osteriacinematografo
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mercoledì 4 luglio 2012
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le donne di dylan thomas
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Londra, 1941. Sotto le bombe della seconda guerra mondiale si intrecciano i destini di uomini e donne, le loro vite e relazioni amorose.
Il poeta Dylan Thomas è appena arrivato dal Galles, o così sembra, e si mantiene a stento scrivendo testi di propaganda per il governo inglese; presto incontra Vera Phillips, amica e primo amore d’infanzia, ora cantante dalle grandi doti.
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Londra, 1941. Sotto le bombe della seconda guerra mondiale si intrecciano i destini di uomini e donne, le loro vite e relazioni amorose.
Il poeta Dylan Thomas è appena arrivato dal Galles, o così sembra, e si mantiene a stento scrivendo testi di propaganda per il governo inglese; presto incontra Vera Phillips, amica e primo amore d’infanzia, ora cantante dalle grandi doti. I loro passi sembrano convergere voluttuosamente, quando a Londra si presenta Caitlin, moglie di Thomas e madre di suo figlio: Caitlin s’affaccia in modo tanto improvviso quanto compiacente, e si inserisce così in una danza a tre torbida e ambigua, che trova forse il suo sottilissimo equilibrio sotto un cielo carico di bombe che costringe le persone a vivere nell’emergenza e nella promiscuità.
In un’atmosfera surreale si aggiunge al terzetto William, un ambizioso soldato cui Vera cede dopo un lungo e insistito corteggiamento: William teme la relazione equivoca fra Vera e Dylan, non comprende i loro gesti e i loro approcci eccessivi, ma accetta con riserva la situazione e sposa Vera subito prima di partire per il fronte greco. William va incontro a quella guerra, mentre Vera -accortasi di essere incinta di lui- decide di partire per la campagna gallese con Dylan e Caitlin, che lì ritroveranno il loro bambino.
Nella prima parte di “The edge of love” tutto avviene in un tempo sospeso, come se i protagonisti venissero calati nel contesto da una dimensione eterea, quasi fossero homines ex machina che si materializzano sulla scena e si sfiorano reciprocamente e senza preavviso in un quadro fluttuante, privo di densità e di contorni certi. Le poesie di Dylan Thomas accompagnano le immagini donando al film il ritmo magico di una colonna sonora in versi.
La mano di John Maybury (già autore dello splendido “The Jacket”) è palese, il suo modo di fare cinema (che ricorda lo stile vagamente onirico di Wong Kar-wai ) è personalissimo: il modo di smussare gli angoli, di far scivolare le scene una dentro l’altra, di sfumare delicatamente lo spazio e il tempo della storia che scorre in modo fluido e armonioso finchè l’accresciuta portata della guerra non rompe l’idillio, producendo effetti devastanti.
Nella seconda parte, ambientata in Galles, si ripropone cautamente quel rapporto a tre di cui Thomas sembra reggere le fila, data l’evasiva equidistanza con cui si relaziona alle due donne, che lo amano ed odiano in una successione che stavolta sgretola e consuma i protagonisti fino ad allontanarli uno dall’altro. Thomas comanda il gioco inconsapevolmente, perso com’è fra poesie, alcool e dibattiti intellettuali, ma sono le due donne a dominare la scena, e il poeta scala lentamente in secondo piano dietro i piaceri, i dolori, i silenzi e i tradimenti di Caitlin e Vera.
Mentre tutto va in pezzi, William torna dalla Grecia, traumatizzato, ammutolito, distante e senza più fiducia nei confronti della moglie, senza un gesto d’affetto per il figlio di cui sospetta di non essere il padre, in un crescendo delirante di gelosia, dubbi e paranoie che lo divorano fino a culminare in un gesto che rischia di finire in tragedia: William, ubriaco e disturbato, piomba –dopo un acceso diverbio- nella casa dei Thomas e inizia a sparare senza controllo; ne usciranno tutti illesi, ma l’evento rappresenterà la pietra tombale di un rapporto a quattro già deteriorato.
