reservoir dogs
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venerdì 15 ottobre 2010
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riscendere nel baratro...
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E' difficile decrivere la sensazione che ho provato quando sono uscito dalla sala...forse voglia di piangere sommata ad un pugno nello stomaco...dopo quasi 80 anni sembrano state rimesse completamente in atto le teorie del "cine-pugno".
Rodrigo Cortés, regista al suo film d'esordio ci stupisce con Buried, un film girato con pochi mezzi e molta creatività.
Un uomo si sveglia in una bara ha tempo fino alle 21 per far negoziare il suo rilascio, con se ha degli oggetti che gli serviranno o meno.
Il film è girato in maniera tale da far salire la suspance senza mai sospenderla un attimo, si arriva quasi all'happy ending per poi riscendere nel baratro in cui ci trovavamo.
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E' difficile decrivere la sensazione che ho provato quando sono uscito dalla sala...forse voglia di piangere sommata ad un pugno nello stomaco...dopo quasi 80 anni sembrano state rimesse completamente in atto le teorie del "cine-pugno".
Rodrigo Cortés, regista al suo film d'esordio ci stupisce con Buried, un film girato con pochi mezzi e molta creatività.
Un uomo si sveglia in una bara ha tempo fino alle 21 per far negoziare il suo rilascio, con se ha degli oggetti che gli serviranno o meno.
Il film è girato in maniera tale da far salire la suspance senza mai sospenderla un attimo, si arriva quasi all'happy ending per poi riscendere nel baratro in cui ci trovavamo...chi ha visto il film mi capirà!
La cinepresa si muove in uno spazio angusto ma lo fa in un modo eccezionale: ha la frenesia di Ejzenstejn e l'attenzione sui dettagli di Bresson.
Il film è anche in un certo senso educativo perchè ci mostra attraverso un uomo qualunque il credo dei potenti sulle morti "necessarie" dei più deboli.
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joe_black
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venerdì 15 ottobre 2010
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la vera essenza del thriller
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Burried è un ritorno alle origini per il cinema Thriller/Horror, e gli ingredienti sono pochi ma tutti buoni ed essenziali : una cassa, un buon attore, e pochissimo spazio vitale, questi sono gli unici punti focali del film, che per un ora e mezza molestano la mente dello spettatore con un altissimo tasso di adrenalina, e claustrofobia; ammetto che in molte occasioni alla visione di certe scene mi sentivo "intrappolato" nella poltrona del cinema, e chi sà quante persone che stanno leggendo adesso avranno provato la stessa sensazione.
film come questo ci fanno rendere conto di quanto poco importano i mezzi per fare un buon film, (dell'orrore perlomeno), e gli esempi nella storia del cinema ne abbiamo moltissimi: la casa (di Sam Raimi), La notte dei morti viventi (G.
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Burried è un ritorno alle origini per il cinema Thriller/Horror, e gli ingredienti sono pochi ma tutti buoni ed essenziali : una cassa, un buon attore, e pochissimo spazio vitale, questi sono gli unici punti focali del film, che per un ora e mezza molestano la mente dello spettatore con un altissimo tasso di adrenalina, e claustrofobia; ammetto che in molte occasioni alla visione di certe scene mi sentivo "intrappolato" nella poltrona del cinema, e chi sà quante persone che stanno leggendo adesso avranno provato la stessa sensazione.
film come questo ci fanno rendere conto di quanto poco importano i mezzi per fare un buon film, (dell'orrore perlomeno), e gli esempi nella storia del cinema ne abbiamo moltissimi: la casa (di Sam Raimi), La notte dei morti viventi (G.Romero) , Bad Taste (P. Jackson), e i più recenti Rec, Blair witch project; tutti film girati a bassissimo costo e diventati cult del cinema Horror mondiale.
Burried è un film che gioca molto sul fatto emotivo /psicologico dello spettatore, e per 90 minuti avrete la (spiacevole) sensazione di trovarvi in una cassa a metri sotto terra anche voi, per essere sorpresi da un finale che mai vi aspettereste.
Consigliatissimo agli amanti del genere, sconsigliato ai claustrofobici!
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