giulio andreetta
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sabato 21 dicembre 2019
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l'amore per il mare e per l'avventura
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Ottimo film che racconta in modo mirabile la passione del grande ligure per il mare e per l'avventura. Dal punto di vista tecnico siamo di fronte ad un capolavoro, sia per l'incredibile fotografia, sia per la superlativa colonna sonora di Vangelis, che crea per l'occasione alcune melodie incredibili, che continuano tutt'oggi ad avere uno straordinario successo. Un Depardieu ottimo e ispirato interpreta un uomo dalle mille sfaccettature, non esente da debolezze e lati oscuri. L'impresa del genovese appare quasi incredibile: raggiungere le Indie orientali (Giappone) navigando ad Ovest. Questa impresa apparentemente folle inizialmente non trova il consenso da parte di nessuno, ma la perseveranza di Colombo gli farà alla fine ottenere i finanziamenti necessari per compiere l'impresa.
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Ottimo film che racconta in modo mirabile la passione del grande ligure per il mare e per l'avventura. Dal punto di vista tecnico siamo di fronte ad un capolavoro, sia per l'incredibile fotografia, sia per la superlativa colonna sonora di Vangelis, che crea per l'occasione alcune melodie incredibili, che continuano tutt'oggi ad avere uno straordinario successo. Un Depardieu ottimo e ispirato interpreta un uomo dalle mille sfaccettature, non esente da debolezze e lati oscuri. L'impresa del genovese appare quasi incredibile: raggiungere le Indie orientali (Giappone) navigando ad Ovest. Questa impresa apparentemente folle inizialmente non trova il consenso da parte di nessuno, ma la perseveranza di Colombo gli farà alla fine ottenere i finanziamenti necessari per compiere l'impresa. Invece delle Indie scoprirà nientemeno che un intero continente inesplorato. Un Ridley Scott magistrale e ispirato mette in rilievo la figura enigmatica di Colombo, quasi incomprensibile per i contemporanei, la maggior parte dei quali solo assetati di potere, e di denaro. Un film da non perdere.
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kondor17
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mercoledì 24 settembre 2014
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prolisso e servile
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Fotografia e musica sontuose non bastano per fare un gran film. Ho amato tantissimo Ridley Scott nei suoi primi autentici capolavori, e ho deciso di riaffrontare questo più che lungometraggio, dopo vent'anni dalla sua prima visione. La figura di Colombo, controversa sin dal luogo di nascita e dallo stesso nome, è stata mistificata e modificata a piacimento dalla chiesa sin dai tempi dell'Inquisizione e dai potenti regnanti spagnoli. la sua storia si presta quindi a ogni sorta di fantasiosa ricostruzione o anche invenzione di sana pianta.E il buon Ridley non esce dal coro.
Le popolazioni indigene, in totale armonia con la natura, si trasformano nella vivida e colorita fantasia dell'autore in famelici cacciatori di scalpi, da angeli puri in demoni da esorcizzare, da mettere al rogo così come le tanto odiate streghe e gli eretici in Spagna.
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Fotografia e musica sontuose non bastano per fare un gran film. Ho amato tantissimo Ridley Scott nei suoi primi autentici capolavori, e ho deciso di riaffrontare questo più che lungometraggio, dopo vent'anni dalla sua prima visione. La figura di Colombo, controversa sin dal luogo di nascita e dallo stesso nome, è stata mistificata e modificata a piacimento dalla chiesa sin dai tempi dell'Inquisizione e dai potenti regnanti spagnoli. la sua storia si presta quindi a ogni sorta di fantasiosa ricostruzione o anche invenzione di sana pianta.E il buon Ridley non esce dal coro.
Le popolazioni indigene, in totale armonia con la natura, si trasformano nella vivida e colorita fantasia dell'autore in famelici cacciatori di scalpi, da angeli puri in demoni da esorcizzare, da mettere al rogo così come le tanto odiate streghe e gli eretici in Spagna. Nel nome del buon dio e dell'evangelizzazione, l'umanità si è macchiata dei peggiori crimini della storia e proprio quella terra che fu oggetto indiscriminato di massacro, di genocidio e di esproprio ci ritorna ora il mostruoso gene del suo invasore. Nel nome delle "guerre di pace -$-", contro un nemico costruito ad arte dai media, ci ha donato in tempi recenti ulteriori esempi di chururgico massacro. Dai film dei cowboy, al vietnam o alle vicine o prossime missioni in oriente. Anche Ridley si presta a questo gioco e non mi piace. La prima parte è lentissima e prolissa e la seconda dipinge a tinte forti il cattivo selvaggio e il buon samaritano col beneplacito di stato e chiesa.
