neofita
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lunedì 22 novembre 2010
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coinvolgente
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Grande De Niro nell'interpretare le situazioni familiari della vita dei nostri giorni. L'accento impietoso sulla vita frenetica che ci impedisce di coltivare sentimenti veri e di vivere in una realtà virtuale dove l'apparire è più importante dell'essere. Bello il suo girovagare alla ricerca dei figli per verificare la loro felicità e far capire che è bellissimo godere di cio' che si ha e non di cio' che si vorrebbe avere.
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kaiobaffo
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domenica 21 novembre 2010
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per tutti i genitori con figli "fuori casa"
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Bellissima visualizzazione della realtà dei genitori, magari un pò avanti con gli anni, che hanno figli che non vivono più con loro e che vivono le preoccupazioni dei loro figli sotto due luci differenti; la mamma che ascolta, consiglia, ma confida al marito solo le cose belle e quest'ultimo, preso dal proprio lavoro, che non riesce ad interagire con i problemi dei propri figli pensando solo ad un loro roseo avvenire.
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alexia62
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domenica 21 novembre 2010
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grande de niro
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Il viaggio di un padre alla ricerca dei quattro figli lontani,dopo la morte della moglie, per riallacciare quel rapporto che dall'epoca della loro infanzia forse si era perso.....
Grande interpretazione di De Niro,che non recita ma si cala benissimo nel personaggio e lo rende vivo e vero senza bisogno di tante parole,ma di una eccezionale mimica e delle molteplici espressioni di cui solo lui e pochi altri ne sono capaci.
Bellissima la regia (da apprezzare le continue inquadrature dei cavi telefonici e le conversazioni in sottofondo e l'uso non invadente del flash back).
Notevole la scenografia e la fotografia...l'America è sempre affascinante dalle luci sfavillanti di Las Vegas alla penombra dei più lugubri fast food,alle villette ben curate coi loro giardinetti.
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Il viaggio di un padre alla ricerca dei quattro figli lontani,dopo la morte della moglie, per riallacciare quel rapporto che dall'epoca della loro infanzia forse si era perso.....
Grande interpretazione di De Niro,che non recita ma si cala benissimo nel personaggio e lo rende vivo e vero senza bisogno di tante parole,ma di una eccezionale mimica e delle molteplici espressioni di cui solo lui e pochi altri ne sono capaci.
Bellissima la regia (da apprezzare le continue inquadrature dei cavi telefonici e le conversazioni in sottofondo e l'uso non invadente del flash back).
Notevole la scenografia e la fotografia...l'America è sempre affascinante dalle luci sfavillanti di Las Vegas alla penombra dei più lugubri fast food,alle villette ben curate coi loro giardinetti....
Un film sicuramente da vedere,non fosse altro per il bellissimo tema trattato, in un'epoca in cui i valori della famiglia tendono a perdersi. Mai scontato nè banale,commovente ma mai lacrimevole,coinvolgente fino al finale lieto seppur prevedibile.
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(di francesco2)
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eldiego
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sabato 20 novembre 2010
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grande film
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de niro in una delle sue interpretazioni migliori,film che si lascia seguire,molto profondo,che tratta i rapporti padre-figli.
CONSIGLIATISSIMO
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spike
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sabato 20 novembre 2010
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cast eccellente
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Emozionante, da tempo non vedevo un'interpretazione così convincente di Bob de Niro. Toccante storia del rapporto tra un padre, i suoi "bambini" e la moglie defunta. Grandi interpretazioni, buona la regia e la sceneggiatura, ottima la fotografia, grandiosa la colonna sonora. Un film passato in sordina ma che merita di essere visto.
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renato volpone
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venerdì 19 novembre 2010
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sul rapporto genitori figli
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Un padre rimasto vedovo, vuole raccogliere i figli attorno a sè per il week end, ma questi, tutti e quattro, declinano l'invito in quanto impegnati in situazioni che non possono rinviare. Inizia così il viaggio di quest'uomo, sebbene ammalato e sconsigliato dal medico, per visitare uno ad uno, e a sorpresa, i figli. La sopresa l'avrà lui, rendendosi conto che la realtà che trova sul suo cammino non è quella che lui sapeva o che gli era stata raccontata. E' un film doloroso sul rapporto genitori-figli. Ci si domanda quanto un genitore, nonostante faccia tutto per il bene dei figli, possa sbagliare e possa danneggiare il loro futuro, opppure se il destino di ognuno è dovuto al proprio arbitrio.
