Anno | 2013 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 115 minuti |
Regia di | Alexander Payne |
Attori | Bruce Dern, Will Forte, June Squibb, Bob Odenkirk, Stacy Keach, Mary Louise Wilson Rance Howard, Tim Driscoll, Devin Ratray, Angela McEwan, Glendora Stitt, Elizabeth Moore, Kevin Kunkel, Missy Doty, Anthony G. Schmidt, Melinda Simonsen. |
Uscita | giovedì 16 gennaio 2014 |
Tag | Da vedere 2013 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 3,91 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 13 dicembre 2016
Il regista di Sideways e Paradiso amaro torna al cinema con una storia di un padre e un figlio. Il film ha ottenuto 6 candidature a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, 5 candidature a Golden Globes, 3 candidature a BAFTA, 5 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, a AFI Awards, In Italia al Box Office Nebraska ha incassato 1 milioni di euro .
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ASSOLUTAMENTE SÌ
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Woody Grant ha tanti anni, qualche debito e la certezza di aver vinto un milione di dollari alla lotteria. Ostinato a ritirare la vincita in un ufficio del Nebraska, Woody si avvia a piedi dalle strade del Montana. Fermato dalla polizia, viene 'recuperato' da David, figlio minore occupato in un negozio di elettrodomestici. Sensibile al desiderio paterno e dopo aver cercato senza successo di dissuaderlo, decide di accompagnarlo a Lincoln. Contro il parere della madre e del fratello Ross, David intraprende il viaggio col padre, assecondando i suoi capricci e tuffandosi nel suo passato. Nel percorso, interrotto da soste e intermezzi nella cittadina natale di Woody, David scoprirà i piccoli sogni del padre, le speranze svanite, gli amori mai dimenticati, i nemici mai battuti, che adesso chiedono il conto. Molte birre dopo arriveranno a destinazione più 'ricchi' di quando sono partiti.
Autore indipendente e scrittore dotato, Alexander Payne realizza una nuova commedia 'laterale' come le strade battute dai suoi personaggi, che si lasciano indietro lo Stato del Montana per raggiungere il Nebraska in bianco e nero di Bruce Springsteen. E dell'artista americano il film di Payne mette in schermo la scrittura 'visiva', conducendo un padre e un figlio lungo un viaggio e attraverso un territorio che intrattiene un rapporto simbolico col loro mondo interiore. Oscillando tra dramma e commedia, Nebraska, versione acustica di Sideways, coinvolge lo spettatore in un flusso empatico coi protagonisti, persone vere dentro storie comuni e particolari da cui si ricava una situazione universale.
Ambientato nella provincia e lungo le strade che la raccordano al mondo, Nebraska frequenta una dimensione umana marginale e fuori mano rispetto all'immaginario hollywoodiano, prendendosi alla maniera del protagonista tutto il tempo del mondo per arrivare a destinazione. Una destinazione dove si realizza un passaggio che non può mai avvenire come effetto di una retorica pedagogica ma si fonda sull'impossibile, l'impossibilità di governare il mistero assoluto della vita e della morte. Non è per sé che il protagonista di Bruce Dern sogna quel milione di dollari, a lui basta un pick-up per percorrere gli ultimi chilometri di una vita spesa a bere e a rimpiangere quello che non è stato. La vincita della sedicente lotteria a Woody Grant occorre per i suoi ragazzi, per lasciare loro 'qualcosa' con cui vivere e per cui ricordarlo. Ma David, sensibile e affettuoso, è figlio profondamente umanizzato, testimonianza incarnata di un'eredità più preziosa del denaro. È il figlio 'bello' di chi è stato e di cui perpetua adesso il valore.
