giacomogabrielli
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sabato 16 aprile 2011
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grazie wes! *****
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Il quarto sequel del miglior thriller degli ultimi 20 anni è arrivato. Zio Wes le ha azzeccate tutte con questo che è uno dei migliori sequel mai visti. Il cast sopravvissuto ai film precedenti è radunato in un'opera mozzafiato, ma soprattutto classica, questo è il pezzo forte! Il creatore di NIGHTMARE ci fa rivivere l'aria dei mitici anni 90, nonostante il film sia ambientato oggi. Gli unici elementi che intaccano il passato sono i troppi iPhone presenti nel film, la parola "Facebook" pronunciata più volte, gli schermi piatti nei salotti, le webcam integrate nei computer e le automobili moderne per strada: il resto è praticamente rimasto quello bello e nostalgico dei film precedenti.
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Il quarto sequel del miglior thriller degli ultimi 20 anni è arrivato. Zio Wes le ha azzeccate tutte con questo che è uno dei migliori sequel mai visti. Il cast sopravvissuto ai film precedenti è radunato in un'opera mozzafiato, ma soprattutto classica, questo è il pezzo forte! Il creatore di NIGHTMARE ci fa rivivere l'aria dei mitici anni 90, nonostante il film sia ambientato oggi. Gli unici elementi che intaccano il passato sono i troppi iPhone presenti nel film, la parola "Facebook" pronunciata più volte, gli schermi piatti nei salotti, le webcam integrate nei computer e le automobili moderne per strada: il resto è praticamente rimasto quello bello e nostalgico dei film precedenti. Il film mi è parso come un bellissimo mix fra il primo capitolo (Woodsboro, le atmosfere notturne cittadine, il ritmo della storia e l'introduzione) e il secondo (i giornalisti che invadono la città, Gaile ancora attiva e determinata a scovare l'assassino, Sidney autrice di un libro). Il film è stato girato esattamente come 15 anni fa, rispettando paripasso le regole del genere e mettendo davanti alla macchina da presa giovani studenti appassionati di horror. Chiaramente il film non si può vedere se non si ha ancora visto gli altri tre precedenti, nonostante in questo capitolo vengano citati solo alcuni dei protagonisti dei primi film. La violenza non è poi così efferata rispetto agli altri, come si vociferava, ma è comunque abbondante. Un elemento che sicuramente differenzia il quarto capitolo dai precedenti è la fotografia, che stavolta presenta una pesante color correction che rende fin troppo pulitina l'immagine. Per il resto, beh, non mi resta che inchinarmi e dire: GRAZIE WES! *****
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riccardo76
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sabato 23 aprile 2011
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due generazioni a confronto
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“La tragedia di una generazione è sempre uno scherzo per quella successiva”. In queste parole è racchiuso il senso di Scream 4, il nuovo capitolo della serie cult anni novanta, che ha riportato sugli schermi il grande maestro del brivido Wes Craven, stavolta con una pellicola intrisa di significati sottesi. L’intento del regista è infatti quello di porre due generazioni a confronto, sia dal punto di vista cinematografico che sociologico. Nel primo caso, l’intento è evidente sin dall’inizio, dove attraverso un gioco barocco di scatole cinesi – film nel film – Craven, ammettendo le sue colpe, critica il modo di fare cinema horror negli anni novanta.
