Lo Hobbit - La desolazione di Smaug

Non concordo in pieno con il tuo parere. Rispetto al Signore degli Anelli, questo film è molto più fedele all'originale. La storiella d'amore inventata stonicchia, ma più grave è l'invenzione dei tre nani rimasti a Pontelagolungo e quindi non presenti all'apertura della porta: questo è lo sgarbo più grande. La presenza di Legolas, anche se non era ancora stato concepito da Tolkien al momento della scrittura del libro, è ovvia, perché era comunque il figlio di Thranduil; meno bene il fatto che abbia tenuto Orcrist, che nell'originale è sempre rimasta in mano a Thorin fino all'ultimo, come ben ricorda chi conosce il libro. Fuori luogo anche la capatina alle fornaci dei Nani, messa per dare un po' d'azione (secondo me insulsa... chi sopravvivrebbe a situazioni del genere?). Anche i barili gettati nel fiume aperti anziché chiusi, per poter inserire l'ennesima battaglia... Tuttavia, tolte le "infedeltà" che mi aspettavo, noto con piacere il commento dell'elfa sulla passione dei Sindar per le stelle (in perfetto stile tolkieniano) e, soprattutto, Smaug: è esattamente come l'ho immaginato per venticinque anni. L'aspetto, le dimensioni, il timbro e il tono della voce, il modo di parlare. Sembra che si sia materializzato dai miei pensieri.