sally spectra
|
lunedì 21 ottobre 2013
|
peccaminosamente bello
|
|
|
|
Ben Barnes e Colin Firth i due attori più belli della cinematografia mondiale, si fronteggiano a colpi di erotismo macabro. Perfezione inglese, freddezza sancita dai glaciali castelli londinesi. Il tutto spolverato da un mistico senso di morte, che affascina crudelmente (favolosa la scena del cimitero). Il Dorian Gray di Wilde, diventa un giovane (un pò troppo) nobile alla ricerca divina della bellezza. La ricerca diventa però effimera non riuscendo a cogliere fino in fondo la poesia che invece traspare nel romanzo. Trasposizione cinematografica non riuscita in pieno quindi: ma del resto Parker non può essere Wilde. Il film è comunque da guardare, per le scenografie squisite e che da sole valgono il prezzo del biglietto e per le interpretazioni dei due belli del cinema, veramente bravissimi.
|
|
[+] lascia un commento a sally spectra »
[ - ] lascia un commento a sally spectra »
|
|
d'accordo? |
|
bree_14
|
martedì 18 gennaio 2011
|
la fascinosità di satana...
|
|
|
|
E' inutile cominciare ad elencare ogni sillaba indice di perfezione del romanzo di Wilde. L'ultima trasposizione dell'omonimo capolavoro è stata buona, semplice e che ha compreso in sè ogni passo fondamentale della storia: dalla pura e adolescenziale posa di Dorian del quadro ai limiti della sua perdizione. Ben Barnes da lodare. Su Colin Firth, fidato lord Henry, niente da dire. Perfetto. Di tutte le trasposizioni cinematografiche, nessuna, compresa quest'ultima, è stata in grado di rovinare un capolavoro come quello dello scrittore. Da vedere fino alla noia (sintomo che non si avvertirà mai).
|
|
[+] lascia un commento a bree_14 »
[ - ] lascia un commento a bree_14 »
|
|
d'accordo? |
|
cinematofilo
|
venerdì 15 marzo 2013
|
un dorian gray rivisitato in modo scialbo
|
|
|
|
Dorian Gray arriva a Londra e la sua bellezza esercita fin dall'inizio una forte attrazione su chiunque e in particolare su Henry Wotton, marito tutt'altro che esemplare di Lady Victoria, e sul pittore Basil Hallward che, innamoratosi di Dorian, ne ritrae le sembianze su una tela. Osservando il dipinto di Basil, Dorian diventa più che mai consapevole del significato delle parole di Lord Wotton: il suo bell'aspetto rimarrà imperturbato solamente sul quadro; inconsapevolmente vende la sua anima in cambio dell'eterna bellezza e giovinezza e la sua vita cade progressivamente nella mondanità più sfrenata...
La nuova rivisitazione cinematografica del celebre romanzo di Oscar Wilde si rivela priva di spessore e lo spettacolo visivo non è neanche lontanamente in grado di compensare una sceneggiatura che offre dialoghi tutt'altro che convincenti e un intreccio assai poco organico; sebbene il cast offra una prova quantomeno discreta, i personaggi non sono abbastanza ben delineati da risultare incisivi e gli effetti speciali sembrano tentare disperatamente - e senza successo - di comunicare allo spettatore ciò che dovrebbe essere comunicato tramite le dinamiche relazionali, qui trattate con leggerezza perfino eccessiva.
[+]
Dorian Gray arriva a Londra e la sua bellezza esercita fin dall'inizio una forte attrazione su chiunque e in particolare su Henry Wotton, marito tutt'altro che esemplare di Lady Victoria, e sul pittore Basil Hallward che, innamoratosi di Dorian, ne ritrae le sembianze su una tela. Osservando il dipinto di Basil, Dorian diventa più che mai consapevole del significato delle parole di Lord Wotton: il suo bell'aspetto rimarrà imperturbato solamente sul quadro; inconsapevolmente vende la sua anima in cambio dell'eterna bellezza e giovinezza e la sua vita cade progressivamente nella mondanità più sfrenata...