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“La tragedia di una generazione è sempre uno scherzo per quella successiva”. In queste parole è racchiuso il senso di Scream 4, il nuovo capitolo della serie cult anni novanta, che ha riportato sugli schermi il grande maestro del brivido Wes Craven, stavolta con una pellicola intrisa di significati sottesi. L’intento del regista è infatti quello di porre due generazioni a confronto, sia dal punto di vista cinematografico che sociologico. Nel primo caso, l’intento è evidente sin dall’inizio, dove attraverso un gioco barocco di scatole cinesi – film nel film – Craven, ammettendo le sue colpe, critica il modo di fare cinema horror negli anni novanta. Infatti, assistiamo ad un susseguirsi di omicidi che segnano al contempo la fine di un episodio e l’inizio di un altro di una serie horror cult chiamata Stab (tradotto Squartati) - con ovvio riferimento alla serie di Scream - e ogni volta troviamo due adolescenti davanti alla TV che commentano l’episodio appena visto, in un ricercato gioco di metacinema che spiazza lo spettatore, il quale, tra un colpo di scena e l’altro, non riesce a capacitarsi di quando il film effettivo stia iniziando. Ma tutta la pellicola è intrisa di questa critica, che non si limita all’horror degli anni novanta, ma si estende fino a quello dei giorni nostri (viene infatti citata anche la serie di Saw ), smontando attraverso l’ironia luoghi comuni, banalità e cliché di un filone che ormai risulta saturo, monotono e, inevitabilmente, involontariamente comico.
Emerge dunque la necessità di qualcosa di nuovo, anche in vista di un panorama cinematografico dominato da remake, spesso mal riusciti: “Dimmi il nome del remake più innovativo!”, chiede l’assassino al telefono e, dopo un lungo ed estenuante elenco la povera vittima si sente rispondere: “Nessuno di loro!” (in realtà questo è quello che sentiamo nel trailer, nel film invece lo stesso senso è reso da un inquietante e più eloquente silenzio), come se non esistesse affatto un remake innovativo.
“Le regole devono” perciò “essere riscritte”, come viene detto in più occasioni nel film. Tuttavia, la ricerca del nuovo non implica necessariamente il rifiuto totale del vecchio. Non va dimenticato che una ventata di novità nel genere horror fu portata proprio dal primo Scream, la cui formula si basava sulla citazione, sia diretta - attraverso l’enunciazione del titolo - sia indiretta - attraverso la riproduzione di situazioni - dei classici del filone. Il nuovo, anche stavolta, può scaturire dal vecchio, andando oltre le vecchie regole del gioco.
In questa ottica, anche dal punto di vista dei personaggi il film si presenta come un mix di nuovo e vecchio. Ritroviamo infatti la protagonista dei precedenti episodi, Sidney Prescott, che decide di ritornare nella sua Woodsboro per promuovere il suo libro sulla terribile esperienza vissuta in quella cittadina, proprio in occasione dell’anniversario del massacro. Ritroviamo poi lo sceriffo Riley e sua moglie, la bellissima giornalista Gale. Per il resto, il regista ci offre una nuova generazione di adolescenti, pronti per essere squartati secondo le nuove regole del gioco.
Ma quali sono le nuove regole? La nuova frontiera dell’Horror sembrerebbe quella delle riprese in soggettiva, dove l’omicidio, e non solo, è ripreso in diretta e dove il terrore è vissuto dallo spettatore insieme al protagonista e tutto acquista una maggiore parvenza di reale: vale a dire, la tecnica impiegata per la prima volta in The Blair Witch Project, poi riconfermata e resa efficacissima nella serie di Rec, fino all’enorme successo di Paranormal Activity. La nuova regola è dunque quella di riprendere in diretta l’assassino con una webcam e mandarlo su internet, così da rendere partecipi centinaia, se non migliaia, di fans.
Tuttavia, nel constatare l’avvento di tale innovazione, Craven ci rende partecipi delle sue titubanze in riguardo, inducendoci ad una riflessione che sfocia anche nel sociologico: basta davvero questo a far rinascere un genere ormai saturo? Ed è veramente positivo il fatto che oggigiorno si senta la necessità di mostrare ogni minimo aspetto della propria vita, condividendolo per forza con chiunque? In una società dominata ormai da social network, webcam e reality show, dove “nessuno legge più niente e tutti hanno bisogno di vedere” e dove gli amici si acquistano con un semplice click, qual è il vero valore dell’amicizia? A questa domanda il regista risponde con tono disilluso, mostrandoci che i veri amici vengono letteralmente fatti fuori, preferendo ad essi migliaia di fans sconosciuti. Il desiderio di fama sembra dunque l’aspirazione maggiore dei giovani della nuova generazione, e Craven, attraverso un thriller ricco di suspence e colpi di scena, infligge nella mente dello spettatore, come la lama tagliente del pugnale di Ghostface, una domanda inquietante: fino a che punto siamo disposti a spingerci pur di arrivare ad acquisire fama?
