Ocean's 8

Il girl power colpisce Ocean

Uscita di carcere Debbie Ocean, emula del fratello maggiore Danny, progetta di rubare una collana di Cartier d'inestimabile valore durante il gala annuale al Metropolitan Museum. Per mettere a segno il colpo della sua vita, raduna la gang più grondante di glamour mai vista su uno schermo: esperte di gioielli e ricettatrici, stiliste e hacker, tutte interpretate da star femminili tra le più popolari del momento. Dopo una decina d'anni abbondante, arriva il seguito (spin-off? reboot?) del popolare franchise ideato e diretto da Steven Soderbergh tra il 2001e il 2007. Nel frattempo Hollywood è andata assumendo un certo grado di "girl power", come aveva già dimostrato il remake di Ghostbusters". Per declinare al femminile l'originale, Ocean's 8 si è potuto offrire un cast d'eccezione: affascinante, dinamico e divertente. Che è la sua forza e, al contempo, la sua debolezza: perché il film si adagia nella contemplazione delle proprie attrici, ripetendo la meccanica del prototipo, Ocean's Eleven-Fate il vostro gioco, più pigramente di come avevano fatto i due sequel ufficiali. Però in quelli, almeno, c'era lo stile di Soderbergh, mentre Gary Ross (Hunger Games) adotta una regia fiacca e senza ispirazione, cercando di dissimularla con effetti di montaggio che non compensano i momenti di noia.
Da La Repubblica, 29 luglio 2018


di Roberto Nepoti, 29 luglio 2018