gianleo67
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domenica 9 aprile 2017
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gioco di bimba
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Allevata nella cattività di un'infanzia di emozioni represse e solitudine domestica, la giovane May è ora una donna sola e complessata che ha eletto una vecchia bambola contenuta in una teca quale sua unica amica e confidente. La delusione d'amore causata da un ragazzo che sulle prime la ricambia e le morbose attenzioni lesbiche della sua disinibita collega di lavoro, finiranno per incrinare definitivamente il suo fragile equilibrio psichico inducendola a pianificare un folle e macabro progetto di morte.
Commedia nera a tinte horror che indaga con ironico disincanto i guasti che si generano nell'interazione tra la complessione fisica e le influenze di un malsano ambiente familiare, l'esordio dello specialista Lucky McKee (The Woman - 2011) porta alle sue estreme conseguenze gli imperdonabili malintesi di una ineludibile difficoltà relazionale e le dolenti afflizioni di una personalità adulta votata all'isolamento ed all'inadeguatezza sociale.
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Allevata nella cattività di un'infanzia di emozioni represse e solitudine domestica, la giovane May è ora una donna sola e complessata che ha eletto una vecchia bambola contenuta in una teca quale sua unica amica e confidente. La delusione d'amore causata da un ragazzo che sulle prime la ricambia e le morbose attenzioni lesbiche della sua disinibita collega di lavoro, finiranno per incrinare definitivamente il suo fragile equilibrio psichico inducendola a pianificare un folle e macabro progetto di morte.
Commedia nera a tinte horror che indaga con ironico disincanto i guasti che si generano nell'interazione tra la complessione fisica e le influenze di un malsano ambiente familiare, l'esordio dello specialista Lucky McKee (The Woman - 2011) porta alle sue estreme conseguenze gli imperdonabili malintesi di una ineludibile difficoltà relazionale e le dolenti afflizioni di una personalità adulta votata all'isolamento ed all'inadeguatezza sociale. Puntando sulle beffarde modulazioni di un raggelato registro grottesco, si narra la fiaba di una moderna megera senza colpa e senza pietà che si diletta nel cucire vestiti, si mantiene cucendo animali e finisce per cucire parti di esseri umani nell'orrido patchwork di un inane Golem cui la sua disperata creatrice non sarà mai in grado di infondere la vita (o forse sì?). Pur nelle sue sconnessioni narrative, nella frammentarietà del montaggio e in una certà marginalità nella illustrazione dei caratteri, il film di McKee è la convincente e divertita parabola di una nemesi filmica (una delle vittime studia Cinema, adora Dario Argento e gira un corto accademico sull'amore antropofago tra due zombi innamorati; un'altra vittima invece gioca col fuoco di una promiscua seduzione saffica che raggiunge il suo acme durante la famigerata Notte delle Streghe) attraversata da ferali pulsioni sessuali, da una morbosa curiosità epidermica e dal bagno di sangue di una disperata frustrazione sociale (Carrie - 1974, Excision - 2012), che ha il curioso merito di farci empatizzare con la goffa crisalide di una bellissima farfalla destinata a non diventare mai adulta e che si perde nel gioco di bimba di una donna ormai adulta destinata a giocare per sempre col suo orripilante uomo di pezza.
Insano meccanismo ad orologeria di una personalità border line il cui tragico innesco è la rituale deflagrazione di un posticcio simulacro d'identità: fantoccio di stoffa e ceramica che va in mille pezzi come la mente alla deriva della sua patetica protagonista. ("...e si rompa la brocca alla fonte, e la carrucola cada nel pozzo,e ritorni la polvere alla terra, com'era prima, e lo spirito torni a Dio che lo ha dato" - Qoèlet, Cap.: 12).
Più che convincenti i tre attori principali con menzione speciale per l'innato fascino freak della sfuggente Angela Bettis, piccola diva dell'horror americano che ha esordito non ancora ventenne nel turgido dramma verghiano del nostro Zeffirelli.
Colonna sonora acida di Jaye Barnes Luckett per un piccolo cult premiato, tra gli altri, al Sitges - Catalonian International Film Festival 2002.
Un’ombra furtiva
si stacca dal muro
Nel gioco di bimba
si perde una donna…
Un uomo di pezza
invoca il suo sarto
Con voce smarrita
per sempre ripete
Io non volevo svegliarla così
Io non volevo
svegliarla così…
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nerazzurro
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mercoledì 2 dicembre 2015
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un dramma-horror ad effetto
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Un film che divide per bene la fase drammatica fino ad arrivare all'epilogo horror. La discesa inesorabile nella follia più profonda di una ragazza segnata da sempre dalla pazzia e soprattutto dalla solitudine.
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noia1
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sabato 5 settembre 2015
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oh poveretta ... oh poveretta ... oh ma che ca ...
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Una ragazza alla disperata ricerca di una via d’uscita dalla solitudine.
Film intenso, l’interpretazione della protagonista è qualcosa di angosciante e sul quale si fonda tutto, ogni minuto della pellicola è dedicato a mettere in mostra i suoi lati più inquietanti, strani.
Ritratto struggente di una persona sola, triste, costretta a rapporti esclusivi, e per esclusivi intendo tipi di rapporti completamente capovolti rispetto a come la società insegna. Come l’amore, l’apertura della povera May al contatto umano è qualcosa d’irrinunciabile, lei stessa però è incompatibile col mondo esterno così irraggiungibile.
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Una ragazza alla disperata ricerca di una via d’uscita dalla solitudine.
Film intenso, l’interpretazione della protagonista è qualcosa di angosciante e sul quale si fonda tutto, ogni minuto della pellicola è dedicato a mettere in mostra i suoi lati più inquietanti, strani.
