civi76
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domenica 26 giugno 2011
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carino....!! peccato che......
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Carino....!!! peccato si conosce già come andrà a finire. Sapere il finale credo che tolga la suspense e l'emozione del lieto fine.
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nalipa
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venerdì 24 giugno 2011
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franco in ascesa
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Vedendo il film, finalmente, ho capito il motivo della candidatura all'Oscar di Franco! Ottima interpretazione!
Dopo gli 8 Oscar di The Millionaire Boyle ha girato questo bel film, superando egregiamente molte difficoltà, e scrivendo per la prima volta anche la scenegiatura.
"La vera storia di Aron Ralston, sportivo con la passione per la natura che ama esplorare da solo.
Nell'aprile del 2003 durante un'escursione in un canyon dello Utah cade e rimane intrappolato.
Dopo 5 giorni (127 ore) per liberarsi e salvarsi la vita si taglia il braccio destro con un coltellino".
Sorprendente la capacità di rendere gli stati d'animo e l'azione se si pensa che per tutta la durata del fil si vede un uomo imprigionato.
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Vedendo il film, finalmente, ho capito il motivo della candidatura all'Oscar di Franco! Ottima interpretazione!
Dopo gli 8 Oscar di The Millionaire Boyle ha girato questo bel film, superando egregiamente molte difficoltà, e scrivendo per la prima volta anche la scenegiatura.
"La vera storia di Aron Ralston, sportivo con la passione per la natura che ama esplorare da solo.
Nell'aprile del 2003 durante un'escursione in un canyon dello Utah cade e rimane intrappolato.
Dopo 5 giorni (127 ore) per liberarsi e salvarsi la vita si taglia il braccio destro con un coltellino".
Sorprendente la capacità di rendere gli stati d'animo e l'azione se si pensa che per tutta la durata del fil si vede un uomo imprigionato.
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fabio regulare
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giovedì 2 giugno 2011
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bellissimo
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fabio regulare
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giovedì 2 giugno 2011
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superlativo
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Film capolavoro con l'nterpretazione superlativa di james franco che in questo film ha superato se stesso.
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heisenberg
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venerdì 6 maggio 2011
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"quando esci di casa,dì sempre dove stai andando"
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Bello..merita 4 stelline..straordinaria interpretazione di James Franco.
La prima cosa che si impara da "127 ore" è : quando esci di casa,dì sempre dove stai andando :D
Questo film mi ha fatto pensare molto..ci ricorda quando importante sia la condivisione e l'affetto altrui,dimostrando quanto in fondo davvero non c'è forza al mondo più potente della volontà e della voglia di vivere..il momento in cui si ama più la vita ..è quando la si sta per perdere.
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hi mate!
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martedì 26 aprile 2011
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regia
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Mi aspettavo molto di più,non tanto da parte del film,ma dalle direzione di Danny Boyle.....
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pask79
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venerdì 25 marzo 2011
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errore film!!!!!
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C'e' un errore in questo film!!!!!!!!!!!!! nella scena del monologo quella in cui fa finta di essere ospite ad un emittente radiofonica.
Quando viene presentato dallo speaker lui alza la mano destra quella che invece in tutto il film e' rimasta incastrata dal masso!!!! :))))))))))))
[+] errore?
(di mr.duff)
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[+] non c'è nessun errore
(di fabio regulare)
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[+] cannabis!
(di lindo)
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mr.qwerty
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giovedì 24 marzo 2011
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una storia originale,ma con una piccola sfumatura
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Il film si basa sulla storia vera di Aron Ralston:uomo che,intrappolato da un masso in un crepaccio dello UTAH (per,appunto,127 ore),decide di amputarsi l'arto.Il film rappresenta molto bene la situazione del personaggio ma rappresenta anche "l'uscita fuori di senno" di Ralston che rende il film leggermente noioso.Nonostante questa piccola sfumatura,il film è abbastanza convincente e coinvolge molto lo spettatore.
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mariangela sansone
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giovedì 24 marzo 2011
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127 ore: dolore e sofferenza per ritrovare se stes
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127 ore, in silenzio,in solitudine,in compagnia del proprio dolore e delle allucinazioni che una mente sotto stress proietta per mantenersi in vita.127 ore, concentrate in poco più di un'ora e mezza,catapultano lo spettatore,insieme al protagonista James Franco, in un canyon dello Utah a combattere tra la vita e la morte; i ricordi di una vita spensierata si alternano allo sforzo ed alla sofferenza per mantenersi in vita.Il nuovo film di Danny Boyle è basato su una storia vera, raccontata dal protagonista ed autore del libro "Between a rock and a hard place" Aron Ralston. Spericolato e con uno spiccato spirito di avventura, Ralston ama le arrampicate, ma soprattutto ama mettersi alla prova, in un continuo gioco di superamento dei propri limiti, una corsa in competizione contro se stesso nel tentativo di migliorarsi.
