Paranoid Park

...ma come ha fatto questo film a essere visto come un capolavoro!?!?! Gli attori hanno l'espressività di una patata lessa,le musiche sembrano "rubate" da in film di Fellini e se lo giravo io con un cellulare veniva meglio. La scena della guardia "mozzata" è completamente fuori luogo (...la notte dei morti viventi...) ...e poi gli skater come dannati....ma vaaaa a caaaag.. A me è sembrata una bruttissima rivisitazione dei ragazzi dello zoo di berlino... Assolutamente da dimenticare ps: se incontro l'attore principale gli tiro una testata!!!

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ho capito la realtà degli adolescenti, la paranoia e l'apatia... ma non si può fare un film con 30 minuti di slow motion. che facciamo come sanremo? dove solo perché si parla d'amore tutte le canzoni sono belle? va bene lo scottante tema trattato, ma il tema poteva essere con più maturità. questo sembra un corto allungato di un regista per niente esperto. assolutamente deludente. non capisco come abbia fatto a ricevere un premio. sarà forse il nome del regista, o forse il timore di essere bollato come insensibile al minimo accenno di critica negativa...

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cortometraggio allungato all'inverosimile, con seguenze slow-motion alternate a riprese stile documentario alla micheal moore. storiellina da cronaca nera che gus allunga cercando furbescamente di diingere un affresco su una gioventù, secondo il suo discutibile punto di vista, apitica priva di interessi e senza ideali, vecchia idea di delle persone che ormai si sentono anziane, infatti sono generazioni che si dice i giovanio non sono come quella di una volta, per poi rivelarsi sempre meglio dei padri. gli attori recitano in modo amtoriale ma si nota benissimo l'imbarazzo e non riescono ami ad essere credibili ne come pseudo documentari ne come attori. l'idea poteva essere anche buona ma con una piccola storiellina non si puo fare un film di nemmeno 85 minuti, la fretta di fare film per forza che poi vengono anche premiati, vedi cannes 2007, dimostra la,pochezza che il cinema sta attraversando, anche per da van sant ci si aspetta molto di più, non una falsa e brutta copia di micheal moore, speriamo che il flop di incassi possa far cambiare rotta ad un regista svogliato ma talentuoso voto 4/10. [+]

cortometraggio allungato all'inverosimile, con seguenze slow-motion alternate a riprese stile documentario alla micheal moore. storiellina da cronaca nera che gus allunga cercando furbescamente di diingere un affresco su una gioventù, secondo il suo discutibile punto di vista, apitica priva di interessi e senza ideali, vecchia idea di delle persone che ormai si sentono anziane, infatti sono generazioni che si dice i giovanio non sono come quella di una volta, per poi rivelarsi sempre meglio dei padri. gli attori recitano in modo amtoriale ma si nota benissimo l'imbarazzo e non riescono ami ad essere credibili ne come pseudo documentari ne come attori. l'idea poteva essere anche buona ma con una piccola storiellina non si puo fare un film di nemmeno 85 minuti, la fretta di fare film per forza che poi vengono anche premiati, vedi cannes 2007, dimostra la,pochezza che il cinema sta attraversando, anche per da van sant ci si aspetta molto di più, non una falsa e brutta copia di micheal moore, speriamo che il flop di incassi possa far cambiare rotta ad un regista svogliato ma talentuoso voto 4/10. [-]

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Un angelo cade sulla terra e scopre dolore e piacere: dal cielo dell'infanzia si puo' solo finire sul duro asfalto dell'adolescenza e si resta col rimpianto di non poter tornare piu' indietro. L'acqua scorre nei capelli, i capelli scorrono sugli occhi, suoni e immagini si fondono in sensazioni e fanno perdere il contatto col tempo, che rallenta con l'immagine e si ferma, nei momenti in cui ci sembra di poter ritornare angeli. (Rifiuto l'analisi sociologica, questo e' un film di sole sensazioni: non ci sono pensieri, ma soltanto sensi, niente razionalita', soltanto emozione e sublime perfezione di suono e immagine)

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Il film si svolge con estrema lentezza, il finale è davvero inconcludente...lo sconsiglierei a tutti (anche ai patiti di skateboard).

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non so come fate a commentare un film che non vedi l'ora che finisca....e' paranoico solo il titolo e' azzeccato.

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Il Gus Van Sant che mi piace è quello di DRUGSTORE COWBOY,GENIO RIBELLE,SCOPRENDO FORRESTER i cui personaggi principali rimangono impressi nella memoria per la loro personalità.Niente a che vedere con Alex,ragazzino apatico e disorientato.Lo stesso disorientamento e confusione dello spettatore che viene sballottato avanti e indietro nei ricordi del protagonista.Si capisce fin da subito che non si va a finire in niente,che il film è inconcludente.Vero è che non è la vicenda giudiziaria che deve interessare,ma quella interiore di Alex.Tuttavia l'apatia,unica vera protagonista, pervade tutto il film e apatici e inutili sono gli altri personaggi appena appena delineati.La colonna sonora è l'unico elemento che ha davvero attirato la mia attenzione,nei momenti in cui diviene suggestiva e traduce in musica i rari momenti di emozione. [+]

Il Gus Van Sant che mi piace è quello di DRUGSTORE COWBOY,GENIO RIBELLE,SCOPRENDO FORRESTER i cui personaggi principali rimangono impressi nella memoria per la loro personalità.Niente a che vedere con Alex,ragazzino apatico e disorientato.Lo stesso disorientamento e confusione dello spettatore che viene sballottato avanti e indietro nei ricordi del protagonista.Si capisce fin da subito che non si va a finire in niente,che il film è inconcludente.Vero è che non è la vicenda giudiziaria che deve interessare,ma quella interiore di Alex.Tuttavia l'apatia,unica vera protagonista, pervade tutto il film e apatici e inutili sono gli altri personaggi appena appena delineati.La colonna sonora è l'unico elemento che ha davvero attirato la mia attenzione,nei momenti in cui diviene suggestiva e traduce in musica i rari momenti di emozione. [-]

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Qui il problema, mi sa, è capovolto. Non è la "massa" (concetto ambiguo) ad essere attaccata per i suoi gusti dagli "amanti dei ferri arrugginiti" (dei quali faccio parte, mi sa), ma questi ultimi attaccati dalla "massa" con i soliti luoghi comuni. Se una cosa viene spinta al di là dei canoni accettati, immediatamente, secondo te, diventa snob, noiosa, arrogante, pretenziosa o chissà cos'altro. In sostanza, va benissimo che si offra al pubblico "Transformers", o "Natale in India" o "3 metri sopra il cielo", ma per carità, lasciate a quelli di noi annoiati mortalmente dal solito cinema "Paranoid Park", grazie.

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il film è particolare,come tutta la filmografia di van sant del resto, tuttavia alle volte lascia interdetti e stupefatti dalla resa della storia...non si riesce a capire pienamente cosa prova il protagonista durante tutti quei lunghi silenzi in primo piano. La guardia dilaniata che lo fissa inerme è la scena più straziante del film. Unico punto interrogativo: il finale!!! cosa succede poi dopo? ma forse è proprio quel tacito finale ciò che lascia insoddisfatti e inquieti al tempo stesso

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Un film che fa riflettere. Mi è piaciuto il fatto che il regista si sia totalmente immedesimato nel mondo degli adolescenti, lontano dal voler fare un film-denuncia dal punto di vista degli "adulti".

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