Keira Knightely e Sienna Mller offrono prove eccellenti: il loro fascino, un talento sconfinato, e la bellezza, estatica la prima, selvaggia la seconda, tengono le redini del film, regalano sensualità al racconto e catalizzano ogni attenzione, tanto che “The edge of love” è nei fatti la storia delle donne di Dylan Thomas: il poeta (interpretato da Matthew Rhys) è il fulcro di un gioco pericoloso; William (Cillian Murphy) è la variabile impazzita, la mina vagante che osserva senza capire e poi esplode le sue paure sul sottile tessuto di una società compromessa; ma sono Vera e Caitlin le reali protagoniste, è la loro volontà fragile, vacillante e volubile, ma anche ferrea e dominante a indirizzare le vicende di tutti, a delineare le sorti dei quattro, tanto che sono i volti, le espressioni e gli sguardi profondi e mutevoli di Knightely e Miller a rimanere impressi nella mente dello spettatore.
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shastaglory
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lunedì 15 giugno 2009
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bella pellicola
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"The Edge Of Love" è un LM interessante, possiede, inoltre, tutte le caratteristiche per piacere al pubblico: in primis, due bellissime donne (Sienna Miller e Keira Knightley), due storie d'amore relativamente intriganti (una burlesca e aggressiva, l'altra epistolare e romantica), dei paesaggi bellissimi, tanta e poesia e, ad arricchire il tutto, per la seconda volta nella storia lavorativa dell'abile regista John Maybury, anche l'elemento biografico.
Questo riferimento biografico è a Dylan Thomas, il grande autore gallese, celebre ancora in vita, dedito all'alcohol, alle donne, alla poesia senza limitazioni, interpretato nel film da Matthew Rhys che ne interpreta bene il carisma e l'atteggiamento ambiguo e misterioso che spesso si racconta di lui.
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"The Edge Of Love" è un LM interessante, possiede, inoltre, tutte le caratteristiche per piacere al pubblico: in primis, due bellissime donne (Sienna Miller e Keira Knightley), due storie d'amore relativamente intriganti (una burlesca e aggressiva, l'altra epistolare e romantica), dei paesaggi bellissimi, tanta e poesia e, ad arricchire il tutto, per la seconda volta nella storia lavorativa dell'abile regista John Maybury, anche l'elemento biografico.
Questo riferimento biografico è a Dylan Thomas, il grande autore gallese, celebre ancora in vita, dedito all'alcohol, alle donne, alla poesia senza limitazioni, interpretato nel film da Matthew Rhys che ne interpreta bene il carisma e l'atteggiamento ambiguo e misterioso che spesso si racconta di lui. In realtà, però, le vere matrici del gioco sono le due splendide dame, divorate da una sorprendente invidia ma da una paradossale amicizia, che, coi colo caratteri fortemente divergenti, quasi equilibrano la trama intricata e sconnessa della vita del poeta. L'idillio fra le due donne ed i loro rispettivi mariti, infatti, nella realtà, durò ben poco e si concluse con un eccesso di ira da parte di William Killick che, armato, irruppe in casa Thomas.
La colonna sonora della pellicola è firmata da Angelo Badalamenti, importante compositore, e la regia di Maybury, dopo lo psicotico "The Jacket" (con Adrien Brody e, ancora una volta, Keira Knightley) e il fortissimo "Love Is The Devil" (film in cui si narra il lato nascosto del pittore americano Francis Bacon), ci regala un film intenso, girato con una maestria ben visibile e palesata in molteplici frangenti (spettacolari sono le ombre dei personaggi che si intrecciano sulla strada, le riprese dall'alto a volte anche al contrario, i primi piani). Bravi gli attori, fra cui spicca un freddissimo ma vivido Cillian Murphy, attore irlandese, astro nascente della Hollywood di domani, e la brava Keira.