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martalari
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giovedì 14 aprile 2011
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all'altezza del primo!
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Arriva il bignami dell'Horror "Scream 4" divertente e all'altezza del primo!
Sara' come giocare al Trivial Pursuit, non c'e' wikipedia che tenga, in Scream 4 ripasserete tutto quello che avete visto, che ricordate con terrore e che vi ha provocato incubi.
Tra una risata e un salto dalla poltrona inizia cosi', prosegue e continua con lo stesso stile fino alla fine del film il quarto episodio di una saga che appare adolescenziale per l'eta' dei protagonisti ma e' apprezzata in tutto il mondo per l'attesa dell'arrivo dell'assassino in ogni scena.
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Arriva il bignami dell'Horror "Scream 4" divertente e all'altezza del primo!
Sara' come giocare al Trivial Pursuit, non c'e' wikipedia che tenga, in Scream 4 ripasserete tutto quello che avete visto, che ricordate con terrore e che vi ha provocato incubi.
Tra una risata e un salto dalla poltrona inizia cosi', prosegue e continua con lo stesso stile fino alla fine del film il quarto episodio di una saga che appare adolescenziale per l'eta' dei protagonisti ma e' apprezzata in tutto il mondo per l'attesa dell'arrivo dell'assassino in ogni scena.
Lo splatter per una volta lascia il posto anche alla risata, ogni tanto volutamente sembra di assistere ad uno Scary Movie, in realtà' Scream 4 vi conquisterà (se amate Scream) perché resta fedele ma differisce dagli altri per l'aspetto forzatamente (punto di forza) parodistico del genere.
Ogni volta che vi rilasserete divertendovi salterete, ogni volta che salterete subito dopo vi divertirete, un'altalena emotiva che unira' e accontentera' cinefili a veri amanti del genere, un film che siamo sicuri batterà molti record negli Usa...da noi? Dipenderà dal caldo,dalle partite e dall'assenza del prodotto piratato in rete....
Film citazionista per amanti dell'horror che omaggia e prende in giro tutti i film del genere.
L'inizio del film, i primi 5 minuti sono pazzzzeschi! Il finale una goduria (applausi in sala anche tra giornalisti). Per chi ama Scream IMPERDIBILE
Scream 4 voto 7 1/2
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gian palmer
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domenica 17 aprile 2011
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scream 4: bentornata sidney, bentornato caro wes
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Finalmente Wes Craven ritorna sulla cresta dell'onda confezionando un thriller per niente male, sicuramente migliore al secondo ed al terzo episodio.Tornano le scene ricche di tensione che avevamo tanto amato nel primo film con l'aggiunta di molto più sangue, soprattutto nel finale. Il killer, la cui identità non svelerò, si può considerare a pazzia quasi al pari del caro Billy Loomis. Inquietante. Interpretazioni tutte molto notevoli. Da tenere d'occhio la giovane Emma Roberts, nipote della più famosa Julia, nel suo primo thriller dopo molti film mediocri per teenagers. Sicuramente un bel thriller che non delude le aspettative.
VOTO: 8
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(di samma89)
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webber2011
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sabato 23 aprile 2011
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scream 4 ...un masterpiece!
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Quando sono entrato in sala ero molto prevenuto nei confronti di questo film pensando che non fosse all'altezza dei primi due(il terzo era immondizia) . Poi già dopo i primi 10 minuti capisco che Craven e Williamson sono riusciti a ricreare l'atmosfera di tensione ma allo stesso tempo divertente che caratterizzava i primi due film . Più va avanti la pellicola più mi rendo conto di quanto sia bello questo film , che si pone come una boccata d'aria per il genere horror che di questi tempi naviga sempre nelle solite stupidaggini riguardanti il torture porn quali saw , hostel e via dicendo. Le interpretazione non sono tutte impeccabili . Infine grandi complimenti a coloro che hanno curato gli effetti speciali,infatti questo scream risulta più violento e ben curato rispetto ai primi due .
