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Cosa si capisce di Christopher Nolan a giudicare da Inception? Bè di sicuro il fatto che Nolan ha uno stile di ripresa abbastanza classico e classica è la recitazione dei suoi attori, tuttavia d'altra parte si comprende come lui stesso, prescindendo dalla sigola ripresa di una scena e osservando l'intera sua opera, voglia proporre al pubblico un film al quale non è assolutamente pronto, un grande meccanismo vorticante che delude solamente perchè ci si aspettava un polpettone hollywoodiano e invece ci si trova davanti a serietà e complicazioni impreviste. Poteva essere capolavoro assoluto e invece lo è quasi, questo perchè è PERFETTIBILE sotto molti punti di vista: andrebbero migliorata la fotografia e l'atmosfera, meglio se fossero state più vicine al Cavaliere Oscuro. Con citazioni di classici più o meno velate, Inception simboleggia l'amore del cinema per Nolan e per i suoi film preferiti tra i quali spicca 2001 Odissea nello Spazio e sotto un certo punto di vista il film è anche un pò figlio di Kubrick, tenendo a mente il finale, gli effetti speciali meccanici e la vana possibilità di comprenderne la struttura dopo una prima affrettata visione. Nel periodo cinematografico in cui ci troviamo, nel quale impazzano sequel, prendono piede reboot, fioriscono franchise e sfondano film in 3D, si diffondono sempre di più oggetti narrativi non identificati che urano al mondo dell'arte cinematografica il bisogno di novità, di revisitazione del passato in chiave totalmente rinnovata, di citazionismo dovuto e anche di fiducia verso azioni, cose, persone che tentano non di inventare qualcosa di mai visto (sarebbe troppo pretenzioso) ma di proporre al pubblico qualcosa che fa sognare il mittente e allo stesso tempo piace al destinatario, e Inception è proprio il film che descrive perfettamente tempi come questi.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
