paolp78
|
venerdì 7 luglio 2023
|
quattro ritratti semi-immaginari
|
|
|
|
Questa eccentrica pellicola diretta dal britannico Nicolas Roeg, prende le mosse dall’idea di avere come protagonisti quattro personaggi leggendari del passato, che avevano segnato la loro epoca, ciascuno nel rispettivo campo: Albert Einstein, Marilyn Monroe, Joe Di Maggio e il senatore Joseph McCarthy.
Roeg presenta una specie di mini-biografia, per buona parte immaginaria, di questi miti dell’America anni ’50, di cui prova a ricostruirne le personalità prendendo le mosse da qualche dato restituitoci dalla cronaca del tempo e contenuto nelle biografie ufficiali dei quattro personaggi.
Tolti questi spunti, per il resto la sceneggiatura è unicamente frutto di fervida immaginazione e deve dirsi che benché l’idea colpisca per la sua audacia e originalità, lo sviluppo che ne viene dato delude alquanto.
[+]
Questa eccentrica pellicola diretta dal britannico Nicolas Roeg, prende le mosse dall’idea di avere come protagonisti quattro personaggi leggendari del passato, che avevano segnato la loro epoca, ciascuno nel rispettivo campo: Albert Einstein, Marilyn Monroe, Joe Di Maggio e il senatore Joseph McCarthy.
Roeg presenta una specie di mini-biografia, per buona parte immaginaria, di questi miti dell’America anni ’50, di cui prova a ricostruirne le personalità prendendo le mosse da qualche dato restituitoci dalla cronaca del tempo e contenuto nelle biografie ufficiali dei quattro personaggi.
Tolti questi spunti, per il resto la sceneggiatura è unicamente frutto di fervida immaginazione e deve dirsi che benché l’idea colpisca per la sua audacia e originalità, lo sviluppo che ne viene dato delude alquanto. Benché si comprenda bene che dietro la scrittura dei dialoghi c’è un notevole sforzo, tuttavia questi risultano vacui e pesanti, stentando a far presa sullo spettatore, sul quale incombe gravemente il pericolo noia; solo di tanto in tanto si apprezzano alcuni profondi concetti filosofici, che colpiscono, ma non salvano la pellicola dal torpore generale in cui va a cadere.
La rappresentazione dei personaggi segue quella che è la credenza popolare più diffusa riguardo agli stessi. Quelli che ricevono un ritratto sicuramente benevolo sono Einstein e la Monroe che sono anche quelli messi in scena in modo molto iconico: il primo indossa una felpa in cui campeggia una enorme P, evidentemente riferita a Princeton; l’altra è invece rappresentata col celebre vestitino bianco indossato nella scena della metropolitana in “Quando la moglie è in vacanza” di Billy Wilder.
Gli attori a cui sono affidate le interpretazioni dei quattro mitici personaggi sono: il poco famoso Michael Emil (Einstein); Theresa Russell, moglie e musa ispiratrice del regista; la vecchia gloria Tony Curtis (senatore McCarthy); ed infine Gary Busey, che si presenta un po’ sovrappeso per vestire i panni del leggendario Joe di Maggio dopo l’abbandono dell’attività agonistica.
Oltre ai quattro protagonisti si ricorda la partecipazione del gigantesco attore pellerossa Will Sampson, qui impiegato nella parte del fattorino d’albergo addetto all’ascensore.
Una curiosità: nessuno dei quattro mitici personaggi protagonisti della pellicola, viene mai chiamato per nome in tutto il film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolp78 »
[ - ] lascia un commento a paolp78 »
|
|
d'accordo? |
|
onufrio
|
martedì 2 aprile 2019
|
noiosissimo
|
|
|
|
Metti una sera, di un lontano 1953, in una stanza, l'incontro fra un famoso scienziato, una nota attrice bionda ed un popolare campione di Baseball. I tre dialogheranno di tutto, dai misteri della scienza all'amore. Commedia "fantastica" molto deludente e noiosa.
|
|
[+] lascia un commento a onufrio »
[ - ] lascia un commento a onufrio »
|
|
d'accordo? |
|
|