kyotrix
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domenica 9 gennaio 2022
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carino, nulla di più
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Si lascia guardare. Un pò simpatico, un pò noiosetto. Il robot è ricreato molto bene. Parte finale un pò commovente, ma senza arrivare al cuore. Solita buona morale. Bene, ma non benissimo.
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il ciadiano
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giovedì 6 gennaio 2022
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fate qualcos''altro
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Favola scontata, noiosa, con spunti morali scontati.
Ho perso più di un'ora per nulla.
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felicity
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lunedì 20 dicembre 2021
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ben posizionato per arrivare dritto al cuore
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Finch è la storia dell'omonimo personaggio, interpretato da Tom Hanks: è l'ultimo uomo rimasto sulla Terra, o almeno è ciò che lui pensa, dato che un cataclisma ha portato all'estinzione del genere umano. Ormai in fin di vita, Finch costruisce un robot, chiamato Jeff programmato in base ai principi asimoviani, con l'aggiunta di una quarta regola: quando Finch non ci sarà più, toccherà al robot occuparsi di Goodyear, il cane del protagonista.
Dopo un periodo iniziale di apprendimento, Jeff è finalmente pronto per partire insieme a Finch e Goodyear, per un viaggio che li dovrebbe portare in un luogo particolarmente significativo.
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Finch è la storia dell'omonimo personaggio, interpretato da Tom Hanks: è l'ultimo uomo rimasto sulla Terra, o almeno è ciò che lui pensa, dato che un cataclisma ha portato all'estinzione del genere umano. Ormai in fin di vita, Finch costruisce un robot, chiamato Jeff programmato in base ai principi asimoviani, con l'aggiunta di una quarta regola: quando Finch non ci sarà più, toccherà al robot occuparsi di Goodyear, il cane del protagonista.
Dopo un periodo iniziale di apprendimento, Jeff è finalmente pronto per partire insieme a Finch e Goodyear, per un viaggio che li dovrebbe portare in un luogo particolarmente significativo. Durante il viaggio emergono le frustrazioni del creatore del robot, che non ha più molto tempo a disposizione, e le incertezze di Jeff, non esattamente sicuro di essere all'altezza del compito affidatogli.
Il film è il secondo lungometraggio di Miguel Sapochnik e vanta la firma produttiva di Robert Zemeckis, storico collaboratore di Hanks.
Ed è notevole l'elemento visivo del progetto, che mette in scena un mondo rovente privo di persone, dove la componente on the road diventa opprimente anziché liberatoria, pur aderendo a una struttura narrativa estremamente classica, priva di grandi sorprese. Questo appesantisce soprattutto la prima parte della pellicola, quando il regista e gli sceneggiatori pongono le basi per ciò che verrà, in particolare la caratterizzazione di Jeff che nelle prime fasi è piuttosto stucchevole, elencando le leggi di Asimov con un timbro vocale sintetico ricalcato su quello di Stephen Hawking.
Poi però inizia il viaggio, e con esso il film acquista una vitalità che fa da contrappunto al mondo ostile e carbonizzato che circonda i protagonisti, e Hanks ha modo di dimostrare, ancora una volta, fino a che punto è in grado di spingersi con le sue performance basate su una grande bontà interiore, guidato dall'amore per un amico a quattro zampe che ruba facilmente la scena al suo coprotagonista umano.
E poi c'è Jeff, la cui evoluzione in fin dei conti giustifica il fattore irritante di cui sopra, poiché il lavoro fisico e vocale di Landry Jones, giovane promessa sempre più in ascesa e qui alle prese con un ruolo che svela gradualmente strati di umanità sotto una scorza artificiale. Fino ad arrivare a un terzo atto che, come da tradizione nella maggior parte dei film con Hanks, è ben posizionato per arrivare dritto al cuore, con una sincerità emotiva che compensa agevolmente le banalità di scrittura che l'hanno preceduta.