Nebraska è una ballata folk che accomoda allora la bellezza e l'amore, quella di un figlio per il proprio genitore, che prima di lasciare andare torna a guardare dal basso, in una prospettiva infantile e accoccolata ai suoi grandi piedi e al suo piccolo sogno. Intorno a loro scorre l'America lost and found insieme a una storia sincera che battendo vecchie strade, la struttura da road movie che diventa pretesto di 'formazione' (Sideways), ne infila una nuova. Nebraska è una spoglia poesia di chiaroscuri, un'indicazione lirica verso le radici, verso i padri, davanti ai dilemmi di tempi paradossali e senza guida. Diversamente dagli antieroi springsteeniani, il protagonista di Payne non cerca terre promesse e non corre sulle strade di "un effimero sogno americano", decidendo per la lentezza, l'impegno, il rispetto e il senso di responsabilità.
L'amabile David di Will Forte è il "giusto erede" di un genitore vulnerabile che Payne non presenta come esemplare ma come testimonianza eccentrica e irripetibile della possibilità di stare al mondo con qualche passione. E quella di Woody è l'amore, lingua franca di un viaggio che contempla le tracce paterne cicatrizzate nel proprio destino. Su quel padre incerto David ritrova il proprio senso e riprende la strada.
NEBRASKA o della pietas filiale rinnovata di Maria Cristina NASCOSI SANDRI Presentato lo scorso maggio al Festival di Cannes, dove il protagonista Bruce Dern si è guadagnato il ‘tardo’premio – dopo eccellenti performances di una vita - per la migliore interpretazione maschile, Nebraska segna il ritorno del cinema di Payne nello stato americano in cui già erano ambientati La storia di Ruth, donna [...] Vai alla recensione »
Il Nebraska è incanto e disillusione per Woody Grant, in viaggio verso una terra straniera. Straniera di certo non per Alexander Payne, nativo di questo Stato, che è riuscito a coniugare le splendide distese incolte con una fotografia in bianco e nero, nitida ma crepuscolare. Woody Grant è un uomo anziano, ne ha viste tante nella vita, ha avuto problemi con l' alcol e i [...] Vai alla recensione »
Bruce Dern merita tutti i premi del caso. La sua interpretazione è magistrale. Bravissima anche June Squibb, che interpreta la moglie del protagonista. Era tempo che non amavo così tanto i personaggi di un film. Consigliatissimo!
Woody Grant e' un vecchio padre di famiglia alcolizzato e malato di alzheimer (fa l'errore di credere a tutto quello che dice la gente) che crede di aver vinto un milione di dollari grazie ad un concorso proposto da una rivista con sede a Lincoln capitale dello stato del Nebraska. L'anziano decide cosi' di mettersi in viaggio dal Montana al Nebraska per ritirare la vincita e lasciare [...] Vai alla recensione »
Alexander Payne è un regista che ha sempre avuto come tematica quello della maturità (maschile) e cosa questo comporti, il passaggio generazionale ed i rapporti con i propri padri in particolare è sempre stato un tema che emerge spesso. In effetti, Nebraska, stavolta con la novità assoluta di un bianco e nero polveroso come il Midwest Americano che ci immaginiamo noi europei, sembra prendere in prestito [...] Vai alla recensione »
Alexander Payne è regista discontinuo e spesso sopravvalutato, nonostante il largo credito guadagnatosi per aver regalato a Jack Nicholson uno dei ruoli più belli della sua vita nel migliore dei suoi film. Dopo il deludente e fastidioso "Paradiso amaro", riesce invece a riscattarsi portando nei cinema questo "Nebraska" che sembra recuperare molti dei temi cari al regista [...] Vai alla recensione »
Woody Grant (Bruce Dern), pieno di anni e di troppo bere, vuole recarsi da Billings (Montana) a Lincoln (Nebraska): 800 miglia. L’auto non parte? Va a piedi. Lo riportano indietro. Ma il figlio minore di Woody, David (Will Forte), nonostante capisca subito che il milione di dollari inseguito dal padre è un’esca per abbonarlo a una rivista, lo asseconda.
