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"Chances Are"(Emile Ardolino, sceneggiatura di Perry e Randy Hawze, 1989), racconta di un giovane avvocato , innamoratissimo della moglie che, investito da una macchina, muore e viene"riciclato".ossia fatto rinascere(ma senza l'iniezione che gli avrebbe fatto dimenticare la vita precedente)e diviene un giovane giornalista over che si innamora precisamente della figlia di sua moglie(ossia in realtà di sua figlia)ma poi riscopre la sua vita precedente e dunque si ri.innamora anche della moglie, finché... Incipit un po'"New Age"(la seconda possibilità- la "second life", credenza invero di origine pitagoico-platonica, oltre che orientale, ma poi ricilata in altra fomra fino alla"post-modenrità"), ma poi sviluppo comico, però anche con notevoli momenti drammatici e situazioni che mettono in cirsi, decisamente di notevole esito sia comico sia drammatico(la sintesi dei due momenti, o meglio dei due elementi è norotriamente molto difficile, dunque il risultato qui è certamente stato raggiuntoI), con l'equivoco, la riscoperta, il dubbio, per il ragazzo quasi uomo(come formulerà la definizione la moglie)di non incorrere nell'incesto quando partica la conoscenza della ragazza etc.A proposito della questione del co^té new age è da aggiungere che , comunque, c'è un episodio decisamente grottesco, quando, forse nella bibloteca, il protagonista incontra una fanatica di metempiscosi e dunque di rinascite, che ritiene di essere stato Cleopatra in un vita precedente, dunque si ha la chiara relativizzazione del concetto, in chiave di deformazione, riportando il tuttto alla dimensione di"commedia", appunto, senza indulgere in t"eorizzazioni indebite". C'è poi l'elemento"vaccino"nati-ricodo dlela vita precedente che mette d'accordo tutti/e, facendo scattare il meccanismo che conduce al happy End risolutore... Ecceslsi gli inteprereti, da Robert Downey junior(protagonista)a Ryan OìNeal, l'amico fraterno, che alla fine coronerà il suo sogno d'amore con la donna, a Cybill Shepherd(la moglie),a Mary Stuart Masterson(la figlia)a Christopher Mc DOnald, l'uomo nella sua"prima incarnazione". In genere , tra inteprtpreti di notevole livlelo, ci crea qualche forma di"rivalità.concorrenza"che sfocia in un esito artistico non proprio felicissimo, in qualche "smagliatura"che si avverete neglle piethe del film; cosa che invece qui non avviene affatto. El Gato
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