rosario velardi
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sabato 17 marzo 2012
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film un pò retrò
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Film sicuramente affascinante ma un pò retrò.Un amore nato per caso,come d'altra parte un pò tutti gli amori,osteggiato da uno zio padre e padrone sembra di tornare indietro negli anni ai tempi dei promessi sposi.
Oliveira con i suoi 100 e passa anni avrà probabilmente ricordi molto lontani,ci tiene a mettere in scena situazioni che probabilmente non rispecchiano il Portogallo dei nostri giorni.La trama non è certo una trovata geniale,di amori difficile il mondo del cinema è pieno,di per se di breve durata si sofferma a lungo nella stessa inquadratura,si deve aspettare che il controllore controlli i biglietti di un intero vagone prima che il film inizi,l'incedere del film risulta un pò lento,come ogni amore difficile bisogna lottare duramente per coronare il proprio sogno,si deve lasciare una vita agiata,lasciare il proprio paese e poi finalmente tornare,tutto sembra andare per il verso giusto,lo spettatore si chiede,ma perchè è cosi amareggiato nel raccontare la sua storia alla signora compagna di viaggio,la risposta si avrà dopo qualche minuto,dopo tanto struggimento si può chiudere un film in questo modo.
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Film sicuramente affascinante ma un pò retrò.Un amore nato per caso,come d'altra parte un pò tutti gli amori,osteggiato da uno zio padre e padrone sembra di tornare indietro negli anni ai tempi dei promessi sposi.
Oliveira con i suoi 100 e passa anni avrà probabilmente ricordi molto lontani,ci tiene a mettere in scena situazioni che probabilmente non rispecchiano il Portogallo dei nostri giorni.La trama non è certo una trovata geniale,di amori difficile il mondo del cinema è pieno,di per se di breve durata si sofferma a lungo nella stessa inquadratura,si deve aspettare che il controllore controlli i biglietti di un intero vagone prima che il film inizi,l'incedere del film risulta un pò lento,come ogni amore difficile bisogna lottare duramente per coronare il proprio sogno,si deve lasciare una vita agiata,lasciare il proprio paese e poi finalmente tornare,tutto sembra andare per il verso giusto,lo spettatore si chiede,ma perchè è cosi amareggiato nel raccontare la sua storia alla signora compagna di viaggio,la risposta si avrà dopo qualche minuto,dopo tanto struggimento si può chiudere un film in questo modo.
Rimane il dubbio,nella vita bisogna esprimere secca condanna o a volte è bene riuscire a perdonare un errore.
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[+] forse è ora di andare in pensione!!
(di magmacorom)
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[+] esatto...film inutile
(di epidemic)
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pressa catozzo
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giovedì 23 agosto 2012
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lanterna magica
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Confermo quanto scritto in passato, il cinema non ha bisogno di critici ma di spettatori. Una notizia mi rattrisca profondamente. A settembre cinque sale cinematografiche chiuderanno i battenti a Roma. Il motivo è dipeso dal fatto che i film verrano distribuiti con un nuovo sistema e non più in pellicola. Molte piccole sale chiuderanno in tutta Italia. Che ne sarà dei cineclub e i d'essai? Capisco la modernizzazione ma quello che mi rattrista e uno stato becero che uccide la cultura con il più bieco disinteresse. Novanta aerei da combattimento sono stati acquistati. A quale fine non lo so, non mi risulta che ci sia intenzione da parte di nessuno aggredirci.Forse il Togo o Malta sono una minaccia?.
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Confermo quanto scritto in passato, il cinema non ha bisogno di critici ma di spettatori. Una notizia mi rattrisca profondamente. A settembre cinque sale cinematografiche chiuderanno i battenti a Roma. Il motivo è dipeso dal fatto che i film verrano distribuiti con un nuovo sistema e non più in pellicola. Molte piccole sale chiuderanno in tutta Italia. Che ne sarà dei cineclub e i d'essai? Capisco la modernizzazione ma quello che mi rattrista e uno stato becero che uccide la cultura con il più bieco disinteresse. Novanta aerei da combattimento sono stati acquistati. A quale fine non lo so, non mi risulta che ci sia intenzione da parte di nessuno aggredirci.Forse il Togo o Malta sono una minaccia?. Ora passiamo al film. Che dire ? Il cinema non finisce mai di stupirmi, giovani registi o vecchi riescono ad ammagliarmi. de Oliveira mi risulta che abbia solo 104 anni. Un vecchio giovane. Quella fiches che sparisce e non arriva mai a terra. Uno zio che ha vissuto forse lo stesso dramma d'amore e non vuole che ciò avvenga al nipote. Un film che non ha epoca solo gli euro ci fanno sentire ai giorni d'oggi. Grazie maestro Oliveira per avermi fatto sognare.