Un gioiello per i cultori del Cinema,quello di Bergman,di Dreyer del neorealismo. Se è vero,come è vero,che da giovani il futuro è roseo,così è altrettanto vero che col passare del tempo il presente è solo grigio,il futuro buio.Il film con il suo grigiore rispecchia il corso del tempo,non ci sono luci e sole ma ombre e strade deserte. Tutto il film è affidato alla bravura dei quattro principali [...] Vai alla recensione »
Anziano capofamiglia, testardo e alcolista, vuole a tutti i costi raggiungere il Nebraska per riscuotere la somma milionaria che crede di aver vinto leggendo il messaggio pubblicitario di una società inserzionista recapitatogli per posta. Ostacolato dalla moglie,dispotica e insofferente, e dal maggiore dei suoi figli, viene invece aiutato dal più giovane che cerca di assecondare la irriducibil [...] Vai alla recensione »
Un uomo anziano riceve la comunicazione di essere diventato milionario tramite una lotteria. L'uomo dovrà recarsi a Lincoln in Nebraska per ritirare la vincita. Il figlio minore, pur conscio della truffa, decide comunque di esaudire il desiderio del padre e i due avranno modo di intraprendere un viaggio che li porterà fino alla città natale del padre.
Il film rimanda al capolavoro di Linch "Una storia vera" per la presenza del vecchio come simbolo della memoria e della coscienza. Li dove la solitudine del viaggio per scelta espiativa, rappresenta, al fine, il raggiungimento dello scopo (la riconciliazione con il fratello) qui la scelta del viaggio con il figlio, come trasmissione di emozioni e scoperte, ma come meta la stessa: la riconciliazion [...] Vai alla recensione »
La bellezza di questo film e' la grande semplicità nei dialoghi nei gesti e negli sguardi ,ambientati in un paese dove la noia e la desolazione iniziano e chiudono la giornata come il Nebraska e il Montana da dove inizia il film, attraverso uno splendido bianco e nero stile country folk in una realtà Americana che non vive soltanto di puro consumismo [...] Vai alla recensione »
La vecchiaia. Woody è ormai avanti con gli anni, trasandato e scontroso, la sua galoppante corsa verso la demenza senile, gli occhialini che gli consentono di affacciarsi sul mondo un po’ deformato, lo spingono ad inseguire sogni mascherati da realtà, come una grossa vincita in una lotteria, palesemente truffaldina ma non ai suoi occhi; insensibile ai richiami della bisbetica moglie, [...] Vai alla recensione »
Questo film in bianco e nero di Alexander Payne è un piccolo gioiello di delicata dolcezza, toccante, emozionante e di estrema eleganza. Gli attori sono eccellenti. E' la storia di Woody, un uomo vecchio, silenzioso, a volte scorbutico, che ama la birra, vive in Montana con una moglie brontolona, dura e che ama spettegolare su tutti, e poco lontano dai figli, Ross cronista in una Tv locale [...] Vai alla recensione »
Un uomo cammina contromano in una strada sperduta tra capannoni industriali, è solo e trasandato: la prima sequenza di "Nebraska" lascia presupporre una storia tutt'altro che spensierata, e in effetti così è. Woody Grant, questo il nome del vagabondo, è un anziano signore persuaso di aver vinto un milione di dollari attraverso un annuncio pubblicitario; [...] Vai alla recensione »
Un vecchio vuole raggiungere il Nebraska per ritirare il premio che pensa di aver vinto. Lo vuole a tal punto da sfidare il suo corpo acciaccato e le miglia che lo separano dalla destinazione che vorrebbe raggiungere a piedi. Lo vuole perché è un nuovo, forse ultimo, scopo che irrompe nella sua anonima vita, fatta di birra, di alcool, di una vecchia moglie rompiballe e di "mah si". [...] Vai alla recensione »
Inventarsi un viaggio, un cambio di vita, altrimenti cadenzata dai rimbrotti quotidiani della moglie tanto pettegola ma coi piedi per terra, cercare un “motivo per vivere” (in corsivo le frasi del film) anche in tarda età, con la mente non più e non molto presente a sé stessa, apparentemente. Questo succede al vecchio Woody, il pretesto è un volantino pubblicita [...] Vai alla recensione »
Un bel 7,5 per questo film di Payne. I personaggi sono davvero meravigliosi sopratutto i coniugi Grant. Quando lei,sulla tomba di un vecchio conoscente,alzandosi la gonna,ricorda,diciamo così,tempi passati,ho riso per ore. Lui,con tre o quattro risposte concise ma ficcanti,quando parla del matrimonio e della famiglia,semplicemente illumina.
