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Scritto da Luc Besson, ma diretto da Patrick ALessandrin, "Banlieu 13.ULtimatum"(2009)narra le vicende del rapporto tra la polizia francese e la Banlieu 13, 3 anni dopo quanto narrato nella prima pellicola. Decisamente la situazione e'ancora ulterioriamente peggiorataa, ttra violenza , spaccio, contrasti tra le varie etnie della Banlieu, con alcuni episodi esilaranti ma grotteschi, Nonostante che un urfficale dei servizi segreti molto abile nei travestimenti oltre che dotato di un ritmo incredibile negli spostamente, e alcuni dirigenti del quartiere cerchino la conciliazione, il presidente dlela Repubblica, spinto da un fanatico consulente, sembra interessato allo scontro, salvo poi convincersi della necessita'di conciliare le diverse istanze,, Decisamente un film"bessoniano", con il ritmo frenetico, assicurato anche da un montaggio veramente"al limite"(opera di Julien Rey). Certo che la prosptetiva e'molto manichea: da un lato il potere centrale, peraltro anch'esso percorso da "sommiovimenti interni"e la microsocieta')(o meglio comunita')composta da soli non francesi, alias stranieri, certo anch'essi divisi dal fatto di appartenere a diverse etnie, che si chiude in se'stessa, opponendosi al"centro", come peraltro dimostra ogni conoscenza anche solo minimale della dinamica sociologica.. Tutto dominato da violenza, spesso rappresentata in temrini estremi, parossistici, con un0'accentuazione dle ritmo che arriva a effetti comico.grotteschi, a una dromologia senza appello. Inetrepreti felici Cyril Raffaelli, l'ufficla edei serivi"fregolisita", Elodie Yung, la "capa"del quartiere, Philippe Torreton quale presidente della Repubblica, Daniel Duval nella parte del"vilain"(se vogliamo), osia del consulente fanatico. Eugen
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