30 giorni di buio

E' provato che ogni avvenimento di una singola giornata sia percepito da ognuno di noi a seconda dell'umore e della propensione mentale ad apprezzarlo;...questo avviene anche e soprattutto durante e dopo la visione di un film!! Ciò premesso, non posso esimermi dal rilevare le immancabili lacune della trama di "30 giorni di buio" che però, a mio avviso, non hanno sminuito la sua portata di interesse...infatti il regista David Slade ha sapientemente applicato una vecchia tecnica degli horror che nella storia del cinema hanno avuto più successo..."lascia allo spettatore e alla sua fervida immaginazione l'arduo compito di rispondere a quelle domande che normalmente nascono spontanee..".Da dove sono arrivati i vampiri?La nave che li portava è stata infestata da un virus,un'arma batteriologica o cosa?Chi è lo straniero,che ruolo ha avuto?Perchè Stella ha lasciato Eben?Cosa farei io in una situazione del genere?. L'ambientazione e la fotograia sono convincenti,visto che l'ALASKA è l'unico posto dove i vampiri potrebbero trascorrere in "tranquillità" un mese di vacanza tutta "buio e sangue"!!Apprezzabile,anche, la sceneggiatura che pur se "essenziale" rende al massimo l'angoscia di ogni singolo personaggio che, impreparato ad affrontare un evento del genere, resta più volte in silenzio in un angolo con il pensiero fisso di come uscirne vivo, che con l'arma in pugno per strada a difendere i suoi cari e la sua terra. Josh Hartnett? Non è certo la sua migliore interpretazione, ma di certo ha dimostrato ancora una volta la sua grande versatilità nell'adattarsi,nonostante la sua giovane età,ad ogni tipo di ruolo..a maggior ragione a quello dell'"EROE PER CASO"...,quindi mi chiedo; si può chiedere di più ad un horror?