La cosa che più salta all'occhio di Nebraska di Alexander Payne è il bianco e nero: scelta indubbiamente interessante, e fin dal primo momento capiamo che stiamo guardando qualcosa di davvero serio. Con straordinarie regia e fotografia, questa peculiarità del film scava negli occhi di tutti i personaggi, senza il colore ad addolcire la malinconia e l'amaro che segnano ogni [...] Vai alla recensione »
Il vecchio Woody Grant ha una sola certezza: quella di aver vinto un millione di dollari alla lotteria. Peccato non sia vero. Non ha però nessuna intenzione di sentire ragioni, non c'è persona che riesca a convincerlo del contrario, e così finirà per trascinare la sua famiglia, ma principalmente suo figlio David, in un viaggio, meta ultima: Lincoln in Nebraska, [...] Vai alla recensione »
Un film che diventa via via più lento verso la meta, un film non privo di difetti e certamente sarebbe stato da rifinire. Ma non è vero che si tratta di un film banale, facilone né che vuole colpire usando stereotipi vari per farsi piacere. Non è un film fatto per farsi piacere, bensì è un’opera che analizza, esamina ed evidenzia alcune cose.
In uno splendido bianco e nero (fotografato da Phedon Papamichael, greco dal nome spettacolare, già con il regista per ‘Paradiso amaro’), Alexander Payne firma un piccolo capolavoro da una storia semplice, scritta da Bob Nelson, ma che scava a fondo nei personaggi. I Grant sono un’anziana coppia disfunzionale, in cui lui, Woody, è abbonato alla bottiglia e ha un netto [...] Vai alla recensione »
Questo "Nebraska" è un piccolo capolavoro contemporaneo. Pochissimi punti deboli,sceneggiatura piacevole e brillante, interpretazione straordinaria di tutti gli attori protagonisti, fotografia da oscar. Bruce Dern è un padre scorbutico, malinconico, cinico e depresso al quale viene "donata" un'ultima chance illusoria di redenzione rispetto a un presente laconico, triste, monotono.
Film in cui viene raccontato il viaggio che un figlio intraprende con il proprio padre anziano un pò svampito al fine di accontentarlo in un suo proposito assurdo. L'anziano padre, infatti, dopo aver ricevuto un avviso per posta di avere vinto un'ingente somma di denaro, che in realtà altro non è che un depliant pubblicitario, vuole andare a ritirarlo a tutti i costi [...] Vai alla recensione »
Appesantito dalla vecchiaia e dall'abuso di alcol, Woody Grant è determinato ad andare, a piedi e con incerta andatura, dalla sua piccola città anonima del Montana a Lincoln, nel lontano Nebraska, per ritirare il premio di un milione di dollari che una pubblicità farlocca gli ha fatto credere di aver vinto. A nulla valgono i tentativi di dissuasione della moglie, [...] Vai alla recensione »
Nel paesaggio epico e gli spazi sconfinati del Midwest americano che già vale il film si svolge la storia in un bellissimo bianco e nero che da ancora più intimità e poesia alla vicenda di un padre un po’ rimbambito, dall’ alcool( e dalla moglie virago), ma che si scoprirà essere umanissimo e sensibile e che è convinto di aver vinto una lotteria [...] Vai alla recensione »
Woody Grant è un vecchio padre di famiglia alcolizzato che crede di aver vinto un milione di dollari grazie ad un concorso della Mega Sweepstakes Marketing. Decide così di mettersi in viaggio, dal Montana al Nebraska, a piedi. Suo figlio David, dopo vari tentativi di dissuaderlo, decide di accompagnarlo in macchina, lasciandogli credere che il fruttuoso premio sia reale.
