Dear John |
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Un film di Lasse Hallström.
Con Channing Tatum, Amanda Seyfried, Henry Thomas, Scott Porter, Richard Jenkins.
continua»
Drammatico,
durata 105 min.
- USA 2010.
- Sony Pictures Italia
uscita venerdì 7 maggio 2010.
MYMONETRO
Dear John
valutazione media:
1,88
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Che fine ha fatto l'Hallstrom di "Chocolat"?di SiperFeedback: 3435 | altri commenti e recensioni di Siper |
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domenica 14 agosto 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
“Dear John” è la storia di un soldato americano, appunto John (Channing Tatum), che durante due settimane di licenza incontra Savannah (Amanda Seyfried). Il breve tempo di una licenza è però sufficiente a farli innamorare e a promettersi amore eterno, nonostante John stia per riarruolarsi e Savannah per tornare all’università. Questi ostacoli non riescono a frapporsi all’amore tra i due giovani. Le cose cambiano dopo l’11 settembre quando John mettendo in luce uno spirito patriottico molto “made in USA” decide di continuare a prestare servizio per l’esercito americano nonostante gli manchino pochi giorni per tornare a casa dalla sua Savannah, ma l’amore per la patria trionfa su quello per la propria donna. Inizialmente i due riescono a tenersi in contatto attraverso la corrispondenza (da qui il titolo “Dear John” come fosse l’incipit di una lettera) ma la lontananza diverrà sempre più difficile da sopportare. A dire la verità il regista svedese, Lasse Hallstrom, con questa pellicola delude un po’, quantomeno nel confronto con altri suoi film come, ad esempio, “Chocolat “. “Dear John” si lascia vedere ma lo spettatore ha sempre la sensazione di essere di fronte a un qualcosa di già visto e, salvo qualche rarissima sorpresa, molto prevedibile e talvolta un po’ smielato. Il problema vero del film di Hallstrom è la presenza di elementi che nella cinematografia degli ultimi anni iniziano a essere ridondanti, la presenza di un bambino autistico cui prestare cure, il padre malato, un millantato passato da duro del protagonista che però, ed è un errore grave, viene solo accennato per poi cadere nel dimenticatoio e, per finire, il ruolo della corrispondenza basti pensare a “Letters to Juliet” che manco a farlo apposta ha come protagonista la stessa Seyfried. Già la Seyfried! Quella che dovrebbe essere una stella emergente di Hollywood dovrebbe iniziare ad allargare un po’ le sue vedute perché sta andando a caratterizzarsi troppo come protagonista di un determinato genere radicalmente romantico che ne limita le potenzialità. Dopo “Mamma mia!”, “Letters to Juliet” e “Dear John” sarebbe interessante vederla interpretare un ruolo diverso dalla ragazza romantica acqua e sapone.
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