Un pò forzata l'immagine di Dylan Thomas, di cui si lasciano a bordocampo peculiarità essenziali della sua personalità, e che si limita ad essere presentato come un presuntuoso donnaiolo debole caratterialmente, ma bene interpretato in queste limitazioni da Matthew Rhys. Fantastica l'introduzione delle sue poesie nel LM. Un pò frammentato in alcuni pezzi, questo film ad ogni modo merita di essere visto. Però, direi, dato che è impossibile quì in Italia aver diritto a vederlo, merita di essere aspettato.
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veronica grifone
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sabato 1 ottobre 2011
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un film che richiama la realtà
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Un film bellissimo che richiama in scena non solo una storia vera ma anche la tendenza di essere intimoriti dai tragici colpi della guerra e dall'ingiustizie di un poeta.
Due donne bellissime in rivalità tra loro per un poeta che non meriterebbe altro che l'essere disprezzato usando a sua volta l'amore delle persone come
cavia per le sue infruttuose poesie per poi tradire una donna,sua moglie,per un futile passato senza mai rendersi conto che il presente è ben diverso.
"Io tradisco perchè sono un poeta" ,
queste furono le parole di quell'uomo senza restaurare nessun sentimento,senza restaurare l' amore.
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Un film bellissimo che richiama in scena non solo una storia vera ma anche la tendenza di essere intimoriti dai tragici colpi della guerra e dall'ingiustizie di un poeta.
Due donne bellissime in rivalità tra loro per un poeta che non meriterebbe altro che l'essere disprezzato usando a sua volta l'amore delle persone come
cavia per le sue infruttuose poesie per poi tradire una donna,sua moglie,per un futile passato senza mai rendersi conto che il presente è ben diverso.
"Io tradisco perchè sono un poeta" ,
queste furono le parole di quell'uomo senza restaurare nessun sentimento,senza restaurare l' amore.
Il film ha preso possesso ad un'altra verità,chi non se lo merita,Come ad esempio il soldato William(Cilian Murphy) ha dovuto patire pene e orrori sotto gli artigli minacciosi della guerra,mentre un poeta provetto viveva alle sue spalle,a volte non rendendosi minimamente conto della gravità dell'errore il poeta viveva avantaggiato e clonato dal suo stesso modo di fare quale l'essere troppo egoista per avere una famiglia e una donna che lo amasse realmente.
Mentre il povero "eroe di guerra" ,ormai tornato a casa dopo tutto quell'orrore,non riusciva a guardare nemmeno negli occhi della sua neo sposa Vera (Keira Knightley) e di suo figlio, che, prima di partire le promise che l'avrebbe protetta e amata con tutto il suo cuore.
Un epilogo diverso dal solito si è creato in questo film,quello che sembrava un vero scompiglio per colpa di Dylan(Mattew Rys) si rivelò una vera vittoria per la bellissima Sienna Miller e l'esilarante Keira K. ,che,con grande scoop finale,le due amiche "rivali" si scoprirono tutt'altro dopo la partenza di Caitlin(Sienna M.),mettendo in risalto tutto l'amore e tutto l'affetto che le due donne avevano tra loro,quasi un rapporto fraterno,di sangue.
Il film ci fa capire anche l'importanza dell'amicizia vera,nessun uomo,nessuna donna,neanche il tradimento,può farti allontanare dalla tua migliore amica,neanche la partenza lontana avendo l'assoluta certezza di non rivederla mai più,ma soprattutto,la forza di andare avanti ed evitare coloro che non fanno altro che mettere scompiglio,quel poeta lo fece,ma con un finale a dir poco dignitoso per lui,vedere le sue amanti,non degnarlo nemmeno di uno sguardo scambiandosi solo teneri affetti tra le due giovani donne,con la piena certezza,che quelli sguardi,quell'amore vero, per lui non ci sarebbero mai stati.
E' questa la fine di coloro che seminano tendenze egoistiche ma che in realtà raccolgono solo amare delusioni,l'amore vince su tutto,questo film l'ha fatto capire perfettamente.
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