fog in august
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venerdì 7 ottobre 2016
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ottima idea di base
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Bel film soprattutto per l'idea di raccontare e trattare il delicato tema dell'omosassualità attraverso gli occhi innocenti dei bambini. Peccato perche' se la realizzazione fosse stata al livello del concetto di base avremmo gridato al capolavoro. Anche questa e' di buon livello e rende il film davvero godibile ed emozionante ma se fosse stata di categoria superiore avrebbe reso il film indimenticabile agli occhi di tutti. L'ho guardato e votato al GFF e non so come sia arrivato ultimo.
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fog in august
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venerdì 7 ottobre 2016
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da vedere per apprezzarne l'idea di base
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Una grande idea con meno buona realizzazione. Allora premetto che lo ho visto al GFF quest'anno ed ero carico di aspettative ma il film l'ho trovato banale e parla di argomenti triti e ritriti quali l'omosessualita' pero' va dato atto che non avevo mai visto questi argomenti trattati in chiave ingenua e infantile e direttamente dal punto di vista delle giovani protagoniste. La logica di base e' quasi geniale ma per me andava rappresentata meglio. Peccato. Non a caso si classificò all'ultimo posto nella mia categoria.
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mercoledì 21 settembre 2016
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rara - un film intimo e potente
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Rara è un film intimo e allo stesso tempo potente, che arriva al cuore. Non ci sono cose gridate, slogan sfoggiati ma è lo sguardo delicato e mai invadente della regista Pepa San Martin sulla vita di Sara e di Cata e sulla loro quotidianità. Un quotidiano molto particolare, per alcuni "raro", strano in spagnolo, in quanto le due sorelle vivono con la loro mamma biologica e la sua nuova compagna e quindi in un contesto familiare inconsueto agli occhi dei compagni di scuola, del papà delle due ragazzine e soprattutto di una società che ancora non riconosce uguali diritti a tutti. Rara è anche un film tutto al femminile, sulle madri e i loro figli, su come far capire al mondo che si può essere "buone madri" anche se separate, anche se nessuno riconosce la tua "rara" famiglia.
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Rara è un film intimo e allo stesso tempo potente, che arriva al cuore. Non ci sono cose gridate, slogan sfoggiati ma è lo sguardo delicato e mai invadente della regista Pepa San Martin sulla vita di Sara e di Cata e sulla loro quotidianità. Un quotidiano molto particolare, per alcuni "raro", strano in spagnolo, in quanto le due sorelle vivono con la loro mamma biologica e la sua nuova compagna e quindi in un contesto familiare inconsueto agli occhi dei compagni di scuola, del papà delle due ragazzine e soprattutto di una società che ancora non riconosce uguali diritti a tutti. Rara è anche un film tutto al femminile, sulle madri e i loro figli, su come far capire al mondo che si può essere "buone madri" anche se separate, anche se nessuno riconosce la tua "rara" famiglia. Un film sull'amore in tutte le sue sfumature.
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martedì 20 settembre 2016
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un film intenso, basato su una storia vera
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Un film spettacolare, la storia di Rara è quella di una ragazzina che dall'oggi al domani si ritrova catapultata nell'adolescenza e in una situazione familiare definita, da altri, "anormale". I genitori divorziano e lei resta a vivere con sua sorella minore, sua madre e la sua nuova compagna. Nel film vediamo come Sara, che ha 13 anni, percepisce la "stranezza" della sua famiglia a volte provando anche imbarazzo per sua madre, e come invece la sua sorellina più piccola vive la questione con la normalità che dovrebbe avere: nei disegni fatti a scuola ritrae sé stessa e sua sorella mano nella mano con la madre e la compagna, la loro seconda madre.
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Un film spettacolare, la storia di Rara è quella di una ragazzina che dall'oggi al domani si ritrova catapultata nell'adolescenza e in una situazione familiare definita, da altri, "anormale". I genitori divorziano e lei resta a vivere con sua sorella minore, sua madre e la sua nuova compagna. Nel film vediamo come Sara, che ha 13 anni, percepisce la "stranezza" della sua famiglia a volte provando anche imbarazzo per sua madre, e come invece la sua sorellina più piccola vive la questione con la normalità che dovrebbe avere: nei disegni fatti a scuola ritrae sé stessa e sua sorella mano nella mano con la madre e la compagna, la loro seconda madre. Dalla scuola al padre tutti non fanno altro che sottolineare "l'anormalità" della relazione sentimentale delle due madri e di come invece far vivere le due ragazzine con il padre e la sua nuova moglie potrebbe rappresentare la "normalità tanto ricercata". Il padre intenta una battaglia legale per ottenere la custodia delle due figlie. La sceneggiatura si basa su una storia realmente avvenuta nel 2004 quando ad una donna vengono tolti i suoi figli solo perché lesbica, nel 2012 l'Inter-American Convention of Human Rights ha condannato il Cile per aver violato diversi principi della convenzione sui diritti umani. Una commedia drammatica e per niente infantile che ritrae dal punto di vista di una 13enne il dolore che può provocare un divorzio, i litigi tra i genitori anche dopo la separazione e le conseguenze sulla vita scolastica e relazionale. Consigliatissimo soprattutto a chi crede fermamente che le coppie omosessuali non abbiano il diritto di poter adottare o poter crescere un figlio, anche se è quello del/la proprio/a compagno/a. La regista, al suo primo lungometraggio, ha prodotto un film che fa riflettere e che racconta con realismo e delicatezza le sensazioni di ogni personaggio. Un ottimo lavoro che riesce ad immedesimare lo spettatore nella vita quotidiana dei protagonisti.
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