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lisa casotti
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lunedì 7 gennaio 2013
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l'egoismo naturale dei fiori
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Il XXXII Canto della raccolta Il custode di greggi di Fernando Pessoa viene citato in un passaggio centrale di Singolarità di una ragazza bionda e, secondo me, fornisce la chiave di lettura del film. Volevo condividerlo con chi come me, affascinato dal testo, è andato a cerlarlo per rileggerlo e approfondire...
Ieri pomeriggio un uomo delle città /
Parlava alla porta della locanda. /
Parlava anche con me. /
Parlava della giustizia e della lotta per avere giustizia /
E degli operai che soffrono, /
E del lavoro stabile, e di coloro che hanno fame. /
E dei ricchi, che solo voltano le spalle. / ***
E, guardandomi, mi vide lacrime negli occhi /
E sorrise con soddisfazione, pensando che io sentivo /
L’odio che egli sentiva, e la compassione /
Che egli diceva di sentire.
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Il XXXII Canto della raccolta Il custode di greggi di Fernando Pessoa viene citato in un passaggio centrale di Singolarità di una ragazza bionda e, secondo me, fornisce la chiave di lettura del film. Volevo condividerlo con chi come me, affascinato dal testo, è andato a cerlarlo per rileggerlo e approfondire...
Ieri pomeriggio un uomo delle città /
Parlava alla porta della locanda. /
Parlava anche con me. /
Parlava della giustizia e della lotta per avere giustizia /
E degli operai che soffrono, /
E del lavoro stabile, e di coloro che hanno fame. /
E dei ricchi, che solo voltano le spalle. / ***
E, guardandomi, mi vide lacrime negli occhi /
E sorrise con soddisfazione, pensando che io sentivo /
L’odio che egli sentiva, e la compassione /
Che egli diceva di sentire. / ***
(Ma io a malapena lo stavo ascoltando. /
Che importano a me gli uomini /
E ciò che soffrono o suppongono di soffrire? /
Facciano come me – non soffriranno. /
Tutto il male del mondo viene dal fatto che ci interessiamo gli uni agli altri, /
Sia per fare del bene, sia per fare del male. /
La nostra anima e il cielo e la terra ci bastano. /
Voler di più è perdere questo, ed essere infelici). / ***
Quello a cui stavo pensando /
Quando l’amico della gente parlava /
(E questo mi commosse fino alle lacrime), /
Era che un mormorio lontano di sonagli /
A quell’imbrunire /
Non sembrava le campane di una piccola cappella /
Alla quale andassero a messa i fiori e i ruscelli /
E le anime semplici come la mia. /
(Lodato sia Dio perché non sono buono, /
E ho l’egoismo naturale dei fiori /
E dei fiumi che seguono il loro cammino /
Preoccupati senza saperlo /
Solo di fiorire e di scorrere. /
È questa l’unica missione nel mondo, /
Questa – esistere chiaramente /
e saper farlo senza pensarci). / ***
E l’uomo si era zittito, guardando il tramonto. /
Ma cos’ha in comune con il tramonto chi odia e ama?
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no_data
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sabato 18 ottobre 2014
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film mirabile
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Fotografia, come di consueto, impeccabile, con riferimenti contnui alla storia dell'arte. Stupefacente l'ultima scena in cui la donna si pone nella posizione che in arte è notoriamente significante la "fine di una donna" (Muncjh?) Le immagini della stanza in affitto, con pareti scure e armadio al muro, sono anch'esse chiari rimandi a tanta produzione pittorica tra 800 e 900, ancora Munch, gli espressionisti tedeschi e poi Hopper, e non solo...
Il film inizia con un chiaro rimando alla tradizione letteraria del racconto a uno sconosciuto incontrato per caso (da La ballata del vecchio marinaio di Coleridge a Sonata a Kreutzer di Tolstoj e via dicendo).
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Fotografia, come di consueto, impeccabile, con riferimenti contnui alla storia dell'arte. Stupefacente l'ultima scena in cui la donna si pone nella posizione che in arte è notoriamente significante la "fine di una donna" (Muncjh?) Le immagini della stanza in affitto, con pareti scure e armadio al muro, sono anch'esse chiari rimandi a tanta produzione pittorica tra 800 e 900, ancora Munch, gli espressionisti tedeschi e poi Hopper, e non solo...
Il film inizia con un chiaro rimando alla tradizione letteraria del racconto a uno sconosciuto incontrato per caso (da La ballata del vecchio marinaio di Coleridge a Sonata a Kreutzer di Tolstoj e via dicendo). Colui che racconta la sua storia incuriosisce il passante, il viaggiatore, etc. che ne vuole poi seguire le sorti fino in fondo, e noi con lui.
Acquarello che dipinge una storia in fondo semplice, rendendola poesia.
Il regista continua a stupirmi.
E ora ho voglia di rivedere qualche suo vecchio film, per ricrearmi a vista e la mente.
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