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fernando ferrandino
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mercoledì 24 novembre 2021
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un robot, un cane e la fine dell''uomo.
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Il film è gradevole nella visione, ma nulla più, la trama è sorprendentemente scontata. Si attende un colpo di scena, che però non arriverà. Di questi tempi narrare di apocalissi può apparire sconcertante. Alla fine resta un film che fa sorridere: l'ingegno umano sopravviverà.
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glis glis
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venerdì 12 novembre 2021
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un viaggio per vivere
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Se si vuole “Finch” è un on the road post-apocalittico, alquanto piacevole e ben prodotto.
Si guarda con leggerezza e se si apprezzano gli attori e le tematiche non si rimane delusi.
L’azione c’è, ma lo sguardo e i personaggi sono limitati ai tre protagonisti; forse perché così alla fine risultano un pò il centro di un altro viaggio che percorre i confini dell’amicizia, la fiducia, l’amore, il coraggio, la morte.
È un viaggio in un mondo pericoloso di tre strani personaggi molto diversi tra loro.
Sono passati più di dieci anni da quando un’eruzione solare ha reso la terra un pianeta inospitale.
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Se si vuole “Finch” è un on the road post-apocalittico, alquanto piacevole e ben prodotto.
Si guarda con leggerezza e se si apprezzano gli attori e le tematiche non si rimane delusi.
L’azione c’è, ma lo sguardo e i personaggi sono limitati ai tre protagonisti; forse perché così alla fine risultano un pò il centro di un altro viaggio che percorre i confini dell’amicizia, la fiducia, l’amore, il coraggio, la morte.
È un viaggio in un mondo pericoloso di tre strani personaggi molto diversi tra loro.
Sono passati più di dieci anni da quando un’eruzione solare ha reso la terra un pianeta inospitale. Finch (Tom Hanks) è un ingegnere di talento che vive isolato nella sua casa-bunker con l’amato cane Goodyear. Quando riesce ad assemblare un automa con intelligenza artificiale (Caleb Landry Jones), l’arrivo di un’enorme tempesta minaccia la loro sopravvivenza costringendoli a intraprendere un difficile viaggio.
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lizzy
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sabato 6 novembre 2021
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he, robot
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Bellissimo.
Altro non dovrei dire, se non aggiungere: "Vedetelo e decidete da soli".
Certo, "i gusti sono gusti" e chi non è avvezzo a questo genere di "apocalyptic road movie" magari potrebbe storcere il naso, ma non c'è nulla, a mio avviso, che non vada nell'opera.
Hanks è sempre un gigante e, come in altri lavori tipo "Cast Away", basterebbe solo lui a reggere ore e ore di girato.
Ma in questo caso ci sono i comprimari che...
Beh...vedetevelo da soli: meglio non spoilerare.
Ben fatto, ben recitato, ben girato: bella storia.
Certo, qualcosina, come sempre, un pò "assurda", ma siamo, come in tutti i lavori del genere, nella situazione classica di "Sospensione dell'incredulità", e quindi.
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Bellissimo.
Altro non dovrei dire, se non aggiungere: "Vedetelo e decidete da soli".
Certo, "i gusti sono gusti" e chi non è avvezzo a questo genere di "apocalyptic road movie" magari potrebbe storcere il naso, ma non c'è nulla, a mio avviso, che non vada nell'opera.
Hanks è sempre un gigante e, come in altri lavori tipo "Cast Away", basterebbe solo lui a reggere ore e ore di girato.
Ma in questo caso ci sono i comprimari che...
Beh...vedetevelo da soli: meglio non spoilerare.
Ben fatto, ben recitato, ben girato: bella storia.
Certo, qualcosina, come sempre, un pò "assurda", ma siamo, come in tutti i lavori del genere, nella situazione classica di "Sospensione dell'incredulità", e quindi...
Bellissimo.
Veramente.
E si vede che dietro c'è lo zampino di Zemeckis... :-)
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