Una visione romanzata niente affatto realistica e tanto meno corretta. Anzi servile e odiosa.
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dockk
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martedì 15 maggio 2012
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un affresco raffinatissimo di colombo
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Vedere un film di Ridley Scott significa osservare per 2 ore ininterrotte un quadro appeso ad un muro del Louvre: le sue scene sono dei dipinti ipnotizzanti. E neanche 1492 fallisce quest'obiettivo. Nonostante non rappresenti l'acme artistico della carriera di Sir Ridley Scott, questo film costituisce indubbiamente la più bella e completa rivisitazione cinematografica della vita e delle irripetibili gesta di uno degli uomini più spavaldi e fieri che abbiano transitato sul pianeta Terra: Cristoforo Colombo.
Ed immaginare Colombo diversamente dal viso, dai capelli e dalla corporatura di Gerard Depardieu è veramente difficile; non solo l'attore principale, ma tutti gli altri calzano a pennello il ruolo.
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Vedere un film di Ridley Scott significa osservare per 2 ore ininterrotte un quadro appeso ad un muro del Louvre: le sue scene sono dei dipinti ipnotizzanti. E neanche 1492 fallisce quest'obiettivo. Nonostante non rappresenti l'acme artistico della carriera di Sir Ridley Scott, questo film costituisce indubbiamente la più bella e completa rivisitazione cinematografica della vita e delle irripetibili gesta di uno degli uomini più spavaldi e fieri che abbiano transitato sul pianeta Terra: Cristoforo Colombo.
Ed immaginare Colombo diversamente dal viso, dai capelli e dalla corporatura di Gerard Depardieu è veramente difficile; non solo l'attore principale, ma tutti gli altri calzano a pennello il ruolo. Dunque un film che merita dovutamente la considerazione ed il riferimento primo tra tutti quelli che hanno voluto trattare la vita di chi trovò per primo il nuovo Continente, con giudizio positivo e distante da chi lo considera un prodotto "secondario".
Buona visione.
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chriss
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sabato 14 agosto 2010
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"guardate fuori: cosa vedete?"
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"Guardate fuori: cosa vedete?" " Vedo torri, palazzi; vedo campanili; vedo la civiltà... e vedo guglie che si stagliano alte nel cielo... " "Tutto creato da uomini come me! Per quanto voi possiate vivere, Sanchez, c' è una cosa che non cambierà mai tra noi due: io ce l' ho fatta, voi no!" 1492 la conquista del paradiso, di Ridley Scott, è probabilmente uno dei migliori film mai fatti sulla vita e sulle imprese di uno dei più grandi navigatori che abbiano solcato i mari: Cristoforo Colombo. Il navigatore genovese era fermamente convinto in quel che asserivano Toscanelli e Marin de Tyr: viaggiando per 2 mesi ad Ovest dalle isole Canarie per 750 leghe ( 1 lega=4 o 6 Km, dipende dalla nazione), avrebbe trovato il Nuovo Mondo (le Indie).
