Harry Potter e il prigioniero di Azkaban

Rita Celi

Nuovi esseri mostruosi, altri insegnanti e materie da apprendere, incontri spaventosi e prove sempre più oscure e difficili da superare. E' una stagione particolarmente cupa quella che attende Harry Potter al terzo anno della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Il maghetto sta crescendo, scopre emozioni, incubi e paure che lo sorprendono.
Cerca l'aiuto del vecchio Silente e si affida ai nuovi insegnamenti del professor Lupin per affrontare il cattivo di turno, Sirius Black, fuggito dalla prigione di Azkaban per cercare proprio lui. Solo con l'aiuto dei suoi amici arriverà alla fine dell'anno scolastico, sicuro di aver incontrato una persona che diventerà sempre più importante nella sua vita.
Come sempre il male e il bene si confondono, rivelano verità nascoste dietro apparenti facciate, come i lettori dei romanzi di J.K. Rowling sanno bene. Harry Potter e il prigioniero di Azkaban sarà nelle sale venerdì 4 giugno, distribuito in settecento copie da Warner Bros. Il cambio di regia da Chris Columbus, che ha diretto i primi due episodi (qui solo in veste di produttore) ad Alfonso Cuarón lascia il segno. Al regista messicano, autore di Y tu mama tambien, spetta il compito di cambiare registro e imposta l'intero film in chiave dark. Con il sostegno di un massiccio uso di effetti speciali, per rendere l'atmosfera particolarmente cupa, rispettando il libro.
Il cast è lo stesso, con Daniel Radcliffe nel ruolo del protagonista, e rimarrà tale anche nel prossimo episodio, già in lavorazione, che sarà diretto dall'inglese Mike Newell. Michael Gambon interpreta il preside di Howgarts, Albus Silente, in sostituzione dello scomparso Richard Harris.
La vicenda si apre come nei capitoli precedenti nella casa degli zii Dursley, da cui Harry fugge dopo averne combinato una grossa alla zia Marge, sorella dello zio Vernon. Si rifugia al Paiolo Magico dopo una folle corsa a bordo del fantastico autobus Nottetempo. Contrariamente alle sue aspettative, Harry non viene punito ma è invitato dal ministro della Magia in persona a trascorrere la notte in questo strano pub, dove i camerieri sparecchiano facendo sparire bottiglie e bicchieri usati.
Dopo una notte passata a domare il libro dei mostri, Harry incontra i suoi amici Ron (Rupert Grint) e Hermione (Emma Watson), con cui torna a Howgarts senza il magico passaggio dal binario 9 e tre quarti, ma con l'accoglienza di un festoso coro con rospi canterini che apre l'anno scolastico. E' uno dei pochi momenti lieti della storia, perché sini dall'inizio neri figuri svolazzano intorno all'edificio. Sono i Dissennatori, terrificanti guardie della prigione di Azbakan che succhiano l'anima delle loro vittime, opprimendo in modo particolare proprio Harry.
Tra le novità, innanzitutto l'incombente presenza del ricercato Sirius Black (Gary Oldman), imprigionato tredici anni prima perché considerato responsabile di aver portato Voldemort dai genitori di Harry, provocando così la loro morte. Il professor Remus Lupin (David Thewlis) è il nuovo insegnante di Difesa contro le Arti Oscure mentre la professoressa Sibilla Cooman (Emma Thompson) dà lezione di Divinazione.
Come sempre tante le creature fantastiche che accompagnano i giovani protagonisti, come il gatto di Hermione Grattastinchi e il topolino di Ron, Crosta. A questi si aggiungono un feroce lupo nero e un insolito lupo mannaro senza peli. Inoltre, il gigantesco e sfortunato Hagrid (Robbie Coltrane) è diventato l'insegnante di Cura delle Creature Magiche e fa conoscere ai ragazzi l'ippogrifo Fierobecco, che avrà un ruolo fondamentale. Non manca la consueta partita del Quidditch, che si svolge però sotto un cielo tempestoso affollato di Dissennatori. Infine, un nuovo e misterioso personaggio è Peter Minus, grande amico del papà di Harry, che sembra sia stato ucciso da "colui-che-non-può-essere-nominato".
In questo episodio, a differenza dei precedenti, la storia rimane sospesa. La verità è svelata, i buoni sono salvi ma il male non è stato sconfitto. Ha solo rimandato l'appuntamento con Harry Potter.


di Rita Celi,