Ciao filippo catani, perdona l'intrusione. Non desidero confutare la tua recensione sul film che ritengo sostanzialmente concreta e corretta. Mi permetto solo di non concordare sul giudizio qualitativo che hai proposto sul personaggio interpretato da Amy Adams. In pratica... sono di opposto parere. Il ruolo di Sydney, a mio avviso non semplice da trasporre ma riuscito nell'esito, è quello una donna che si completa emotivamente incontrando Irving, per poi scivolare in una nebbia densa di dubbi e timori, condizione causata dall'entrata in scena di un arrivista del calibro di Richie. Un personaggio molto intrigante, apparentemente sminuito ma, nella trama, elemento maggiormente attivo nelle azioni.
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Ciao filippo catani, perdona l'intrusione. Non desidero confutare la tua recensione sul film che ritengo sostanzialmente concreta e corretta. Mi permetto solo di non concordare sul giudizio qualitativo che hai proposto sul personaggio interpretato da Amy Adams. In pratica... sono di opposto parere. Il ruolo di Sydney, a mio avviso non semplice da trasporre ma riuscito nell'esito, è quello una donna che si completa emotivamente incontrando Irving, per poi scivolare in una nebbia densa di dubbi e timori, condizione causata dall'entrata in scena di un arrivista del calibro di Richie. Un personaggio molto intrigante, apparentemente sminuito ma, nella trama, elemento maggiormente attivo nelle azioni. J. Lawrence, invece, è destinata a scioccare ed attrarre l'attenzione grazie ad un personaggio (Rosalyn) smaccatamente egocentrico, appariscente e chiaramente orientato all'eccesso (anche nelle azioni). Escludendo discorsi estetici, ferma restando l'ottima prova della Lawrence, considero quindi la Adams molto più abile nell'interpretazione di un ambiguo ruolo che richiedesse la catalizzazione di emozioni che non fossero principalmente basate sulla presenza scenica. Scusa per il tedio e saluti a te
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(di filippo catani)
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
