Un character drama asciutto, ambientato in un nord italia freddo ed inospitale, una storia drammatica raccontata senza compromessi, una grande prova d'attore di Guido Caprino, accompagnato da ottimi comprimari tra i quali spiccano Boris Isakovic e soprattutto Irene Casagrande, che con poche scene riesce a scaldare l'atmosfera del film, la macchina di Ciro D'Emilio è precisa, quasi clinica, ma il regista trova però anche spazio per soluzioni stilistiche interessanti: spiccano soprattutto la scena iniziale ambientata durante una festa e il finale, costruito come un unico piano sequenza di grande tensione, il ritmo del film è dettato da un montaggio che alterna tre linee temporali e trascina il pubblico nella mente del protagonista.
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Un character drama asciutto, ambientato in un nord italia freddo ed inospitale, una storia drammatica raccontata senza compromessi, una grande prova d'attore di Guido Caprino, accompagnato da ottimi comprimari tra i quali spiccano Boris Isakovic e soprattutto Irene Casagrande, che con poche scene riesce a scaldare l'atmosfera del film, la macchina di Ciro D'Emilio è precisa, quasi clinica, ma il regista trova però anche spazio per soluzioni stilistiche interessanti: spiccano soprattutto la scena iniziale ambientata durante una festa e il finale, costruito come un unico piano sequenza di grande tensione, il ritmo del film è dettato da un montaggio che alterna tre linee temporali e trascina il pubblico nella mente del protagonista.
Un film italiano, girato come un film internazionale.
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