Dorian Gray |
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Un film di Oliver Parker.
Con Ben Barnes, Colin Firth, Ben Chaplin, Rebecca Hall, Fiona Shaw.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 112 min.
- Gran Bretagna 2009.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 27 novembre 2009.
- VM 14 -
MYMONETRO
Dorian Gray
valutazione media:
2,03
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Fedele replica dark del romanzo di Wildedi SiperFeedback: 3435 | altri commenti e recensioni di Siper |
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domenica 12 dicembre 2010 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Basandosi fedelmente sul romanzo di Oscar Wilde, il regista britannico Oliver Parker (non nuovo a riadattamenti cinematografici dei romanzi di Wilde) dirige la versione su pellicola de “Il ritratto di Dorian Gray”, intitolandola semplicemente “Dorian Gray”. La storia, molto nota, è quella del pittore Basil Hallward (Ben Chaplin) che dipinge il ritratto di un giovane e bellissimo ragazzo, Dorian Gray (Ben Barnes) appunto. Quest’ultimo incantato dalla sua bellezza, esprime il desiderio di restare sempre giovane come appare nel dipinto. E così accade. Il ritratto infatti muta e invecchia al posto del sempre giovane Dorian, imbruttendosi a causa dei vizi e delle perversioni del ragazzo. Il dipinto diventa un vero e proprio specchio dell’anima di Dorian, anima sempre più turpe e dannata, anche a causa dell’influenza sul ragazzo da parte di Lord Henry Watton (Colin Firth). Il film, più che il romanzo, è un’esaltazione del vizio, della perversione e della trasgressione che vengono portati all’estremo dal protagonista salvo poi pentirsene quando è ormai troppo tardi. Spaccato di un’epoca in cui l’estetica e la bellezza rappresentavano le massime aspirazioni di un uomo altolocato, il film non si discosta molto da questo leit motiv già presente nell’opera di Wilde. Il carattere differenziale con il libro è però l’estremo utilizzo del buio, di colori scuri e la mancanza di colore che rende il film di Park molto dark. Questo può essere visto come una sorta di emblema della mancanza di limpidezza e della sporcizia dell’anima di Dorian. Altra peculiarità presente nel romanzo e riportata fedelmente nel film è la grande abbondanza di frasi ad effetto e aforismi destinati ad essere molto citati. Il lavoro di Parker, però, non convince del tutto. Il cineasta britannico è troppo fedele alla trama originale e non riesce, quasi mai, a dare un suo tocco personale. Ovviamente non è facile mettere mano ad una sceneggiatura di tali proporzioni, ma proprio in virtù della sua straordinarietà meritava un riadattamento migliore e, soprattutto, un risultato migliore.
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