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127 ore, in silenzio,in solitudine,in compagnia del proprio dolore e delle allucinazioni che una mente sotto stress proietta per mantenersi in vita.127 ore, concentrate in poco più di un'ora e mezza,catapultano lo spettatore,insieme al protagonista James Franco, in un canyon dello Utah a combattere tra la vita e la morte; i ricordi di una vita spensierata si alternano allo sforzo ed alla sofferenza per mantenersi in vita.Il nuovo film di Danny Boyle è basato su una storia vera, raccontata dal protagonista ed autore del libro "Between a rock and a hard place" Aron Ralston. Spericolato e con uno spiccato spirito di avventura, Ralston ama le arrampicate, ma soprattutto ama mettersi alla prova, in un continuo gioco di superamento dei propri limiti, una corsa in competizione contro se stesso nel tentativo di migliorarsi.Dopo i fasti del pluripremiato The Millionaire, Danny Boyle torna alla regia con una nuova storia da raccontare, probabilmente affascinato dalla figura di Ralston e dalla vicenda che lo ha reso celebre.Boyle riesce ad impreziosire un soggetto scarno, utilizzando una regia viva, frenetica e mai noiosa; l'estetica registica di Boyle è caratterizzata dal ricorso ad espedienti tecnici moderni come lo split screen, i ralenti e le accellerazioni improvvise, che non risultano comunque eccessive, rimanendo funzionali a conferire maggior ritmo al film; l'uso sapiente del dolly e gli insistiti primissimi piani di Franco, visto dalla piccola telecamera che Aron ha con sé, danno l'impressione allo spettatore di condividere lo spazio angusto e ristretto nel quale è prigioniero il protagonista, e di comprendere nitidamente la sua angoscia ed il suo stesso dolore fisico. Esplosioni di colori vivi, talmente saturi da sembrare liquidi, e continui giochi di luce, si rincorrono durante tutto il film.L'azzurro abbacinante di un cielo inesorabilmente terso rende ancora più angosciante il lento scorrere del tempo; i drastici e continui mutamenti climatici, che segnano l'alternanza dei giorni e delle notti nel deserto, accompagnano la sofferenza psico-fisica di Aron, portandogli ristoro ed esasperazione, rivelando l'eterno rapporto di amore ed odio tra l'uomo e la natura.Il regista mette in scena le allucinazioni che si affollano nella mente del giovane, chiamato a confrontarsi con se stesso, attraverso i ricordi a lui più cari, cercando in essi una forma di rassicurazione, a volte lasciandosi rapire da miraggi di libertà, illusioni immaginifiche e deliranti prodotte dalla sua mente provata.Gran bella prova attoriale da parte di James Franco, istrione e mattatore di gran parte del film; offre, con una gran verve, una recitazione convincente ed accattivante, confrontandosi con un ruolo coraggioso e non facile. Danny Boyle, regista poliedrico, dopo aver esordito alla regia nel 1996 con il noir "Piccoli omicidi tra amici", ha diretto numerosi film di successo, spaziando attraverso i generi, dal controverso "Trainspotting", all'horror moderno "28 giorni dopo", passando dalla sci-fi "Sunshine", fino all'ultimo "The Millionaire", con cui ha vinto ben nove premi oscar. Boyle riesce a convincere anche in 127 ore, film mai scontato e mai banale, claustrofobico e angosciante, ma anche molto intimista, inevitabilmente vicino per alcuni aspetti, ma soprattutto per alcune tematiche al recente "Buried" di Rodrigo Cortés.Sorprendente per i suoi guizzi di ironia ma anche per la sua estrema crudezza, 127 ore è un film da vedere, sconsigliato ai deboli di stomaco.
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giusepon
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martedì 22 marzo 2011
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james franco: one man show!
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One man show! e che show se ci troviamo un James Franco che regge a 127 minuti di film tutto in un sol respiro. è bastata una sola esitazione al protagonista del film per ritrovarsi in trappola con un masso vecchio milioni di anni poggiato delicatamente sul suo inutile braccio. Avreste mai creduto di reggere tutte quelle ore in una situazione del genere? avreste mai scommesso di reggere tutti quei minuti sulla poltrano a guardare un uomo immoblizzato con un sasso sul braccio? beh se è un film diretto da Danny Boyle magari qualcuno ci avrà creduto e ha fatto bene, il film è fatto molto bene, affascina quell'America sconfinata e fa paura quando ci si mette nei panni di James.
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One man show! e che show se ci troviamo un James Franco che regge a 127 minuti di film tutto in un sol respiro. è bastata una sola esitazione al protagonista del film per ritrovarsi in trappola con un masso vecchio milioni di anni poggiato delicatamente sul suo inutile braccio. Avreste mai creduto di reggere tutte quelle ore in una situazione del genere? avreste mai scommesso di reggere tutti quei minuti sulla poltrano a guardare un uomo immoblizzato con un sasso sul braccio? beh se è un film diretto da Danny Boyle magari qualcuno ci avrà creduto e ha fatto bene, il film è fatto molto bene, affascina quell'America sconfinata e fa paura quando ci si mette nei panni di James. non avrai creduto che l'attore avrebbe retto il peso e invece lo fa è brillantemente, ho adorato il suo spettacolino radiofonico fatto davanti la telecamera, eccezionale! il film è incalzante suppur immobile è la situazione il ritmo rimane dimanico, veloce, leggero;per non parlare di tutti quel percorso interiore che il protaganista è costretto a fare, stare lontano da ciò che ha amato lo porta ad allucinazione per avvicinarsi sempre più a ciò che non vorrebbe mai più perdere:i suoi genitori, la sua ex. un finale magari un pò trascurati in fase di montaggio ma non si possono cambiare i fatti ne le situazioni ( soprattutto se si ha a che fare con massi vecchi milioni di anni). ok James ti sei aggiudicato la mia fiducia, al prossimo ciak.
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[+] guarda che.....
(di hi mate!)
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