The Kill Team

Il film è ambientato nell'Afghanistan circa 8 o 9 anni fa ed è trattto da una storia vera. La trama riguarda un gruppo di soldati americani impiegati a fronteggiare la guerriglia dei talebani, cercando di evitare le tremende bombe artigianali sepolte sotto la sabbia che calpestate innavertitamente fanno strage.
Il soldato Andrew Brigman (Nat Wolff, cantante e attore con una modesta carriera cinematografica: Colpa delle stelle, Città di carta) figlio di un marine in pensione è assegnato al plotone del sergente Deeks (Alexander Skarsgard attore TV: Little Big lies e cinematogratico con numerose presenze: Zoolander, Melancholia)  che ha la fame di essere un duro "guerriero", la sua filosfia è di uccidere civili disarmati e a sangue freddo per spaventare il resto della popolazione e farla parlare sull'attività della guerriglia. [+]

Il film è ambientato nell'Afghanistan circa 8 o 9 anni fa ed è trattto da una storia vera. La trama riguarda un gruppo di soldati americani impiegati a fronteggiare la guerriglia dei talebani, cercando di evitare le tremende bombe artigianali sepolte sotto la sabbia che calpestate innavertitamente fanno strage.
Il soldato Andrew Brigman (Nat Wolff, cantante e attore con una modesta carriera cinematografica: Colpa delle stelle, Città di carta) figlio di un marine in pensione è assegnato al plotone del sergente Deeks (Alexander Skarsgard attore TV: Little Big lies e cinematogratico con numerose presenze: Zoolander, Melancholia)  che ha la fame di essere un duro "guerriero", la sua filosfia è di uccidere civili disarmati e a sangue freddo per spaventare il resto della popolazione e farla parlare sull'attività della guerriglia. Le uccisioni mascherate da incidenti si ripetono, finché Brigman che è contrario, non regge più e malgrado le vessazioni con l'aiuto dei genitori denuncia il sergente. Deeks verrà condannato all'ergastolo e Brigman per omicidio colposo in un "incidente" a 3 anni, finita la pena si vede all'inizio del film il suo rientro a casa.
Il film tratta argomenti molto importanti anche considerando che la guerra sia lecita quando ci si difende o si cerca di impedire mali maggiori, ovviamente devono devono esserci delle motivazioni, ma il film descrive soldati che non sanno perché combattono, chi siano veramente quelli contro cui combattono, la guerra invece è vista come uno sfoggiare un virilismo sostanzialmente vigliacco: uccidere inermi per mostrarsi veri "guerrieri". Oltretutto i soldati si riempono di Hashish con la condiscenza dei superiori, il che fa allentare i freni inibitori e dà una falsa percezione della realtà. Se gli americani con questi soldati pensavano di vincere una guerra contro sì dei fanatici ma motivati, che credono in qualche cosa e comunque combattono contro quelli che sono invasori senza paura della morte, sbagliavano di molto, amplificavano con i loro metodi l'odio nei loro confronti.
Oltretutto ormai il soldato occidentale ha paura della morte il che lo mette in condizioni di inferiorità rispetto al suo avversario che cerca la morte. Tanti motivi potevano essere sviluppati in questo film sulla guerra, che però si limita a una piatta descrizione documentaria di una vicenda tragica, il regista Dan Kraus ha vinto 2 Oscar per documentari corti, al suo primo film che è tratto da un suo documentario non ha saputo realizzare una pellicola con presenti una tensione drammatica, dei dialoghi adeguati, delle scene avvincenti, male supportato da attori modesti specie Nat Wolf e i vari compagni della sua squadra l'unico che si salva è Skarsgard. Do 3 stelle per il coraggio di mostrare senza enfasi e con molta sincerità le brutture di una guerra sporca, in conclusione è narrata una vicenda tragica e importante in modo modesto. [-]