Il codice Da Vinci

Libro truffaldino e ingannevole, di gran ritmo, adatto a suscitare dubbi alle persone più influenzabili e meno colte oltre che particolarmente senza personalità. La storia e la fede non la può raccontare Dan Brown (Mister "Sò tutto io, ve lo spiego io, mi sono documentato e blah blah blah). Un signore antipapista (non lo definisco nemmeno scrittore) che pensa che 1.000.000.000 di persone sia vittima di un'allucinazione collettiva. Ad ognuno il proprio pensiero. La libertà di pensiero, di fede è inviolabile ed è triste che i media, per fare ascolto, per vendere i giornali, per fare soldi (e guarda se non si va a finire sempre lì...) diano una cassa così sonante al libro ed al film. Il signor Brown ha preso per buono ciò che gli storici (questa sì, gente che ha studiato), i critici d'arte, i teologi hanno dato per falsO. Mi sà tanto di quella barzelletta nella quale un'uomo ascolta alla radio una notizia che dice "c'è un pazzo contromano in autostrada" e lui dice "Un pazzo? Quì sono tutti pazzi......" Film sicuramente mediocre. Solitamente, i libri sono molto più belli dei film, quindi lascio pensare a voi.... Mi spiace per Ron Howard, regista acclamato per "A beautiful mind" e soprattutto per Tom Hanks. Quest'ultimo deve versare in condizioni economiche disastrose per accettare un ruolo così lontano dalle "sue corde". Organizziamogli una colletta...