Tre manifesti a Ebbing, Missouri |
||||||||||||||
Un film di Martin McDonagh.
Con Frances McDormand, Woody Harrelson, Sam Rockwell, Abbie Cornish.
continua»
Titolo originale Three Billboards Outside Ebbing, Missouri.
Thriller,
Ratings: Kids+13,
durata 115 min.
- USA, Gran Bretagna 2017.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 11 gennaio 2018.
MYMONETRO
Tre manifesti a Ebbing, Missouri
valutazione media:
3,88
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
l'unica viadiFeedback: 110 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
martedì 6 febbraio 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nell'oblio di un paese del Missouri e nel silenzio delle autorità, l'insopportabile dolore della madre di una ragazza violentata ed uccisa si traduce nell'affissione di 3 manifesti su una strada statale, in cui incolpa direttamente il capo della polizia locale (malato terminale di cancro e a sua volta padre di famiglia) di non aver scovato il colpevole.
Questo evento scatenza un'onda anomala di tragiche ritorsioni in cui si mischiano i limiti non accettati di giustizia personale e legge, razzismo latente e risentimenti familiari che mettono tutti contro tutti e portano a galla una sottaciuta realtà fatta di rancori, provocazioni, sopprusi, desideri di vendetta, frustazioni.
Scritto benissimo, struggente, tremendamente attuale per ricchezza di temi (violenza sulle donne e razzismo, solo per citarne alcuni), è il tragico spaccato di una società ignorante e retrograda del Sud degli USA che vede nella violenza l'unica via per rimediare all'incapacità di cogliere e accettare i sentimenti positivi (anche dei piccoli gesti, un invito a cena o un sorso di aranciata).
Ogni personaggio, anche secondario, funzionale alla narrazione: dimostrazione di come anche nel 2018 si possa scrivere una storia di grande forza narrativa, senza effetti speciali, senza scadere nella volgarità, nei dettagli scabrosi o nei patetismi.
Recitazione sublime, in cui spicca la straordinaria performance di Frances McDormand, che delinea un personaggio femminile potente e fragile nella solitudine della sua battaglia personale, rancoroso e al tempo stesso capace di modificare atteggiamenti e convinzioni.
Da par suo, sopra le righe Sam Rockwell, a tratti al limite del caricaturale ma anche in questo caso necessario alla storia. Sono i due personaggi più tormentati, coloro che più di ogni altro necessitano di una vittima sacrificale da immolare per placare il proprio odio/dolore: inutile dire che sono facce della stessa medaglia e, non a caso, sono loro che nello splendido finale aperto si avventurano verso una personale e travagliata redenzione (forse impossibile da fare individualmente) dopo l'insieme degli avvenimenti che loro stessi hanno contribuito a causare.
Poteva essere un film di Eastwood, a metà strada tra Mystic River e Un mondo perfetto.
[+] lascia un commento a »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||