riccardo76
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sabato 20 agosto 2011
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un horror italiano dal sapore straniero
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Finalmente un horror italiano ben confezionato! Dopo i recenti Hypnosis e In the Market, di livello davvero scadente, At The End of the Day si presenta come un prodotto soddisfacente. Tanto per cominciare la scelta del cast risulta azzeccata; gli attori infatti sono tutti stranieri e di buon livello artistico, contrariamente a quelli dei due film citati, dei veri e propri dilettanti, con performances imbarazzanti . Comunque il film ha un sapore straniero anche per la sceneggiatura, che mira a citare grandi successi americani. La fotografia e i dialoghi, poi, non sono affatto insulsi e presentano alcuni momenti di originalità, anche se per gran parte si rifanno al filone horror hollywoodiano.
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Finalmente un horror italiano ben confezionato! Dopo i recenti Hypnosis e In the Market, di livello davvero scadente, At The End of the Day si presenta come un prodotto soddisfacente. Tanto per cominciare la scelta del cast risulta azzeccata; gli attori infatti sono tutti stranieri e di buon livello artistico, contrariamente a quelli dei due film citati, dei veri e propri dilettanti, con performances imbarazzanti . Comunque il film ha un sapore straniero anche per la sceneggiatura, che mira a citare grandi successi americani. La fotografia e i dialoghi, poi, non sono affatto insulsi e presentano alcuni momenti di originalità, anche se per gran parte si rifanno al filone horror hollywoodiano.
Forse sta proprio in ciò il limite di questa pellicola, la quale si distacca dalla mediocrità dei suoi simili italiani, ma finisce per ripercorrere un po’ troppo fedelmente la strada battuta più volte in passato da Hollywood. Se guardiamo l’inizio, infatti, non è difficile pensare a Non Aprite Quella Porta, in particolare al remake. Ritroviamo, effettivamente, un gruppo di ragazzi e ragazze su un furgone in cerca di divertimento, allegri e spensierati fino a che non avviene un incidente: si imbattono in una vittima - prossima o passata - dei loro futuri carnefici ( qui un cane, nell’altro una ragazza scampata alla strage, che poi si suiciderà davanti ai loro occhi). L’incidente ha, in entrambi i casi, la funzione di presagio di morte. Una volta arrivati, poi, all’edificio sinistro e disabitato, la situazione continua ad essere simile: qualcuno di loro non fa ritorno e il luogo si rivela agghiacciante, quindi alcuni vogliono andarsene subito, altri vogliono invece cercare l’amico/a scomparso/a prima di fuggire ( mai che a qualcuno venga l’idea di andarsene e tornare a salvare l’amico/a con la polizia!!! Mah, questo è il cinema!!!) Parte quindi un gruppo di ricerca, che, a sua volta, non farà ritorno, se non per avvertire del pericolo che stanno correndo, ma oramai sarà troppo tardi. A questo punto il film riprende molto la situazione di Un Tranquillo Weekend di Paura e diShadow (un altro valido horror italiano): perduti nel bosco e inseguiti da pazzi armati e desiderosi di ucciderli. L’originalità del film di Alemà sta forse, però, nell’elemento del gioco da vincere: ai ragazzi si offre la possibilità di salvare la ragazza rapita giocando alla guerra, ma quella vera, con armi vere, non al soft-air come stavano invece facendo inizialmente. Tuttavia, anche da questo punto di vista, l’idea non è poi in fondo così originale, se si pensa che la situazione del gioco da vincere per salvare o salvarsi è già stata ampliamente sfruttata dalla saga di Saw.
Quindi, sembra proprio che il regista non abbia voluto rischiare troppo, aggrappandosi a situazioni conosciute e di sicuro interesse per il pubblico, confezionando un prodotto di facile consumo, senza puntare troppo all’originalità. Il film comunque, a parte qualche situazione assurda – per esempio il fatto che la protagonista non ne approfitti per far fuori due carnefici nel momento in cui è nascosta nella loro tana – tiene abbastanza in tensione e , alla fine, si difende bene, riscattando un genere che nel nostro paese non gode di buona salute.
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giacomogabrielli
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martedì 2 agosto 2011
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un tranquillo weekend.. all'italiana. **
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Guardabile film diretto dal videoclipparo Alemà. Atmosfere ben azzeccate, girato in maniera originale e adatta alla storia, con una buona resa e un cast decente doppiato bene. Il problema? La sceneggiatura. Oltre al fatto che presenta momenti stravisti, omaggiando in maniera ripetitiva i vari NON APRITE QUELLA PORTA, WRONG TURN ecc ecc., presenta una palese somiglianza con UN TRANQUILLO WEEKEND DI PAURA, dalle atmosfere alle scenografie ad alcuni oggetti che rimandano al film di John Boorman del '72. Interessante la scelta del gioco di ruolo come motivo per iniziare la strage, ma poi tutto, compresi i personaggi e i loro dialoghi, rendono il film lento e assurdo, che secondo me poteva al massimo durare 40 minuti.
