida presa dal malato, che in seguito perde conoscenza.
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Nella realtà il padre di Italo Svevo, fallendo, lo costrinse a trovarsi un posto in banca e a vivere in ristrettezze economiche finché non venne assunto come dirigente nella ditta di vernici del fratello, che però dovette chiuderla nel 1915 all’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Il film inizia con un episodio che potrebbe ricordare vagamente questa nota biografica. Il triestino e suddito dell’imperatore Zeno Cosini, rincasando trova il padre febbricitante, che gli comunica di averlo non diseredato ma sottoposto a un tutore italiano, di cui si fida maggiormente, per la gestione del suo patrimonio, che presto riceverà. E’ questa l’ultima decisione lucida presa dal malato, che in seguito perde conoscenza. Perciò viene chiamato un medico, che conferma l’incurabilità della malattia dell’anziano. Il medico è purtroppo un austriaco tutto d’un pezzo ed essendo a conoscenza della “scandalosa” decisione del moribondo di interporre un italiano tra l’erede ed il suo patrimonio, pensa bene di riportarlo temporaneamente alla stato di veglia con una puntura, nella speranza di farlo ritrattare. Nonostante le rimostranze del figlio, che vuole solo evitare altre sofferenze al padre, il medico procede nella sua decisione asserendo con ipocrisia motivi di deontologia professionale, ma l’unico risultato è quello di generare altre sofferenze al malcapitato. E’ un chiaro riferimento alla posizione irredentista di Svevo, che con questo episodio iniziale mette bene le carte in tavola ed in cattiva luce la cultura imperialistica asburgica del tempo. Da questo momento inizia il film vero e proprio, nel senso che solo da adesso si può riscontrare anche nel film quella vena ironica che caratterizza tutto il romanzo, capolavoro dello scrittore triestino. Vena ironica che ne rappresenta anche l’assoluta originalità letteraria, universalmente riconosciuta, da Joyce come da Montale e da insigni letterati francesi quali il Crémieux. Da citare in questo senso almeno due episodi degni di nota. Il primo è rappresentato dalla morte del musicista argentino, inizialmente rivale in amore poi amico imprenditore, che per sopperire alla sua incapacità imprenditoriale inscena un suicidio dietro l’altro fino a commetterlo realmente perché interpreta male i consigli dell’amico, che è un chimico mancato. Il secondo episodio caricaturale avviene quando il protagonista e un amico di vecchia data, sotto una pioggia scrosciante, sbagliano funerale: il Cosini pone così la parola “fine” a ogni possibile futuro con la sua prima spasimante e sorella della moglie, rimasta appunto vedova del musicista argentino. Per questi motivi, pur non avendo io visto la serie televisiva con protagonista Lionello e quindi non avendo un termine di paragone, ritengo cha la scelta di Dorelli come nuovo protagonista di questo film sia molto azzeccata perché in linea con la vena ironica del romanzo, che potrebbe non essere ancora oggi universalmente compreso in questo suo aspetto originalissimo, forse considerato anche solo inconsciamente, scandaloso.
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rongiu
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giovedì 7 luglio 2011
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zeno cosini: bugiardo o lungimirante?
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Trieste, fine ‘800 inizio ‘900.
Passeggiata di Zeno sul pontile.
Omaggio iniziale di Bolchi \regista/ a Vittorio Bolaffio \pittore /che ritrae Saba mentre guarda il mare.
L’origine dei mali dell’umanità risiede nel tabagismo. Il tabagismo non permette all’uomo di avere idee chiare sui tanti perché della vita. Il tabagismo è una malattia molto seria. Il vero tabagista è un bugiardo.
Oppure
L’origine dei mali dell’umanità non risiede solo nel tabagismo. Nonostante il tabagismo, puoi avere idee chiare sul senso della vita.
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Trieste, fine ‘800 inizio ‘900.
Passeggiata di Zeno sul pontile.
Omaggio iniziale di Bolchi \regista/ a Vittorio Bolaffio \pittore /che ritrae Saba mentre guarda il mare.
L’origine dei mali dell’umanità risiede nel tabagismo. Il tabagismo non permette all’uomo di avere idee chiare sui tanti perché della vita. Il tabagismo è una malattia molto seria. Il vero tabagista è un bugiardo.
Oppure
L’origine dei mali dell’umanità non risiede solo nel tabagismo. Nonostante il tabagismo, puoi avere idee chiare sul senso della vita. Il tabagismo resta, comunque, una malattia molto seria. Il tabagista che vuole smettere di fumare mente sempre; a se stesso ed agli altri.