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Un padre rimasto vedovo, vuole raccogliere i figli attorno a sè per il week end, ma questi, tutti e quattro, declinano l'invito in quanto impegnati in situazioni che non possono rinviare. Inizia così il viaggio di quest'uomo, sebbene ammalato e sconsigliato dal medico, per visitare uno ad uno, e a sorpresa, i figli. La sopresa l'avrà lui, rendendosi conto che la realtà che trova sul suo cammino non è quella che lui sapeva o che gli era stata raccontata. E' un film doloroso sul rapporto genitori-figli. Ci si domanda quanto un genitore, nonostante faccia tutto per il bene dei figli, possa sbagliare e possa danneggiare il loro futuro, opppure se il destino di ognuno è dovuto al proprio arbitrio....Una commedia dolce-amara, si sorride e ci si commuove...poi si piange anche... La fine del film un po' troppo indotta alla commozione, ma in fondo è quello che diciamo anche noi alle persone cui vogliamo bene per non farle preoccupare: everything is well - stiamo tutti bene. Da vedere
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[+] remaque
(di rudy_50)
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siper
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giovedì 18 novembre 2010
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un film per l'anima
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Kirk Jones si mette in gioco, cimentandosi nel rischioso remake del celebre film di Tornatore, “Stanno tutti bene”, ad interpretare il ruolo che fu di Mastroianni oggi è Robert De Niro. La trama è la storia di Frank, ex operaio dei cavi telefonici ora in pensione. Frank dopo la morte della moglie, organizza una cena con i suoi 4 figli dislocati in giro per l’America. Tutti e 4 in un modo o nell’altro riescono a declinare l’invito del padre, che decide così, di andare lui a trovare loro, facendogli una sorpresa. Ma Frank soffre di problemi respiratori e il viaggio non gioverebbe alla sua salute. Il vecchio padre visita lo stesso ognuno dei suoi figli tranne il primo, David, misteriosamente scomparso (a sua insaputa) in Messico.
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Kirk Jones si mette in gioco, cimentandosi nel rischioso remake del celebre film di Tornatore, “Stanno tutti bene”, ad interpretare il ruolo che fu di Mastroianni oggi è Robert De Niro. La trama è la storia di Frank, ex operaio dei cavi telefonici ora in pensione. Frank dopo la morte della moglie, organizza una cena con i suoi 4 figli dislocati in giro per l’America. Tutti e 4 in un modo o nell’altro riescono a declinare l’invito del padre, che decide così, di andare lui a trovare loro, facendogli una sorpresa. Ma Frank soffre di problemi respiratori e il viaggio non gioverebbe alla sua salute. Il vecchio padre visita lo stesso ognuno dei suoi figli tranne il primo, David, misteriosamente scomparso (a sua insaputa) in Messico. A contatto con i suoi figli Frank scopre che le sue illusioni, di essere stato un buon padre e di avere dei figli che avessero realizzato i propri sogni, vengono tradite. I figli da par loro fingeranno che non sia così. Di solito quando ci si trova a guardare un remake si parte sempre un po’ prevenuti, e se il remake è di un capolavoro di Tornatore interpretato da Mastroianni, evitare questo clichè è quanto mai arduo. In questo caso tale sforzo vale la pena di esser fatto. Se si mette per un attimo da parte il film originale, ci si rende conto di essere di fronte ad una pellicola di rara bellezza. Jones tratta con oculatezza e con la giusta sensibilità la storia, purtroppo molto comune, della solitudine di Frank. Lo fa anche utilizzando diverse simbologie, una su tutte quella dei cavi telefonici, che rappresentano per Frank il lavoro di una vita e, per i figli, il motivo della sua assenza. L’interpretazione di De Niro, poi, aggiunge un contributo notevole alla riuscita del film, il vecchio Bob è straordinario nel reinventarsi sempre come protagonista di storie opposte tra loro. Una delle poche pecche del regista, Kirk Jones, è quella di non aver definito chiaramente i caratteri dei figli (tra questi una scialba Drew Barrymore) e di aver trattato in modo troppo superficiale le loro esperienze di vita, in particolare quella di David. Per contro, però, bisogna elogiare la straordinaria capacità di Jones di trattare coi sentimenti di Frank e di trasmettere allo spettatore le emozioni che questi suscitano. Ne viene fuori un film elegante,toccante e commovente che abbina sorrisi ad emozioni forti, anche tristi ma che arrivano diritte all’anima di ognuno di noi.
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cannedcat
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mercoledì 17 novembre 2010
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nemmeno bob de niro può fare miracoli
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Sciropposo, scontanto, ovvio, e sopratutto fuori tempo, visto che in un'America devastata dalla disoccupazione oggi si tende a rinforzare i legami familiari e molti figli, finanche nipoti tornano dai genitori per trovare un tetto e un piatto a tavola.
L'America di oggi è quella di Frozen River e questo cartonato è un tradimento per chi è abituato a vedere nel cinema americano la realtà effettiva raccontata con grandi storie in contesto, non esercizi fatti tanto per fare qualcosa.
Che Bob De Niro possa recitare pure una nota della spesa e che il retaggio familiare della Barrymore le faccia ben intepretare la finzione nella finzione scenica non sono cose che bastano a salvare un totale disastro, di cui si salvano solo fotografia e scenografia che danno il senso della solitudine imposta o subita.
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Sciropposo, scontanto, ovvio, e sopratutto fuori tempo, visto che in un'America devastata dalla disoccupazione oggi si tende a rinforzare i legami familiari e molti figli, finanche nipoti tornano dai genitori per trovare un tetto e un piatto a tavola.
L'America di oggi è quella di Frozen River e questo cartonato è un tradimento per chi è abituato a vedere nel cinema americano la realtà effettiva raccontata con grandi storie in contesto, non esercizi fatti tanto per fare qualcosa.