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Guardabile film diretto dal videoclipparo Alemà. Atmosfere ben azzeccate, girato in maniera originale e adatta alla storia, con una buona resa e un cast decente doppiato bene. Il problema? La sceneggiatura. Oltre al fatto che presenta momenti stravisti, omaggiando in maniera ripetitiva i vari NON APRITE QUELLA PORTA, WRONG TURN ecc ecc., presenta una palese somiglianza con UN TRANQUILLO WEEKEND DI PAURA, dalle atmosfere alle scenografie ad alcuni oggetti che rimandano al film di John Boorman del '72. Interessante la scelta del gioco di ruolo come motivo per iniziare la strage, ma poi tutto, compresi i personaggi e i loro dialoghi, rendono il film lento e assurdo, che secondo me poteva al massimo durare 40 minuti. Il "commento musicale" -si fa per dire-, è caratterizzato solo da brani non originali. Poca la violenza, anche se devo ammettere che i primi 25 minuti facevano sperare più che bene. Dunque niente di più che un filmetto anche evitabile che resta "italiano" e che non raggiunge nemmeno i livelli di SHADOW. Infine, sarà davvero costato 5 milioni di Euro (fonte imdb.com)? UN TRANQUILLO WEEKEND.. ALL'ITALIANA **
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thenoces
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sabato 3 settembre 2011
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italiano ma non sembra!
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Finalmente (dopo l'ottima esperienza di Shadow di Federico Zampaglione) un altro film italiano che non tratta solo di mafia, scorte, carabinieri, poliziotti o notti prima e dopo degli esami! Ben girato, attori assolutamente accettabili e una trama tutto sommato carina e interessante. E' evidente che non è il film horror/trhiller della storia del Cinema ma è assolutamente apprezzabile l'ennesimo tentativo di esplorare nuovi generi, fino a poco tempo fa quasi sconosciuti al cinema italiano (o di cui aveva perso le tracce da diversi anni).
Uno dei meriti principali è quello di non sembrare assolutamente un film italiano e questo è soprattutto merito del regista e del taglio delle inquadrature.
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Finalmente (dopo l'ottima esperienza di Shadow di Federico Zampaglione) un altro film italiano che non tratta solo di mafia, scorte, carabinieri, poliziotti o notti prima e dopo degli esami! Ben girato, attori assolutamente accettabili e una trama tutto sommato carina e interessante. E' evidente che non è il film horror/trhiller della storia del Cinema ma è assolutamente apprezzabile l'ennesimo tentativo di esplorare nuovi generi, fino a poco tempo fa quasi sconosciuti al cinema italiano (o di cui aveva perso le tracce da diversi anni).
Uno dei meriti principali è quello di non sembrare assolutamente un film italiano e questo è soprattutto merito del regista e del taglio delle inquadrature.
In conclusione un film decisamente gradevole da vedere. Promosso!
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gabriele cuzzi
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lunedì 6 febbraio 2012
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realistico davvero ben fatto
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La prima cosa da considerare è che non sembra affatto un film di matrice italiana, proprio per i precedenti che hanno i registi italiani su questo genere. Il film si presenta con un alto grado di intrattenimento, proprio per la sua grande capacità di far tenere il fiato sospeso, dall'inizio fino alla fine, questo non solo perchè esso è ispirato a una storia vera, ma anche e soprattutto per la trama. Il soft air è un gioco amato da tutte le persone a cui piace l'azione, sia nei film ma anche nella vita stessa. Questo gioco, per chi lo osserva e per chi lo pratica, da una vera illusione di trovarsi in guerra, suscitando quindi vere emozioni di paura. il regista è stato bravo proprio in questo, prima nel creare le illusioni del gioco, e poi nel tuffarsi improvvisamente in una cruda realtà, con ucciosioni e speranze di sopravvivenza in un territorio ben circoscritto.