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Quando sono entrato in sala ero molto prevenuto nei confronti di questo film pensando che non fosse all'altezza dei primi due(il terzo era immondizia) . Poi già dopo i primi 10 minuti capisco che Craven e Williamson sono riusciti a ricreare l'atmosfera di tensione ma allo stesso tempo divertente che caratterizzava i primi due film . Più va avanti la pellicola più mi rendo conto di quanto sia bello questo film , che si pone come una boccata d'aria per il genere horror che di questi tempi naviga sempre nelle solite stupidaggini riguardanti il torture porn quali saw , hostel e via dicendo. Le interpretazione non sono tutte impeccabili . Infine grandi complimenti a coloro che hanno curato gli effetti speciali,infatti questo scream risulta più violento e ben curato rispetto ai primi due . Unica nota dolente del film , è l' ilarietà che caratterizza alcuni segmenti del film , infatti alcuni momenti di terrore vengono stroncati da momenti ''stupidi'' . Per il resto grandissimo film che consiglio . Voto 9/10
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mns90
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domenica 17 aprile 2011
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un salvagente per l'horror che sta naufragando
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Ormai di film pseudo horror che altro non fanno che supportare la tesi secondo cui questo genere sia di serie B ne stiamo vedendo a volontà (si vedano film come " Il reparto" del (ex?) maestro Carpenter o " Identità paranormali, quindi questo " Scream 4" di Craven è una vera ventata di ossigeno, proprio perchè il fiato te lo fa trattenere.
Molta suspance e salti sulla sedia a volontà,sangue a litri senza però eccedere nella violenza e nello strafare con lo splatter,una trama che finalmente non prevede solo ragazzi in cerca della solita nottata di sesso e droga al festino di turno, ma ha uno sviluppo e personaggi a tutto tondo.
Il remake funziona, eccome!
Stilisticamente geniale e perfetto l'inizio metacinematografico a scatole cinesi, riuscita la parte di humor e ironia, che tra un sobbalzo e l'altro fa ridere e fa parodia del genere stesso e dei precedenti della serie senza risultare faziosa, tutti ben strutturati gli omicidi (soprattutto quello visto dalle due finestre attigue, con Ghostface nell'armadio.
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Ormai di film pseudo horror che altro non fanno che supportare la tesi secondo cui questo genere sia di serie B ne stiamo vedendo a volontà (si vedano film come " Il reparto" del (ex?) maestro Carpenter o " Identità paranormali, quindi questo " Scream 4" di Craven è una vera ventata di ossigeno, proprio perchè il fiato te lo fa trattenere.
Molta suspance e salti sulla sedia a volontà,sangue a litri senza però eccedere nella violenza e nello strafare con lo splatter,una trama che finalmente non prevede solo ragazzi in cerca della solita nottata di sesso e droga al festino di turno, ma ha uno sviluppo e personaggi a tutto tondo.
Il remake funziona, eccome!
Stilisticamente geniale e perfetto l'inizio metacinematografico a scatole cinesi, riuscita la parte di humor e ironia, che tra un sobbalzo e l'altro fa ridere e fa parodia del genere stesso e dei precedenti della serie senza risultare faziosa, tutti ben strutturati gli omicidi (soprattutto quello visto dalle due finestre attigue, con Ghostface nell'armadio.
Unica pecca è forse l'esagerazione finale: l'omicida conta ben più delle nove vite dei gatti e molte tende a volerle perdere da solo,ma convince poco anche l'eccesso di sangue freddo e lucida follia che esplode nel finale, dove l'attesa morte del male, lunga e surreale quanto la camminata di Belmondo, ferito, in " Fino all'ultimo respiro" di Godard,finisce per far più ridere che creare tensione,il che avvicina troppo il film a uno " Scary Movie" piuttosto che a un horror ortodosso.
