Inside out di Pete Docter.
Riley è una bambina alle soglie dell'adolescenza che vive con i genitori nel Minnesota, uno stato degli USA dove c'è un inverno vero con neve e ghiaccio. Il suo sport preferito è l'hockey, perché già fin da piccola pattina come la Messner. Conduce una vita tranquilla e ordinata in una famiglia borghese, fin quando, come spesso accade nel deregolato mondo americano, il padre si trasferisce per lavoro a San Francisco, luogo del tutto diverso. Lo sradicamento della bambina è tale che le sue reazioni infantili, fino ad allora governate prevalentemente dalla gioia, virano al disgusto per la vita di città, alla tristezza ed alla paura della solitudine per le amicizie perse ed alla rabbia per il cambiamento forzato. Tutte queste emozioni sono personificate e vivono nella centralina della sua testa intervenendo su una consolle per manifestare i suoi sentimenti. Si sente talmente fuori posto che nemmeno i ricordi positivi, basilari nella sua personalità, bastano per far predominare la gioia che aveva permeato la sua vita fino a quel momento. Tradisce la sua famiglia rubando i soldi per tornare da sola nel Minnesota e si sgretolano via via i capisaldi della sua educazione, rappresentati come cittadelle: la onestà, i momenti di gioco (la "stupidera"), l'amicizia, lo sport preferito e la famiglia stessa. Ma si accorge ben presto in preda ad una tristezza sempre più pesante che non può gettare via la sua vita precedente. La consolle della ulteriore crescita sarà molto più complessa, adatta a governare la vita fuori dalle fiabe dell'infanzia...
Il mondo delle fiabe è popolato da sentimenti controversi e contraddittori; altro che rose e fiori! La letteratura fantastica, da Esopo a Collodi, da Andersen ai Grimm - soprattutto nelle edizioni non edulcorate di questi ultimi -, è gremita di accadimenti difficili e crudeli per bambini e animali innocenti. I bambini durante l'ascolto bersagliano il narratore di perché; spesso vogliono che le si racconti di nuovo, per capire a fondo il pensiero umano ed i comportamenti corretti. In questa storia capisaldi e ricordi gioiosi cadono nell'oblio ed è solo grazie ai cinque personaggi delle emozioni, nessuno escluso, con l'aiuto determinante della fantasia e della poesia (il fantastico Bing Beng) se Riley supera la prova e si affaccia alla pubertà. Pete Docter strizza l'occhio a genitori ed educatori: non si possono tenere i figli nella bambagia e bisogna essere attenti all'impatto dei cambiamenti bruschi su di essi; le reazioni infantili difformi da quello che si vorrebbe sono l'indice di un limite da non superare per non schiacciare e distruggere la loro personalità. Il film regala momenti di autentico divertimento quando descrive il mondo dei sogni come un film con tanto di regista ed una polizia ottusa che deve prevenire e reprimere variazioni del copione; ma ci sono anche momenti di commozione quando cadono nel dimenticatoio la fantasia e la poesia. È di certo una storia che fa molto american way of life, ma è così raffinata che supera il localismo.
Da non mancare.
Valutazione ****
FabioFeli
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