Dopo i successi più che meritati conseguiti con "Paradiso amaro" e "Sideways", Alexander Payne torna alla carica con una deliziosa commedia on the road in bianco e nero, ambientata nell'entroterra statunitense. Il vecchio strampalato Woody Grant (Bruce Dern), irremovibilmente convinto di aver vinto alla lotteria, intraprende un viaggio per le strade del Nebraska per incassare [...] Vai alla recensione »
Film struggente e intriso di acuta sensibilità: Alexander Payne si conferma regista pregevole, alfiere di un certo cinema autoriale statunitense che ci riconcilia con il talento narrativo. Storia intensa, affresco della provincia americana immersa negli ambienti paesaggistici e sociali così lontani da New York: qui l'epicentro del racconto è appunto tra il Montana e lo [...] Vai alla recensione »
Un vecchio smilzo cammina barcollando su una strada trafficata e la polizia lo ferma, risponde evasivo alle domande, ha l’aria assente, il passo malfermo, la bianca chioma ispida e svolazzante: è un’immagine eloquente di fragilità senile. Questo è Woody Grant , vecchio alcolista che il figlio più giovane David, preleva al posto di polizia per riportarlo [...] Vai alla recensione »
Sono andato al cinema non sapendo cosa trovare, ammetto che non conoscevo il regista, ero semplicemente incuriosito dalla locandina e da alcune parole sentite/lette qua e là. Sono rimasto colpito, una fotografia ineccepibile e una colonna sonora degna di nota. Il film affronta un tema difficile da portare su pellicola, ma attraverso un ottima interpretazione degli attori, riesce a trasmettere [...] Vai alla recensione »
Payne è davvero un regista molto particolare che non ricerca mai l'effetto e anche quando racconta una realtà squallida, sordida ma anche malinconica e tragica è sempre di misura.. distaccato ma umanamente partecipe e soprattutto con una qualità rara: la naturalezza. La parte finale del film è semplicemente meravigliosa. Il riscatto e la dignità umana sempre esistono nei suoi film; apparterranno a [...] Vai alla recensione »
Il cinema di Alexander Payne è un lungo viaggio attraverso l'altra America (o sicuramente quella vera) quella non rappresentata da Hollywood..... I suoi protagonisti sono disillusi, allo sbando, brutti anche da vedere alla ricerca di una vera ragione per vivere il domani..... Con Nebraska il regista realizza il suo viaggio perfetto, la sua maturità stilistica con una [...] Vai alla recensione »
Una lunga ballata lungo la strada che porta dal Montana al Nebraska, il sogno americano in un biglietto vincente farlocco che illude Woody, un anziano malato di una patologia neurodegenerativa, ma che ridà un senso alla vita del figlio David che decide di accompagnarlo in questo strampalato viaggio. Alexander Payne è un regista particolare ed il ricorso al bianco ed al nero ed ad una [...] Vai alla recensione »
Non siamo culturalmente e socialmente preparati ad affrontare la vecchiaia, soprattutto adesso che il numero di anziani è cresciuto a dismisura. Nuove relazioni, nuovi problemi per chi ci arriva e per chi vede arrivare i propri cari in questa fase difficile della vita. Alexander Payne ci mostra uno spaccato della vita di una famiglia americana, nella profonda provincia del nord, con il vecchio [...] Vai alla recensione »
In passato il regista statunitense Alexander Payne aveva già dato prova della sua abilità destreggiando abilmente situazioni al limite tra commedia e avventura che mescolavano sapientemente dovizia psicologica dei personaggi con benefiche peregrinazioni “on the road” alla ricerca dell’essere perduto. Lo ha fatto con A Proposito di Schmidt col grande Nicholson, c’è [...] Vai alla recensione »
