L'animazione est europea si conferma una fucina di idee pronta a ribaltare gli stilemi di certo cinema alto. Peccato che senza un'identità, una presa forte, raramente si vada oltre la fiammata.
di Alessio Baronci Sentieri Selvaggi
Forse l'immaginario del cinema est-europeo comincia a popolarsi di personaggi "mutanti", che devono tornare ad essere umani. Tra i tanti esempi, lo stranissimo Lo Schiaccianoci ed il Flauto Magico, esordio di Viktor Glukhushin che giocava sul punto di contatto tra due classici della letteratura e della musica colta ed è vero anche per questo My Sweet Monster, diretto dallo stesso Glukhushin a quattro mani con Maxim Volkov, fiaba al femminile che però, distorta fin dal setting, pare voler fare giocosamente il verso a certi classici Disney. [...]
di Alessio Baronci, articolo completo (3320 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 5 marzo 2024