L'ultimo sapore dell'aria

'Ultima neve di primavera' fu il film-cult di un genere ben collaudato: quello degli strappalacrime, fatti apposta per commuovere, soprattutto mamme annoiate e nonne attempate. Questa è uno stanca rivisitazione del genere, con qualche potenzaile spettatore in più: i ragazzini e soprattutto le ragazzine: il soggetto è un adolescente carino (notate che mentre tutti i suoi coetanei parlano disinvoltamente un romanesco all'acqua di rose, lui parla esclusivamente in italiano, per distinguersi dalla massa plebea, poichè il lui deve esserci qualcosa di nobile... Si può intuire ciò da come la madre, in una scena, descrive il padre naturale, morto precocemente: quasi volesse intendere che più che un debosciato fosse un poeta... Vidi questo film al cinema all'epoca della sua usicta, che ero ragazzino, ricordando bene la scena della sedia. Il film nonostante tutti i suoi triti e fritti luoghi comuni non è dei più malvagi, può andar bene per una visione disimpegnata. Per i più semplicioni, raccomandata una confezione di Tempo, o un fazzoletto formato tovaglia da 12...