Fury |
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Un film di David Ayer.
Con Brad Pitt, Shia LaBeouf, Logan Lerman, Michael Peña, Jon Bernthal.
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Titolo originale Fury.
Azione,
Ratings: Kids+16,
durata 134 min.
- USA 2014.
- Lucky Red
uscita martedì 2 giugno 2015.
MYMONETRO
Fury
valutazione media:
3,07
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La guerra secondo David Ayer sul grande schermodi Facce da CinemaFeedback: 100 |
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domenica 7 giugno 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
L'arte della guerra - 'Fury' Riflessioni (no spoiler) Germania, Aprile 1945. Hitler tenta disperatamente di fermare le truppe russe che avanzano da est e quelle americane che dilagano a Ovest. Tutti gli uomini tedeschi, compresi donne e bambini sono chiamati alle armi. Il sergente Don Collier (#BradPitt), è il capo di un manipolo di soldati, a bordo di un carro armato, ribattezzato Fury, e ha il preciso compito di sfondare le linee nemiche. Il film in oggetto, è un tentativo di David Ayer di affrontare la guerra nella sua essenza di dinamicità e terrore fisico ed emotivo. Per i primi tratti ci viene crudamente proposto il contrasto fra i soldati inermi dinanzi l'ammasso di compagni morti dopo le varie battaglie, e quella di un giovane dattilografo, sbattuto sul fronte a combattere, che ravvisa tutto con estremo stupore e disfacimento. Il rischio di incorrere nelle cosiddette "americanate" è considerevole. Le banalità dei dialoghi o delle reazioni "tipo" dei personaggi potrebbero essere giustificate se il tema fosse incentrato quasi esclusivamente sulle battaglie e sul modo di fare guerra. La pellicola invece si propone di lasciare il segno, dando luce agli stati d'animo e ai sentimenti dei personaggi, riuscendoci solo in parte. Esporsi su un tema tanto inflazionato ma al contempo tanto difficile come quello sulla guerra, porta facilmente a deludere le aspettative degli amanti del genere; Brad Pitt ci fornisce una visione matura e completa del personaggio, ma probabilmente non ci dà nulla per poterci immedesimare in esso e coinvolgerci emotivamente. D'altronde per questo genere di film, la vera forza del regista dovrebbe essere quella di far penetrare lo spettatore nelle rovinose tragedie che vivono i poveri soldati quotidianamente. Promuovere quest'opera come un capolavoro sarebbe un insulto per colossal come 'Salvate il soldato Ryan', ma nonostante tutto ci teniamo a precisare che nel complesso la pellicola è di buon livello e che può comunque presentare ampi spunti di riflessione. Delusi, ma non troppo!
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