La nuova rivisitazione cinematografica del celebre romanzo di Oscar Wilde si rivela priva di spessore e lo spettacolo visivo non è neanche lontanamente in grado di compensare una sceneggiatura che offre dialoghi tutt'altro che convincenti e un intreccio assai poco organico; sebbene il cast offra una prova quantomeno discreta, i personaggi non sono abbastanza ben delineati da risultare incisivi e gli effetti speciali sembrano tentare disperatamente - e senza successo - di comunicare allo spettatore ciò che dovrebbe essere comunicato tramite le dinamiche relazionali, qui trattate con leggerezza perfino eccessiva.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cinematofilo »
[ - ] lascia un commento a cinematofilo »
|
|
d'accordo? |
|
parsifal
|
giovedì 22 marzo 2018
|
l'eterna giovinezza e l'eterna dannazione
|
|
|
|
Oliver Parker nel 2009 diede vita, con l'ausilio di Toby Finlay alla sceneggiatura, ad una moderna trasposizione cinematografica del " Ritratto di Dorian Gray" , che fece seguito ad altri film realizzati dal regista, tratti dalle opere teatrali di Wilde. IL giovane Dorian ( Ben Barnes), ereditiero di una cospicua fortuna, giunge a Londra per prendere possesso delle sue sostanze . E' spesato ed attrato dallle meraviglie della capitale. Ingenuo e candido, grazie alla zia conoscerà il pittore Basil Halward( Ben Chaplin), che si definisce " un seguace della Bellezza". Basil èprova un forte ed inconfessato trasporto per Dorian, per in suoi modi ingenui ed aggraziati ed è una vittima silenziosa del suo fascino.
[+]
Oliver Parker nel 2009 diede vita, con l'ausilio di Toby Finlay alla sceneggiatura, ad una moderna trasposizione cinematografica del " Ritratto di Dorian Gray" , che fece seguito ad altri film realizzati dal regista, tratti dalle opere teatrali di Wilde. IL giovane Dorian ( Ben Barnes), ereditiero di una cospicua fortuna, giunge a Londra per prendere possesso delle sue sostanze . E' spesato ed attrato dallle meraviglie della capitale. Ingenuo e candido, grazie alla zia conoscerà il pittore Basil Halward( Ben Chaplin), che si definisce " un seguace della Bellezza". Basil èprova un forte ed inconfessato trasporto per Dorian, per in suoi modi ingenui ed aggraziati ed è una vittima silenziosa del suo fascino. Decide di ritrarlo. Passeranno molto tempo insieme poichè l'impresa che Basil vuole compiere è decisamente ambiziosa; immortalare la Bellezza al massimo del suo fulgore , affinchè i suoi raggi splendano per sempre. Mentre si trovano nello studio del pittore. Lord Henry ( Colin Firth), conosciuto in una delle occasioni mondani alle quali Dorian partecipa volentieri, in virtù del cinismo e della sfrontatezza che lo contraddistinguono, sfida Dorian e gli chiede se venderebbe l'anima al diavolo in cambio dell'eterna giovinezza. Ipotizza che il quadro possa invewcchiare al posto del giovane efebo. Dorian, senza un minimo sussulto, risponde di sì e qialcosa fa perceprire allo spettatore che ciò non è solo un semplice desiderio, ma una arcana realtà. Ora inizia il nuovo cammino di Dorian; il suo candore cambia di giorno in giorno, assorbendo e mettendo in pratica le lezioni di Lord Henry. IL cinismo intellettuale del nobile inglese viene messo in pratica dal giovane, che diventa mano a mano sempre più spietato ed assetato di piacere. La sua sete diventa inesauribile e travolge ogni cosa; l'amore della giovane Sybil Vane( R.H.Wood), l'affetto ( non esclusivamente platonico) dell'amico pittore e via via tutto ciò che faceva parte della sua vita viene arso sull'altare del piacere. Annni ed anni dopo, di ritorno a Londra, fa visita ai vecchi amici che notano immediatamente il suo aspetto innaturale, essendo rimasto a venti anni prima mentre gli altri sono tutti visibilmente invecchiati. Dorian ora è preda di forte rimorso e vuole affrancarsi dal suo passato.... MA ciò che lo ha reso etrnamente giovane lo conduce sull'orlo del baratro. Da notare che contrariamente alle precedenti versioni ed al romanzo, il ritratto è animato e vive di vita propria, come se fosse un'altra entità separata da Dorian. Non è solo questa la differenza , ve ne sono altre; Lord Henry nel film vacilla ed il suo cinismo si rivela una maschera per nascondere la paura dell'esistenza, Basil è omosessuale ( dato che non viene nesplicitato nel libro) e l'intera vicenda è ammantata da un velo di elegante erotismo. Ottima versione coadiuvata da azzeccatissimi effetti speciali, Ben Barnes ottimo interprete di un ruolo non facile, Colin Firth sempre all'altezza, scenografie degne della narrazione ed un'ottima colonna sonora a cura di C. Mole.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a parsifal »
[ - ] lascia un commento a parsifal »
|
|
d'accordo? |
|
lore64
|
venerdì 13 settembre 2013
|
americanata
|
|
|
|
Non ho letto il romanzo e non posso quindi esprimere un giudizio compiuto, ma il film è una chiara americanata, dalla sceneggiatura alla recitazione alle modifiche apportate alla trama per volgerlo in un raccontino della paura. Fino alle stucchevoli e inverosimili scene pornografiche (corpose ma rigorosamente soft) con tanto di appendice omosessuale à la page.