Nonostante questo, amanti del genere horror e thriller, per una volta il prezzo del biglietto potrà essere ben speso.
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palonti30
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sabato 23 aprile 2011
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scream 4 ....tutta un'altra storia!
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Oggi pomeriggio in data 23/04/2011 ho visionato il film horror scream 4 . Quest'ultimo sin dalle scene iniziali ci fa capire ,quanto la sceneggiatura sia ben curata ,infatti durante la proiezione del film notiamo un'alternarsi di momenti parodistici del genere horror ed un susseguirsi di scene ad alta tensione . Passando al comparto artistico,il cast non è particolarmente eccelso , nonostante ciò le interpretazioni sono ottime ; ottima anche la realizzazione degli effetti speciali la quale è davvero notevole . Insomma Wes Craven capisce cosa vuole il pubblico , ovvero una maggiore dose di violenza(forse troppa) unita alle continue citazioni ai film horror che rendono speciale la saga di scream.
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Oggi pomeriggio in data 23/04/2011 ho visionato il film horror scream 4 . Quest'ultimo sin dalle scene iniziali ci fa capire ,quanto la sceneggiatura sia ben curata ,infatti durante la proiezione del film notiamo un'alternarsi di momenti parodistici del genere horror ed un susseguirsi di scene ad alta tensione . Passando al comparto artistico,il cast non è particolarmente eccelso , nonostante ciò le interpretazioni sono ottime ; ottima anche la realizzazione degli effetti speciali la quale è davvero notevole . Insomma Wes Craven capisce cosa vuole il pubblico , ovvero una maggiore dose di violenza(forse troppa) unita alle continue citazioni ai film horror che rendono speciale la saga di scream. In definitiva questo quarto capitolo dell'assasino più famoso del mondo , è davvero una grande scoperta , infatti in questi ultimi tempi il genere horror andava rivatalizzato da un film come questo e non ''la solita carneficina alla saw '' ... Buona visione!
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mister_wnb
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giovedì 21 aprile 2011
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wes craven:grandissimo
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in molti associano scream con scary movie o shriek dimenticando che questo è stato uno dei lungometraggi più importanti del 1996 nonostante la presenza di film come trainspotting o il paziente inglese.ebbene questo quarto capitolo porta ai vecchi splendori una saga che stava lentamente e inesorabilmente cadendo nel banale.
sceneggiato benissimo con tempi tecnici perfetti,regia non invasiva ma ben curata di craven,montaggio che poteva essere corretto in qualche punto centrale.
ottime alcune trovate fotografiche.Craven torna a far splendere la sua stella
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(di hidalgo)
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innominato
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mercoledì 27 aprile 2011
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nuovo decennio, nuove regole, stesso divertimento!
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Forse le 5 stelle sono un'esagerazione. Ma il ritorno di Wes Craven dietro la cinepresa per girare il quarto capitolo della fortunata saga di Scream ha portato i suoi effetti. Questo non è un semplice remake. Questo è IL remake; vi è il ritorno nel luogo in cui tutto ha avuto inizio: Woodsboro; il ritorno dei tre protagonisti; ma soprattutto il ritorno di Ghostface, l'assassino mascherato che si diverte a giocare con le vittime prima di ammazzarle. Le possibilità di cadere nell'ovvio, nello scontato, nel ridicolo addirittura, erano innumerevoli, ma il risultato è invece una vera sorpresa. Non manca nulla, dalla suspance alla leggera ironia che ha contraddistinto i primi tre film.