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"Guardate fuori: cosa vedete?" " Vedo torri, palazzi; vedo campanili; vedo la civiltà... e vedo guglie che si stagliano alte nel cielo... " "Tutto creato da uomini come me! Per quanto voi possiate vivere, Sanchez, c' è una cosa che non cambierà mai tra noi due: io ce l' ho fatta, voi no!" 1492 la conquista del paradiso, di Ridley Scott, è probabilmente uno dei migliori film mai fatti sulla vita e sulle imprese di uno dei più grandi navigatori che abbiano solcato i mari: Cristoforo Colombo. Il navigatore genovese era fermamente convinto in quel che asserivano Toscanelli e Marin de Tyr: viaggiando per 2 mesi ad Ovest dalle isole Canarie per 750 leghe ( 1 lega=4 o 6 Km, dipende dalla nazione), avrebbe trovato il Nuovo Mondo (le Indie). A Salamanca, tuttavia, credevano ancora in Tolomeo, Aristotele ed Eratostene ( i calcoli di quest' ultimo sulla circonferenza terrestre erano sbagliati di pochissimo) . Per gli spagnoli (invece di due mesi) ci sarebbe voluto un anno intero, sei volte tanto quel che diceva Colombo. Grazie all' appoggio della regina Isabella, Colombo partì da Palos con tre caravelle: la Nina, la Pinta, la Santa Maria. Colombo e tutto il resto dell' equipaggio toccarono terra il 12 Ottobre del 1492. Gli indigeni del posto la chiamavano Guanahani, ma Colombo la ribattezzò San Salvador. In seguito ci saranno altri viaggi per l' America, il cui nome non proviene dalla scoperta di Colombo, bensì da Amerigo Vespucci, altro navigatore italiano. Il resto della storia lo conosciamo più o meno tutti: Colombo morì povero in Spagna. Un poeta, però, Mario Rapisardi, gli dedicò una bellissima poesia che vi invito a leggere su Wikipedia, l' enciclopedia di Internet. Qui mi fermo e passo subito ai commenti. Io credo che il regista, Ridley Scott, abbia fatto un' ottima opera cinematografica, passata, (ingiustamente secondo me), inosservata dalla critica. Forse la gente pensava di saper tutto su Colombo, oppure non lo riteneva un film eccelso o magari c' era, in quel lontano 1992, un altro film più interessante di questo da vedere. Insomma, all' epoca, forse, c' erano film più papabili. Io vi dirò, sempre in contrapposizione agli altri, quel che ho visto con questi occhi. Ebbene: la storia è vera, quindi nulla da dire in proposito. Magari Scott ci avrà messo pure un pò di fantasia, ma come avrebbe potuto portare sulla scena un fatto risalente a 500, dico ben 500 anni fa? Quindi, se ha inventato qualcosa, ben venga. L' immaginazione di un regista non guasta mai! Mancano, questo è vero, più approfondimenti psicologici su un pò tutti gli altri personaggi. Ciò è ampiamente giustificato: in un' opera di due ore e trenta minuti, che bisogno c' era se tutto ruotava attorno a Colombo? L' impatto culturale che ha questo film, sull' intero pianeta, è notevole. Chi non è interessato alla vita ed alla scoperta dell' America da parte di un magnifico navigatore italiano? L' Italia, per cultura storica, è una delle più importanti nel mondo: non dimenticatelo! Quindi, almeno due su tre. E vi pare poco? La fotografia è buona, i costumi utilizzati per il film non sono da buttar via. I paesaggi delle Americhe sono da sogno (o da favola) e la musica di Vangelis è stupenda. Ma che diavolo vuole la gente in un film? Il super effetto speciale che annichilisce il film già fatto su Colombo prima di questo? Se la risposta è si, fate come me una cosa sensata: andate ancora su Wikipedia e guardate quante persone hanno lavorato a questo bellissimo film. Ci siete? Ecco: mica poche, no? Vogliamo parlare degli attori? Parliamone! Gerard Depardieu se la cava alla grande nei panni di Colombo, così come Sigorney Weaver in quelli della regina. Gli altri attori non mi sono sembrati scandalosi. E allora? Forse non vi sono piaciuti gli attori principali? Depardieu o la Weaver? Beh, allora questa è un' altra storia, ma non quella di Colombo! Potete esserne certi! Quattro stelle per me... Chriss
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argenio
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lunedì 28 giugno 2010
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mediocre ma in fondo un buon film
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1492 tratta la scoperta del continente americano da parte degli spagnioli. Un film un po secco, interpretato da un Gerard Depardieu nella parte di Colombo che a malincuore non convince molto per via della sua freddezza e del suo poco entusiasmo nella parte primaria della pellicola. Nei panni della regina troviamo una Sigourney Weaver per niente convincente e poco decisa nella parte dei sua maesta Isabella. la sceneggiatura è scadente per via della inesistenza di storia nella parte iniziale, molto veloce e con pochè cose memorabili fatta eccezione per la sequenza del' esecuzione dgli eretici. Diretto da Ridley Scott in maniera mediocre, le uniche cose che salvano la pellicola sono: le spettacolari scenografie create da Spencer, i magnifici costumi e la magistrale colonna sonora composta del geniale e come sempre efficente Vangelis sopratutto nella sequenza della partenza delle tre caravelle.