Tutto è sopra le righe, con vantaggio della spettacolarizzazione e discapito del realismo e della sottigliezza. I dialoghi sono tutti un silenzio inquieto seguito da un’esplosione di voce, la telecamera cerca inquadrature ad effetto, e anche la recitazione di Ben Barnes è legnosa e poco credibile (anche se migliora un po’ nell’originale inglese), con quel volto su cui prima è stampata in pianta stabile l’innocenza e poi la sfrontatezza, ma che in ambo i casi risulta incapace di trasmettere implicazioni e sfumature psicologiche.
[+]
Non ho letto il romanzo e non posso quindi esprimere un giudizio compiuto, ma il film è una chiara americanata, dalla sceneggiatura alla recitazione alle modifiche apportate alla trama per volgerlo in un raccontino della paura. Fino alle stucchevoli e inverosimili scene pornografiche (corpose ma rigorosamente soft) con tanto di appendice omosessuale à la page.
Tutto è sopra le righe, con vantaggio della spettacolarizzazione e discapito del realismo e della sottigliezza. I dialoghi sono tutti un silenzio inquieto seguito da un’esplosione di voce, la telecamera cerca inquadrature ad effetto, e anche la recitazione di Ben Barnes è legnosa e poco credibile (anche se migliora un po’ nell’originale inglese), con quel volto su cui prima è stampata in pianta stabile l’innocenza e poi la sfrontatezza, ma che in ambo i casi risulta incapace di trasmettere implicazioni e sfumature psicologiche. Sicuramente superiore l’interpretazione di Colin Firth.
Il posto degli approfondimenti psicologici è preso dagli effetti speciali e il romanzo di Wilde si trasforma in un horror con tanto di moralina (figuriamoci se poteva mancare in un polpettone hollywoodiano...). Non dico che l’opera originale sia un capolavoro, e se magari Wilde avesse avuto a disposizione il medium cinematografico avrebbe fatto lo stesso o peggio, ma come riproduzione di un romanzo ottocentesco il film in particolare e gli americani in generale fanno proprio schifo. Prendetelo come un filmetto della paura e andate a guardarlo senza pretese.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a lore64 »
[ - ] lascia un commento a lore64 »
|
|
d'accordo? |
|
siper
|
domenica 12 dicembre 2010
|
fedele replica dark del romanzo di wilde
|
|
|
|
Basandosi fedelmente sul romanzo di Oscar Wilde, il regista britannico Oliver Parker (non nuovo a riadattamenti cinematografici dei romanzi di Wilde) dirige la versione su pellicola de “Il ritratto di Dorian Gray”, intitolandola semplicemente “Dorian Gray”. La storia, molto nota, è quella del pittore Basil Hallward (Ben Chaplin) che dipinge il ritratto di un giovane e bellissimo ragazzo, Dorian Gray (Ben Barnes) appunto. Quest’ultimo incantato dalla sua bellezza, esprime il desiderio di restare sempre giovane come appare nel dipinto. E così accade. Il ritratto infatti muta e invecchia al posto del sempre giovane Dorian, imbruttendosi a causa dei vizi e delle perversioni del ragazzo. Il dipinto diventa un vero e proprio specchio dell’anima di Dorian, anima sempre più turpe e dannata, anche a causa dell’influenza sul ragazzo da parte di Lord Henry Watton (Colin Firth).