Nebraska è un film del 2013 diretto da Alexander Payne. Presentato in concorso alla 66ª edizione del Festival di Cannes, il film ha ricevuto il premio per la Miglior interpretazione maschile attribuito all'attore Bruce Dern. La “corsa” di Nebraska continuerà anche nella notte degli Oscar, dove ha ottenuto varie nominations, tra cui : miglior film, migliore [...] Vai alla recensione »
- Sal, dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo. - Per andare dove, amico? - Non lo so, ma dobbiamo andare. Così recita un dialogo di Sulla strada, uno dei libri più famosi di Jack Kerouac. E questo sembra essere il messaggio che Payne cerca di suggerirci tramite Nebraska, avvalendosi di qualunque strumento necessario: e parte proprio dal bianco e nero, che, paradossalmente, pur legandosi [...] Vai alla recensione »
Woody Grant, uomo molto anziano, alcolista e capace di credere a tutto quello che gli viene detto, si convince di avere vinto un milione di dollari e fa di tutto per partire, ed andare a ritirarli nella cittadina di Billings; il figlio David, contro il parere della madre e del fratello, decide di portarlo nella cittadina, passando per Howtorn, la città natale del padre; questo viaggio permetterà a [...] Vai alla recensione »
Nella cinematografia a stelle e strisce più recente pochi autori, forse nessuno, sono stati capaci di descrivere la provincia americana come Alexander Payne. Come in sue precedenti opere, anche stavolta Payne, nel cimentarsi in questa prova, ricorre ad un road movie, confermando di prediligere questo metodo narrativo e di saperlo interpretare in modo decisamente gradevole e ben fatto.
Nebraska é un film del 2013 diretto da Alexander Payne. Nebraska é la storia di Woody Grant, un vecchietto di periferia un po' suonato che decide di raggiungere la città di Lincoln convinto da un volantino di aver vinto 1 mln di dollari. Dopo varie discussioni, il figlio decide di accompagnare il padre a Lincoln. Il regista da inizio ad un road movie che riesce a diversificarsi [...] Vai alla recensione »
Dopo il successo di “Paradiso Amaro”, Alexander Payne decide di cambiare totalmente ambientazione, raccontandoci la storia di Woody Grant (Bruce Dern), vecchio e alcolizzato che dal Montana proverà a raggiungere il #Nebraska per riscuotere quella che lui crede sia una vincita di un milione di dollari. Dopo giorni di tentativi infruttuosi, deciderà infine di accompagnarlo [...] Vai alla recensione »
E' bellissima la colonna sonora, ed eccellente appare almeno una delle ineterpretazioni, quella di Dern. Ma a "Nebraska", forse, manca qualcosa per il definitivo salto di qualità. Nel suo bianco e nero sono assenti l'ironia surreale di "Burton Fink", o di "In The soup", odi "Ed Wood" di Tim Burton.
Nebraska è uno di quei film che non solo non puoi perdere, ma che non vedi l'ora di avere in DVD. Un film che fa pensare alla vita e fa riflettere sulla famiglia. Grandi emozioni per un grande film.
La trama di Nebraska è semplice, monotoni sono i suoi paesaggi e quotidiani i personaggi, tutttavia, Alexander Payne riesce a costruire un racconto amabile e poetico, che ci avvolge e ci diverte, grazie al fascino del bianco e nero, a interpretazioni perfette, ad una sceneggiatura brillante e puntuale. Lieve e lineare, il film affronta temi complessi come la solitudine della vecchiaia, il bisogno [...] Vai alla recensione »
Un film stupendo...peccato solo per la scelta del regista sul fatto del B/N che secondo me è stata sbagliata,ma x il resto ti lascia dentro emozioni forti.Gli attori protagonisti sono tutti da Oscar e la storia è di una dolcezza infinita. Se una sera volete sorridere ed emozionarvi questo film è il massimo!
Fin dalla prima scena si intuisce che si sta per entrare in una storia speciale. Il bianco e nero, le musiche intrise delle più belle armonie del folk (la colonna sonora è firmata da Mark Orton, chitarrista dei Tin Hat Trio,per i quali vale la pena fare un approfondimento a parte!!!), le strade lunghe circondate dall'immensità dei paesaggi americani e poi lui.