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La prima cosa da considerare è che non sembra affatto un film di matrice italiana, proprio per i precedenti che hanno i registi italiani su questo genere. Il film si presenta con un alto grado di intrattenimento, proprio per la sua grande capacità di far tenere il fiato sospeso, dall'inizio fino alla fine, questo non solo perchè esso è ispirato a una storia vera, ma anche e soprattutto per la trama. Il soft air è un gioco amato da tutte le persone a cui piace l'azione, sia nei film ma anche nella vita stessa. Questo gioco, per chi lo osserva e per chi lo pratica, da una vera illusione di trovarsi in guerra, suscitando quindi vere emozioni di paura. il regista è stato bravo proprio in questo, prima nel creare le illusioni del gioco, e poi nel tuffarsi improvvisamente in una cruda realtà, con ucciosioni e speranze di sopravvivenza in un territorio ben circoscritto. Anche l'ambientazione è stata determinante a creare silenzio e suspance. il finale è quello classico dei film tragici o di quelli d'horror, ed è stato forse l'unica nota negativa, in quanto avrei preferito che almeno la protagonista si salvasse, ma da un punto di vista artistico devo dire che il regista è stato bravo, perchè il finale si riallaccia con le scene principali, ed è il modo più bello per la chiusura di un film.
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i love horror
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mercoledì 27 luglio 2011
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e' italiano? non sembra
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Dà l'idea di un tipico film americano perchè gli attori hanno recitato benissimo ed hanno dato un ottimo impatto. Bello il finale anche se poteva essere concluso con qualcosa in più. Dò ragione ai dizionari perchè l'atmosfera è significativa ma non viene toccata la tensione di essersi persi o, almeno, doveva essere migliorata quella dei compagni morti. Il mio voto e 7.5 e devo ammettere che un pò di paura l'ho avuta...
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dian71cinema
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mercoledì 27 luglio 2011
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un film nel complesso interessante
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E' DI MATRICE ITALIANA (E VA CONSIDERATO).. E' UN FILM CON TRAMA CHE SPICCA PER ORIGINALITA'.. UN FILM CON ATTORI NEL COMPLESSO DISCRETI.. UN FILM CON UN NESSO LOGICO UN PO' IRREALE CERTO E CON QUALCHE PERDITA DI CONNESSIONE LOGICA NEL CONTESTO..
PAURA IN CRESCENDO.. IMMAGINI E PRIMI PIANI INDOVINATI.. SCENE BEN REALIZZATE CON EFFETTO SANGUE.. SI POTREBBE DEFINIRE IL GENERE HORROR REALITY.. DATO CHE RIESCE LA PELLICOLA A FUORIUSCIRE DALLO SCHERMO NELLA SUA CRUDEZZA...
UN FILM INFINE CHE TOCCA ALCUNE TEMATICHE SOCIALI ATTUALI ..
QUALCHE IMPRECISIONE NELLA CAPACITA' DI MANTENERE UN FILO CONDUTTORE C'E'.. UN BUDGET ECONOMICO LIMITATO PROBABILMENTE (GUARDA CASO.
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E' DI MATRICE ITALIANA (E VA CONSIDERATO).. E' UN FILM CON TRAMA CHE SPICCA PER ORIGINALITA'.. UN FILM CON ATTORI NEL COMPLESSO DISCRETI.. UN FILM CON UN NESSO LOGICO UN PO' IRREALE CERTO E CON QUALCHE PERDITA DI CONNESSIONE LOGICA NEL CONTESTO..
PAURA IN CRESCENDO.. IMMAGINI E PRIMI PIANI INDOVINATI.. SCENE BEN REALIZZATE CON EFFETTO SANGUE.. SI POTREBBE DEFINIRE IL GENERE HORROR REALITY.. DATO CHE RIESCE LA PELLICOLA A FUORIUSCIRE DALLO SCHERMO NELLA SUA CRUDEZZA...
UN FILM INFINE CHE TOCCA ALCUNE TEMATICHE SOCIALI ATTUALI ..
QUALCHE IMPRECISIONE NELLA CAPACITA' DI MANTENERE UN FILO CONDUTTORE C'E'.. UN BUDGET ECONOMICO LIMITATO PROBABILMENTE (GUARDA CASO..)
MA RIPETO, CONSIDERANDO LE MATRICI DI UN PAESE CHE DEL CINEMA DI QUALITA' HA PERDUTO MOLTO.. QUESTO NON E' TRA I PEGGIO REALIZZATI.. E RAGGIUNGE, ANCHE PER QUALITA' TECNICHE UN'AMPIA SUFFICIENZA.. FORSE IL FINALE SENZA GROSSA CREATIVITA' E A LIBERA INTERPRETAZIONE (PIUTTOSTO INFELICE A MIO GIUDIZIO LA SCELTA) VOTO COMPLESSIVO 6+
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[+] siete strani eh!!!
(di dvdfrnc)
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