Zeno Cosini \ Johnny Dorelli / è un fumatore; è un professionista del fumo. Ogni cicca buttata via, è un prezioso fossile. Chi vuole può, attraverso l’interpretazione di questi fossili, avvicinarsi alle sue vicende umane, dando un contributo creativo per la ricerca di una o più verità spesse volte sfuggenti. Di certo non toglieremo al sig. Cosini né fama, né soldi. Figuriamoci! Anzi, lo si aiuta a raggiungere quella tranquillità perennemente ricercata… ma ostacolata dagli affanni della vita ed in particolare dalle malattie.
Interno dello studio del dottor "S".
Zeno – Da un po’ di tempo, anzi da sempre, io soffro di distrazioni, amnisie, insonnia, ho delle fitte strane e zoppico.
dott. S. - E’ fumatore?
Zeno – 50 al giorno.
dott. S.– Ha mai cercato di smettere?
Zeno– Continuamente. Ho cominciato con i sigari di mio padre, 45 anni fa.
A motivo del fumo e non solo, Zeno Cosini decide di frequentare lo studio del dottor "S". \ Sergio Fantoni / psicoanalista. Finisce in questo studio anche a causa del padre; Alfio Cosini \ Alain Cuny /. La loro relazione è sempre stata… conflittuale, quanti danni ha combinato il signor Alfio con le sue opache certezze. Pensate, ha una tale fiducia in questo figlio, da considerarlo un incapace, un diverso. La sua diversità non gli permette di dirigere l’azienda di famiglia, affidata, così, ad un amministratore esterno.
Zeno - Vorrei morire da sano, dopo aver vissuto tutta una vita da malato.
E’ un primo piano ad imprigionare e catturare la “ceneriera”, che è “colma”, che è “zeppa” di cicche ovvero fossili; quella ceneriera ha un volto, ironico e sfidante. Invitato dal dottor "S" a raccontarsi, lo fa con trasporto, misto ad uno scientifico piacere che ha il sapore delle cose nascoste e ritrovate dopo tanto cercare. L’ironico piacere dell’ammalato, è accompagnato da una voglia matta di sapere; il suo è un animo partecipativo. Il timore nei confronti di una scienza nei confronti della quale nutre qualche perplessità è abbondantemente superato da un’intima esaltazione \ fermezza /. Zeno non è una persona debole. Come tanti figli considerati diversi, ha dovuto sopportare il peso di un padre e quindi di un’epoca, che tentano di plasmarlo.
Il padre – Tu ridi di quello che dico. Come vuoi che faccia a dirti quello che penso se tu ridi di tutto. Non contraddirmi sempre.
Il sig. Malfenti e famiglia.
Il nostro protagonista ha deciso di prendere moglie, la cosa non è semplice. Ha modo di frequentare casa Malfenti. Giovanni Malfenti \ Mario Maranzana / è un consumato uomo d’affari e padre di tre deliziose fanciulle. La più bella di queste, Ada \ Eleonora Brigliadori / riceverà da parte di Zeno tutte le sue attenzioni, purtroppo la signorina Ada non ama la diversità. Respinto da Ada “tenta” con Alberta. Anche Alberta vede Zeno… o meglio, non lo vede affatto. Non la pensa così Augusta Malfenti, che sposerà Zeno e farà di tutto per restituirgli la perduta salute. Ma le mogli non son madri, né amanti. L’amore di Augusta si trasforma col passar degli anni in un sentimento sbiadito ed alquanto frivolo. I colori spenti del suo matrimonio, lo porteranno tra le braccia di Carla \ Christine Jean /. E’, questa, una relazione importante per entrambi. Significativi e profondi sono i cambiamenti che segnano gli amanti e per sempre.
E gli affari? E Guido Speier? \ Andrea Giordana /. Chi è Guido Speier? Ada è ancora il dolce e desiderabile amore di sempre? La malattia di Zeno, troverà una positiva evoluzione o sarà infausta? L’epilogo di questa vicenda la conoscerete sempre attraverso la descrizione, lunga e dettagliata di Zeno al dott. “S”. Zeno non è una quercia; è ansioso ed apprensivo ma, intanto, leggete quanto segue.
"Forse attraverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile... Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po' più ammalato, ruberà tale esplosivo e s'arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto sarà massimo. Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e malattie".
Zeno Cosini: "Un simpatico, lungimirante diverso".
Good Click!
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