[+]
Basandosi fedelmente sul romanzo di Oscar Wilde, il regista britannico Oliver Parker (non nuovo a riadattamenti cinematografici dei romanzi di Wilde) dirige la versione su pellicola de “Il ritratto di Dorian Gray”, intitolandola semplicemente “Dorian Gray”. La storia, molto nota, è quella del pittore Basil Hallward (Ben Chaplin) che dipinge il ritratto di un giovane e bellissimo ragazzo, Dorian Gray (Ben Barnes) appunto. Quest’ultimo incantato dalla sua bellezza, esprime il desiderio di restare sempre giovane come appare nel dipinto. E così accade. Il ritratto infatti muta e invecchia al posto del sempre giovane Dorian, imbruttendosi a causa dei vizi e delle perversioni del ragazzo. Il dipinto diventa un vero e proprio specchio dell’anima di Dorian, anima sempre più turpe e dannata, anche a causa dell’influenza sul ragazzo da parte di Lord Henry Watton (Colin Firth). Il film, più che il romanzo, è un’esaltazione del vizio, della perversione e della trasgressione che vengono portati all’estremo dal protagonista salvo poi pentirsene quando è ormai troppo tardi. Spaccato di un’epoca in cui l’estetica e la bellezza rappresentavano le massime aspirazioni di un uomo altolocato, il film non si discosta molto da questo leit motiv già presente nell’opera di Wilde. Il carattere differenziale con il libro è però l’estremo utilizzo del buio, di colori scuri e la mancanza di colore che rende il film di Park molto dark. Questo può essere visto come una sorta di emblema della mancanza di limpidezza e della sporcizia dell’anima di Dorian. Altra peculiarità presente nel romanzo e riportata fedelmente nel film è la grande abbondanza di frasi ad effetto e aforismi destinati ad essere molto citati. Il lavoro di Parker, però, non convince del tutto. Il cineasta britannico è troppo fedele alla trama originale e non riesce, quasi mai, a dare un suo tocco personale. Ovviamente non è facile mettere mano ad una sceneggiatura di tali proporzioni, ma proprio in virtù della sua straordinarietà meritava un riadattamento migliore e, soprattutto, un risultato migliore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a siper »
[ - ] lascia un commento a siper »
|
|
d'accordo? |
|
scarlett
|
sabato 1 gennaio 2011
|
fantomatica schifezza
|
|
|
|
Delusione già a partire dal protagonista maschile: Ben Barnes non è assolutamente idoneo nell'interpretare Dorian Gray, e non solo fisicamente, ma anche come recitazine. Decisamente mediocre. Trama stravolta rispetto al romanzo orginale - se il caro Oscar Wild sapesse che cosa ne hanno fatto della sua opera, si rivolterebbe nella tomba - di cui hanno sradicato quella suspense narrativa semplice ma efficace rimpiazzandola con trucchetti da film horror da quattro soldi, come il ritratto che ringhia inferocito oltre la tela. Suspense che aveva accompagnato l'uccisione di Basil e l'escamotage dell'acido per disfarsi del cadavere, suspense che ci tiene sulla corda mentre leggiamo il finale, tragico, semplice, uno dei migliori che io abbia mai letto, parole che rimarranno impresse nella mia memoria.
[+]
Delusione già a partire dal protagonista maschile: Ben Barnes non è assolutamente idoneo nell'interpretare Dorian Gray, e non solo fisicamente, ma anche come recitazine. Decisamente mediocre. Trama stravolta rispetto al romanzo orginale - se il caro Oscar Wild sapesse che cosa ne hanno fatto della sua opera, si rivolterebbe nella tomba - di cui hanno sradicato quella suspense narrativa semplice ma efficace rimpiazzandola con trucchetti da film horror da quattro soldi, come il ritratto che ringhia inferocito oltre la tela. Suspense che aveva accompagnato l'uccisione di Basil e l'escamotage dell'acido per disfarsi del cadavere, suspense che ci tiene sulla corda mentre leggiamo il finale, tragico, semplice, uno dei migliori che io abbia mai letto, parole che rimarranno impresse nella mia memoria.
Non sono molto polemica rispetto alle numerose scene di sesso all'interno del film, poiché se l'autore non ce ne parla, siamo consapevoli che siano sottintese. Certo, magari qualcosa avrebbero potuta risparmiarsela, però l'elemento erotico è davvero il minore dei mali all'interno di questo film.
E poi... ma come diamine hanno conciato Barnes? Pallido e magro com'è, più che Dorian Gray sembra uno dei vampiri usciti dalla saga di Twilight! Non è che hanno enfatizzato questo aspetto dell'eternità con il tocco dark tanto per fare un po' di concorrenza a Pattinson e alla Stewart? In questo, è una patetica imitazione.
Uniche scene piacevoli sono quelle che inquadrano la vecchia e misteriosa Londra vittoriana, avvolta dalla classica nebbia che ne cela i vizi e le virtù. Eppure si vede sfacciatamente che sono realizzate al computer.
Unico attore in gamba è Colin Firth, non potevano scegliere un attore migliore per rappresentare Lord Henry, elegante, loquace, persuasivo. Le sue parole sono la chiave per intendere la storia.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a scarlett »
[ - ] lascia un commento a scarlett »
|
|
d'accordo? |
|
|