max lupi
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giovedì 22 settembre 2016
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una onesta originale strampalata commedia
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Un gruppo di improbabili e simpatici personaggi inseguono un misterioso uovo di Pasqua in questa divertente e originale commedia. Malgrado qualche momento di stanca questo film regala dei momenti di raro divertimento e curiosi personaggi sull' orlo di una crisi di nervi. Salemme inedito e strepitoso nel ruolo di un cattivo buono e inquietante e Sandra Milo da prendere e mettere sullo scaffale dei peluche per quanto risulta tenera e mai sopra le righe nel ruolo di una ottantenne che non vuole arrendersi.
Insomma una commedia originale che ti lascia col sorriso sulle labbra
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spike
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venerdì 23 settembre 2016
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commedia divertente e appassionante
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Commedia divertente e appassionante, di quelle che ti fanno passare una serata in piacevole relax al cinema!
mi ha colpito in particolar modo l'interpretazione di Sandra Milo, che si trova ad affrontare un ruolo comico forse per la prima volta in carriera. compito portato a termine egregiamente, con il giusto mix di autoironia e disinvoltura. le capacità di certo non le mancano e neppure una buona dose di esperienza (non dimentichiamo che ha lavorato con registi del calibro di Fellini!) ottimo anche Vincenzo Salemme (questa ormai è una garanzia), imponente e teatrale nei suoi monologhi "alla napoletana". Per me è stata una piacevole visione, consigliato!!
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marco68
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giovedì 22 settembre 2016
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recitazione collettiva di sicura intraprendenza
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Prendo a prestito e condivido parola per parola la recensione di Panorama: Che ci fa un grosso uovo di pasqua, carta gialla e fiocco, in giro per l’Italia fuori stagione? Lo sa bene solo l’estroso Carlito (Vincenzo Salemme), ricco napoletano, collezionista-trafugatore di opere d’arte e oggetti rari, esterofobo e nazionalista, che del suo trafficare inesausto ha fatto una filosofia e una ragione di vita oltre che di portafogli. In verità quella sagoma pasquale ne richiama un’altra, ben più preziosa: un uovo di dinosauro che Carlito, in veste di contrabbandiere di lusso, vuol vendere a un facoltoso giapponese dovendosi però difendere da una banda concorrente che glie lo vuole carpire per smerciarlo a sua volta alla mafia russa.
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Prendo a prestito e condivido parola per parola la recensione di Panorama: Che ci fa un grosso uovo di pasqua, carta gialla e fiocco, in giro per l’Italia fuori stagione? Lo sa bene solo l’estroso Carlito (Vincenzo Salemme), ricco napoletano, collezionista-trafugatore di opere d’arte e oggetti rari, esterofobo e nazionalista, che del suo trafficare inesausto ha fatto una filosofia e una ragione di vita oltre che di portafogli. In verità quella sagoma pasquale ne richiama un’altra, ben più preziosa: un uovo di dinosauro che Carlito, in veste di contrabbandiere di lusso, vuol vendere a un facoltoso giapponese dovendosi però difendere da una banda concorrente che glie lo vuole carpire per smerciarlo a sua volta alla mafia russa. Massimo Cappelli dopo Il giorno + bello e Non c’è 2 senza te, si propone con questo intrico per raccontare il viaggio ipotetico in auto da Torino a Napoli dei due amici malcapitati Marco e Andrea (Fabio Troiano e Andre De Maria) i quali, per saldare il loro debito col “boss” cui hanno mezzo distrutto una delle sue vecchie “500” da collezione, diventano suoi corrieri-civetta recando a bordo un vero, grosso e ben confezionato uovo di cioccolato per dirottare su quello le attenzioni dell’altra banda: che difatti subito glie lo ruba immaginando che sia quello preistorico. Di qui il tourbillon d’inseguimenti che coinvolge due ulteriori compagne di viaggio (“ipotetico” perché in verità non decolla da Torino) di Marco e Andrea: Penelope (Martina Stella), ex fidanzata di Marco e sorella di Andrea in procinto di sposarsi con un altro ma forse ancora innamorata del suo ex; e Chanel (Sandra Milo), arrivata dalla Francia come fidanzata via internet di Andrea il quale, a sua volta, si aspettava la giovane bionda e bella sirena vista nelle foto che Chanel, invece, aveva messo ad arte per imbrogliarlo. Insomma tutti a caccia di tutti, tra uova antiche e moderne, cuori in cerca di calore e truffatori dietro l’angolo nel festival dei furbi e degli ingenui dove gli esiti sono più o meno scontati. Non senza, però, qualche passaggio sàpido nei climi a metà tra le commedia e la farsa che la regia governa convenientemente, disciplinandone le diverse componenti. Tuttavia, se da una parte i dispositivi di genere restano quelli abituali nel progredire della sceneggiatura e di certi suoi inevitabili viluppi (le leggi della commedia non si possono sempre aggirare impunemente), dall’altra parte i modi narrativi del film e un certo suo gusto dell’improbabile stazionano nei paraggi di una proposta non originalissima ma assai garbata, affabile e sufficientemente brillante. In quello che potrebbe ombreggiare un vago e magari accidentale ritratto parodistico delle spy-story spicca una recitazione collettiva di sicura intraprendenza. Se Vincenzo Salemme, seguendo la sua vena migliore, è arguto, arzillo e colorato nella parte di Carlito, vero maître à penser dell’intrallazzo, la luce della sorpresa e dell’euforia espressiva s’accende su Sandra Milo, una Chanel dal perfetto idioma franco-italiano, spiritosa, stravagante, svagata, autoironica e furbacchiona. Insomma un’attrazione. Che comunque non fa ombra agli altri bravi attori, Fabio Troiano, Martina Stella e Andrea De Maria, nitidi e attenti nel tratto dei loro personaggi.
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