Alexander Payne torna a emozionare. Nebraska diverte e fa riflettere. Un film dolcissimo e amaro. Da non perdere!
Torna Alexander Payne, il regista di Sideways, A proposito di Schmidt, Paradiso amaro, con il suo humour crudele e insieme capace di incredibili chiaroscuri, come se disegnasse i personaggi col carboncino. Torna il sarcastico ma pietoso cantore di quelle vite comuni e forse sprecate, il regista che più di chiunque ha lavorato sul sentimento subdolo e oggi così diffuso dell'irrilevanza, della mancanza [...] Vai alla recensione »
È bello quando un film che sembra programmato per solleticare il lato debole del cinefilo, si divincola dal suo destino e alla fine trascina e commuove chiunque capiti in sala. Parliamo allora di «Nebraska», sesto lungometraggio del cantore di vite perdute americane Alexander Payne, che ha procurato al protagonista Bruce Dern la strameritata Palma d'oro per la migliore interpretazione all'ultimo festival [...] Vai alla recensione »
Dai tempi di "Election" (1999) a questo "Nebraska", passato l'anno scorso a Cannes, Alexander Payne ha progressivamente spostato il suo interesse dalle generazioni più giovani a quelle più anziane, perdendo strada facendo una carica graffiante e ironica, rimpiazzandola con una dose crescente di malinconica nostalgia, di cui "Nebraska" rappresenta il punto probabilmente terminale, dopo "Paradiso amaro", [...] Vai alla recensione »
Un vecchio padre sullo scivolo della demenza, convinto di aver vinto un milione di dollari alla lotteria e deciso ad affrontare il lungo viaggio da Billings, Montana, a Lincoln, Nebraska, per riscuoterlo; e un figlio affettuoso che si risolve ad accompagnarlo nell'insensata trasferta. Tappa d'obbligo Hawthorne, luogo natio dell'anziano Woody, dove tutta la famiglia si ricongiunge, dove vecchie memorie [...] Vai alla recensione »
Da tempo aspettavamo Alexander Payne al grande film, dopo una serie di prove convincenti, anche entusiasmanti, ma sempre nell'ordine del piccolo film d'autore indipendente». A proposito di Schmidt (con un notevole Jack Nicholson) e il delizioso Sideways (che ha creato un significativo fenomeno di cine-turismo nelle zone vinicole della California) erano tappe di una crescita artistica ineccepibile. Vai alla recensione »
Nel nome del padre. Un film che sembra fare a pugni con una società moderna dove i genitori, anziani e malati, rappresentano, per i figli, più un peso che una ricchezza. A rendere, però, strepitosa Nebraska è l'interpretazione di Bruce Dern, meritatamente premiato come miglior attore protagonista all'ultimo Festival di Cannes, sorta di rivincita verso chi lo ha sempre etichettato come un bravo caratterista [...] Vai alla recensione »
Arrancare e affrancarsi on the road, con un sogno in busta stropicciata: la promessa è la vincita di un milione di dollari, la terra il Nebraska, il passo malfermo, senile, trapassato remoto e, chissà, forse pure demente. Woody Grant (Bruce Dern, premiato a Cannes) scambia spam per felicità, la famiglia pensa all'ospizio, ma un figliol prodigo, David (Will Forte), si 'ricrede", lo mette in macchina [...] Vai alla recensione »
Le suggestioni evocate dalla provincia americana in bianco e nero di Nebraska, e il suo ammaccato personaggio principale, ci ricordano tante cose. Ci ricordano i primi film di Peter Bogdanovich, cultore con L'ultimo spettacolo del "come eravamo" nella vita e nel cinema. Ci ricordano il film più anomalo di David Lynch, Una storia vera, il suo migliore secondo i più eterodossi tra i suoi estimatori. Vai alla recensione »