Ritratto struggente di una persona sola, triste, costretta a rapporti esclusivi, e per esclusivi intendo tipi di rapporti completamente capovolti rispetto a come la società insegna. Come l’amore, l’apertura della povera May al contatto umano è qualcosa d’irrinunciabile, lei stessa però è incompatibile col mondo esterno così irraggiungibile. Consapevole della sua stranezza confermata da chi le sta attorno, rifiutata, frustrata, la protagonista reagirà nella sola maniera che un sociopatico che si rispetti conosca.
Il finale estremo rende tutto reale, troppo reale, non nel senso di stretto realismo bensì sul piano della storia stessa, da delicata analisi sugl’infiniti aspetti della personalità della povera May, da attenta rappresentazione delle cause della situazione di una ragazza, a rappresentazione di ciò che realmente prova, anche May è in grado d’influire in un mondo che sembrava potesse solo dominarla.
Per la cronaca, non è un film dell’orrore.
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virginia1982
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martedì 13 dicembre 2011
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favola macabro-triste
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Macabra storia che parte sottile per sfociare in delirio. May (meravigliosamente interpretata dalla brava Angela Bettis) elabora un mondo personale ed immaginario nato dall'enorme solitudine del personaggio, distante dalla realtà e dalla normalità . Il film è la rappresentazione di cosa può arrivare a realizzare una mente malata. La costruzione della follia si espande lentamente prendendo possesso totalmente nel gran finale di questa favola triste. May sconvolta, sconvolge il mondo immaginario e inevitabilmente quello reale; rivoluziona la sua vita passando da vittima a carnefice, in un crescendo condizionato da eventi che ledono e intaccano un equilibrio delicato.
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Macabra storia che parte sottile per sfociare in delirio. May (meravigliosamente interpretata dalla brava Angela Bettis) elabora un mondo personale ed immaginario nato dall'enorme solitudine del personaggio, distante dalla realtà e dalla normalità . Il film è la rappresentazione di cosa può arrivare a realizzare una mente malata. La costruzione della follia si espande lentamente prendendo possesso totalmente nel gran finale di questa favola triste. May sconvolta, sconvolge il mondo immaginario e inevitabilmente quello reale; rivoluziona la sua vita passando da vittima a carnefice, in un crescendo condizionato da eventi che ledono e intaccano un equilibrio delicato. Non un film per tutti, ma solo per chi ama storie dove la psiche è il fulcro della narrazione, dove il personaggio è il centro, dove la soggettività segue un suo filo conduttore.
Non completamente riuscito, ma ben rappresentato. Alcune scene rimangono impresse nello spettatore, come ad esempio quella dei bambini ciechi che si feriscono con i vetri...impressiona, fa riflettere e lascia quella sensazione di rammarico al termine della visione. Buona la musica e il cast. Un film in conclusione molto particolare, unico sotto certi punti di vista, che si apprezza alla fine anche alle successive visioni.
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shining
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martedì 17 agosto 2010
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"mi servono altre parti"
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Dopo tanto tempo sono riuscito a vedere May e che dire.. attesa ripagata in maniera incredibile. Lucky McKee (celebre anche per il bellissimo Masters of Horror: Sick Girl) riesce con maestria a creare un prodotto curatissimo sotto ogni aspetto e si avvale di un cast strepitoso: in primis la magistrale interpretazione di Angela Bettis (a mio parere una delle migliori attrici in circolazione) che solo lei avrebbe potuto ed è riuscita a immedesimarsi grandiosamente in May, e sono sicuro che nessuno sarebbe stato in grado di dare una interpretazione migliore. Ottima anche Anna Faris (la grandiosa Cindy Campbell di "Scary Movie") anche qui alle prese con un personaggio simpatico, ovvero la vogliosa collega lesbo di May.
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Dopo tanto tempo sono riuscito a vedere May e che dire.. attesa ripagata in maniera incredibile. Lucky McKee (celebre anche per il bellissimo Masters of Horror: Sick Girl) riesce con maestria a creare un prodotto curatissimo sotto ogni aspetto e si avvale di un cast strepitoso: in primis la magistrale interpretazione di Angela Bettis (a mio parere una delle migliori attrici in circolazione) che solo lei avrebbe potuto ed è riuscita a immedesimarsi grandiosamente in May, e sono sicuro che nessuno sarebbe stato in grado di dare una interpretazione migliore. Ottima anche Anna Faris (la grandiosa Cindy Campbell di "Scary Movie") anche qui alle prese con un personaggio simpatico, ovvero la vogliosa collega lesbo di May. Non da meno Jeremy Sisto (già visto in Wrong Turn) che se la cava bene. Comunque sia chiaro, non è propriamente un horror; difatti May segue la stessa struttura narrativa di Sick Girl (o forse è meglio dire il contrario) ossia una lunga parte romantico/commedia/dramma per poi sfociare in un piccolo ma macabro finale. Vedremo May innamorarsi, aprirsi (caratterialmente), piangere e impazzire, il tutto in 90 minuti che filano che è un piacere. Un piccolo cult da vedere e rivedere!
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clinico
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venerdì 12 settembre 2008
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bello
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Secondo me, in mezzo a tanta spazzatura ogni tanto esce un film come "May" che merita di essere visto. Le scene sono a forte impatto senza mai cadere nello splatter, la trama è interessante che cavalca in maniera piuttosto originale il tema della psicopatologia. L'attrice è brava e recita bene. Bel film!
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(di valedio)
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chen kuan tai
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venerdì 2 maggio 2008
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grand angela bettys
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UN BUON DRAMMA HORROR CON UNA PROTAGONISTA MOLTO IN GAMBA.
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