|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Da oggi in sala a Roma dopo il passaggio al Torino Film Festival, è un film disperato, che travalica le questioni di potere, religione e divino per farsi istantanea di una solitudine universale
di Sergio Sozzo Sentieri Selvaggi
Il Messia crocifisso da neonato per mano del padre che martella i chiodi di persona sulle tavole di legno, con cui si chiude Il Cristo in gola, è una delle immagini più potenti di tutto il cinema di Antonio Rezza (qui per la prima volta senza Flavia Mastrella al fianco, ma con lo stesso bianco e nero dei loro corti del periodo Ottimismo Democratico), e chiarisce in maniera decisa come uno dei temi cruciali del film sia proprio la paternità: l'arcangelo Gabriele annuncia l'arrivo di Gesù stavolta a Giuseppe, non alla Madonna, e con lui torna a palesarsi più volte, per i suoi dispacci. [...]
|