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1492 tratta la scoperta del continente americano da parte degli spagnioli. Un film un po secco, interpretato da un Gerard Depardieu nella parte di Colombo che a malincuore non convince molto per via della sua freddezza e del suo poco entusiasmo nella parte primaria della pellicola. Nei panni della regina troviamo una Sigourney Weaver per niente convincente e poco decisa nella parte dei sua maesta Isabella. la sceneggiatura è scadente per via della inesistenza di storia nella parte iniziale, molto veloce e con pochè cose memorabili fatta eccezione per la sequenza del' esecuzione dgli eretici. Diretto da Ridley Scott in maniera mediocre, le uniche cose che salvano la pellicola sono: le spettacolari scenografie create da Spencer, i magnifici costumi e la magistrale colonna sonora composta del geniale e come sempre efficente Vangelis sopratutto nella sequenza della partenza delle tre caravelle. Solo questi possono rendere piacevole la pellicola.Ci si poteva ascpettare di più da Scott dopo i capolavori che anno anteceduto 1492 come Blade Runner, Alien, i duellanti e Black rain, anche se il soggetto era molto bello peccato che non ha avuto una lavorazione.
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fulvia
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martedì 19 gennaio 2010
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bellissimo film! sono rimasta sbalordita!
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Bellissimo!!! Non me lo aspettavo! Mi ha entusiasmata, emozionata ...da un film storico veramente non si può chiedere di più. Splendida la fotografia, che ha utilizzato tra l'altro il blu del mare, in contrasto con il rosso del fuoco,onnipresente, che ha creato atmosfere particolarissime. Tutti i dettagli sono stati studiati meticolosamente, non ho riscontrato nemmeno un difetto.Strano per me, che sono sempre molto critica! Voto un 9+
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ronie.giuseppi
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giovedì 3 luglio 2008
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affascinante, da vedere!!!
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Senza dubbio è uno dei migliori film di Scott, non il migliore, ha come punto di forza la colonna sonora di Vangelis, che per me vale metà film. I costumi e le scene sono tra i meglio ricostruiti della storia del cinema, la fotografia oltre a puntualizzare l'aspetto esotico contribuisce a dare realismo alla pellicola. Effetti sangue ed esecuzioni sono molto abbondanti, ma viene tralasciato l'aspetto più importante della vicenda di Colombo: ogni volta che eplorava un'isola o una nuova terra portava sterminio e distruzione
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miki spin
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venerdì 26 ottobre 2007
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l'uomo non avrà il suo paradiso
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La conquista del paradiso, la trasformazione in inferno.
In tutto il film possiamo trovare un importante filo conduttore: la religione cristiana, seguita da varie metafore.
L'Europa (soprattutto nel momento dell'uccisione della "strega") rappresenta l'inferno, l'inferno da cui Colombo vuole fuggire. Quando guida le sue caravelle è Noè(con l'arca) e Mosè (con la terra promessa) nello stesso tempo. Quando arriva in America (o nelle indie?) trova palesemente il paradiso terrestre, in cui poco dopo naturalmente si insinuerà il peccato (i cavalieri? La crudeltà degli Indios? La civiltà stessa?). E alla fine, immancabile il diluvio universale, a spazzare via la Babele di Colombo.
A questo punto la conclusione più consona che mi venga in mente è.
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La conquista del paradiso, la trasformazione in inferno.
In tutto il film possiamo trovare un importante filo conduttore: la religione cristiana, seguita da varie metafore.
L'Europa (soprattutto nel momento dell'uccisione della "strega") rappresenta l'inferno, l'inferno da cui Colombo vuole fuggire. Quando guida le sue caravelle è Noè(con l'arca) e Mosè (con la terra promessa) nello stesso tempo. Quando arriva in America (o nelle indie?) trova palesemente il paradiso terrestre, in cui poco dopo naturalmente si insinuerà il peccato (i cavalieri? La crudeltà degli Indios? La civiltà stessa?). E alla fine, immancabile il diluvio universale, a spazzare via la Babele di Colombo.
A questo punto la conclusione più consona che mi venga in mente è... Amen
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mm
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giovedì 11 ottobre 2007
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bleah
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(di sivi)
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marcello_roma
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domenica 2 settembre 2007
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grande depardieu
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