Il mercante di pietre

Non credo che questo film meriti critiche così dure...certo che il punto di vista da cui scaturisce in questo caso è inevitabilmente di origine politica.Per chi vede la situazione internazionale attuale in chiave anti-americana,il risultato è una demolizione distruttiva dell'opera...naturalmente è l'opposto per la visione contraria.Penso che sia questo l'errore commesso dai più che hanno giudicato questo film:l'aver ragionato avvolti dalle proprie posizioni pace-guerra. Certo,mi ha lascita perplessa le congiunture un po' pesanti che legavano i protagonisti:la trama era abbastanza prevedibile...e poi,come è possibile che sia marito e moglie fossero intessuti in questo stesso dramma in tempi diversi?Beh,potrei pensare che Dio,Allah od il destino si fossero accaniti contro di loro...Ma poi...mi rivolgo a voi che state leggendo,se foste state quasi vittime di un attentato islamico,quale meta avreste scelto per dimenticare,le Maldive od Istanbul?E poi il povero marito tradito,proprio nel momento in cui sta per essere ammazzato,viene salvato dai servizi segreti giunti naturalmente al momento giusto...Ma non avevano il telefono spento? Nonostante ciò il messaggio è chiaro:siamo in guerra e loro non si fermeranno fino a quando la bandiera di Allah non sventolerà sul mondo intero,lo dice anche il protagonista.Un film di posizione,naturalmente,ma che in fondo racconta la paura,o per meglio dire,il terrore di ognuno di noi:quello di essere vittime inconsapevoli di un macrabo attentato...peggio ancora se radiattivo... PS.Non è vero che Martinelli ha dipinto tutti gli islamici come assassini senza cuore...Ludovico è morto con la sua colomba!