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Forse le 5 stelle sono un'esagerazione. Ma il ritorno di Wes Craven dietro la cinepresa per girare il quarto capitolo della fortunata saga di Scream ha portato i suoi effetti. Questo non è un semplice remake. Questo è IL remake; vi è il ritorno nel luogo in cui tutto ha avuto inizio: Woodsboro; il ritorno dei tre protagonisti; ma soprattutto il ritorno di Ghostface, l'assassino mascherato che si diverte a giocare con le vittime prima di ammazzarle. Le possibilità di cadere nell'ovvio, nello scontato, nel ridicolo addirittura, erano innumerevoli, ma il risultato è invece una vera sorpresa. Non manca nulla, dalla suspance alla leggera ironia che ha contraddistinto i primi tre film. Venerdì 13, Halloween e Nightmare sono stati dei remake a dir poco deludenti, ma il maestro Craven ci ha dimostrato che dopo il suo straordinario operato all'interno del cinema horror(L'ultima casa a sinistra, Le colline hanno gli occhi, Nightmare), ha ancora idee che gli frullano per la testa. Poi l'interpretazione dei protagonisti rimane impeccabile: Courtney Cox è sempre bellissima, abile e ironica quando serve; anche Neve Campbell ha offerto un'ulteriore prova delle sue capacità; ha saputo essere realistica e convincente nonostante si trovasse per la quarta volta a dover affrontare la sua paura più grande; però questa volta i sentimenti di Sidney sono passati in secondo piano. Dopo un decennio infatti Sidney non era più un'adolescente, nè la classica ragazza del college: i prtagonisti sono tornati ad essere i giovani, gli adolescenti drogati di alcool, sesso, ma soprattutto di film horror.
Arrivati al quarto capitolo si sarebbe anche potuto pensare di mettere fine a questa grande saga, ma l'efficacia di questo film fa ben sperare i numerosissimi fans in tutto il mondo... forse Scream 4 può davvero costituire l'inizio di una nuova trilogia.
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killbillvol2
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sabato 21 aprile 2012
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per fortuna
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Per fortuna che dopo un film brutto come Scream 3, la produzione abbia deciso di ri assegnare la sceneggiatura a Kevin Williamson, e che ne sia uscito un divertente e nostalgico horror, che è in qualche modo un remake dell'originale Scream. Sidney Prescott ritorna nella sua città natale, Woodsboro, per lanciare il suo libro autobiografico, e per far visita alla nipote Jill, che la considera una mezza pazza. Ma sotto sotto, in realtà, invidia la sua celbrità...Naturalmente ricominciano gli omicidi.
La sceneggiatura, seppur non originalissima, riesce a coinvolgere, e l'ormai settantenne Craven riesce ancora a mettere tensione dove deve, e, invece, far quasi ridere dove è necessario.
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Per fortuna che dopo un film brutto come Scream 3, la produzione abbia deciso di ri assegnare la sceneggiatura a Kevin Williamson, e che ne sia uscito un divertente e nostalgico horror, che è in qualche modo un remake dell'originale Scream. Sidney Prescott ritorna nella sua città natale, Woodsboro, per lanciare il suo libro autobiografico, e per far visita alla nipote Jill, che la considera una mezza pazza. Ma sotto sotto, in realtà, invidia la sua celbrità...Naturalmente ricominciano gli omicidi.
La sceneggiatura, seppur non originalissima, riesce a coinvolgere, e l'ormai settantenne Craven riesce ancora a mettere tensione dove deve, e, invece, far quasi ridere dove è necessario. Courtney Cox è come sempre molto divertente nel suo personaggio di giornalista che si mette in proprio e da un aiuto fondamentale alle indagini. Scream 4 è come il primo Scream, solo aggiornato ai giorni d'oggi, nel ventunesimo secolo, e non più negli anni novanta, mostrando I-Phone, film di qualche tempo fa (L'alba dei morti dementi), l'assasino alla fine vuole addirittura montare su internet gli omicidi che ha ripreso, ma nonostante tutti questi pregi (o difetti, dipende dal punto di vista), rimane comunque inferiore allo Scream originale, ma ne fa un buon remake. Il finale è un po' troppo ottimista (nella realtà non ci sarebbe stato un lieto fine), ma è comunque godibile.
VOTO REALE: 2 E MEZZO.
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