Che Bob De Niro possa recitare pure una nota della spesa e che il retaggio familiare della Barrymore le faccia ben intepretare la finzione nella finzione scenica non sono cose che bastano a salvare un totale disastro, di cui si salvano solo fotografia e scenografia che danno il senso della solitudine imposta o subita.
Tutto il resto e noia!
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mariac
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martedì 16 novembre 2010
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commovente
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Finalmente…. Avevo bisogno di un film che affrontasse le travagliate vicende di una famiglia partendo dal punto di vista di un padre, che come tutti i padri del mondo, fa difficoltà ad ammettere i propri errori. La storia è quella di un ex operaio che trovandosi ormai senza grandi impegni e senza moglie comincia a guardare con occhi sinceri cosa rimane del suo nucleo familiare. Quante volte gli uomini presi dal ruolo assoluto di padre perdono mesi ,anni ad accumulare soldi, sogni e aspettative per investirli sui propri figli? Quante volte i padri dimenticano che questi potrebbero volere anche qualcosa di diverso da quello che si è progettato per loro scordando di tarare la forza di volontà dei figli a cui si affida il fardello?
Nonostante si tratti di un remake il film tratta con attualità disarmante il difficile rapporto padre-figlio ovattato per quanto e soprattutto fino a quando possibile da una madre complice, silenziosa, capace di ascoltare, non giudicare, suggerire forse, ma mai interferire.
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Finalmente…. Avevo bisogno di un film che affrontasse le travagliate vicende di una famiglia partendo dal punto di vista di un padre, che come tutti i padri del mondo, fa difficoltà ad ammettere i propri errori. La storia è quella di un ex operaio che trovandosi ormai senza grandi impegni e senza moglie comincia a guardare con occhi sinceri cosa rimane del suo nucleo familiare. Quante volte gli uomini presi dal ruolo assoluto di padre perdono mesi ,anni ad accumulare soldi, sogni e aspettative per investirli sui propri figli? Quante volte i padri dimenticano che questi potrebbero volere anche qualcosa di diverso da quello che si è progettato per loro scordando di tarare la forza di volontà dei figli a cui si affida il fardello?
Nonostante si tratti di un remake il film tratta con attualità disarmante il difficile rapporto padre-figlio ovattato per quanto e soprattutto fino a quando possibile da una madre complice, silenziosa, capace di ascoltare, non giudicare, suggerire forse, ma mai interferire. La realtà è esaltata dalla falsa mitezza con cui sono gestiti i rapporti oggi nelle famiglie che pur di evitare lo scontro mentono, fingono, si inventano una ricca e incantevole vita.
La forza del film è nelle mani di un Robert De Niro che si destreggia con abilità tra il ruolo di un padre che i figli vogliono debole e incapace di reggere la verità e un padre sagace, intuitivo rivelatore dei problemi concreti
Le espressioni di Robert De Niro sono quelle di un padre che sommessamente accetta le bugie che gli vengono raccontate, riflette sul perché di quei racconti e altrettanto pacificamente li interpreta e li studia per trovare una critica per il ruolo fino a quel momento non esercitato pienamente.
Il film è molto ben interpretato, ha un cast valente ma Robert de Niro è magistrale, è camaleontico riesce a fare suoi tutti i ruoli che gli affidano. Credo sia uno dei pochi attori che non recita ma vive i suoi personaggi.
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bobodiablos
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lunedì 15 novembre 2010
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noioso
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Io sconsiglio vivamente di andare al cinema a vedere questo film. Sinceramente non ho visto l'oriinale di Tornatore ma questo film mi ha annoiato per la sua intera durata(se stavo a casa staccavo alla prima mezzora). l'incapacità del regista di dare ritmo e suscitare emozioni e sentimenti forti dai rapporti umani e dalle tristi situazioni dell'infelice famiglia rende il film scialbo e privo di "vita"; inoltre la bruttezza del film mette in ombra le capacità dei famosi attori. Io non mi sento un critico cinematografico ma lascio questo commento soltanto per mmettere in guardia chi guardando il trailer si aspettasse tuttaltro film. Io mi aspettavo una commedia con risvolti umani e pscologici interessanti e con situazioni impreviste, invece sono capitato a guardare un film drammanico e banale.
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Io sconsiglio vivamente di andare al cinema a vedere questo film. Sinceramente non ho visto l'oriinale di Tornatore ma questo film mi ha annoiato per la sua intera durata(se stavo a casa staccavo alla prima mezzora). l'incapacità del regista di dare ritmo e suscitare emozioni e sentimenti forti dai rapporti umani e dalle tristi situazioni dell'infelice famiglia rende il film scialbo e privo di "vita"; inoltre la bruttezza del film mette in ombra le capacità dei famosi attori. Io non mi sento un critico cinematografico ma lascio questo commento soltanto per mmettere in guardia chi guardando il trailer si aspettasse tuttaltro film. Io mi aspettavo una commedia con risvolti umani e pscologici interessanti e con situazioni impreviste, invece sono capitato a guardare un film drammanico e banale.
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