Lettera aperta a un giornale della sera

In molti criticano questo film, forse anche con pregiudizio perchè tengono conto della fede ideologica del regista. Per quanto il film possa alienare lo spettatore medio con il suo stile ampolloso e pedante, in realtà da questo film politico di autocritica ( che assieme ai film di elio petri io ritengo genere di spessore) possono emergere paradossalmente temi universali di matrice psicologica. L'autoillusione,il narcisismo intellettuale, la volontà individuale ostacolata dalla tentazione del vizio..sicuramente si poteva fare molto di più in campo di "comunicazione"e si è pensato poco allo spettatore,perchè i dialoghi impegnano molto la concentrazione al punto di distrarla, e troppa subordinazione prosastica. la scena ludica finale però è talmente emblematica da far intuire molto del reale significato anche a chi non ha seguito per filo e per segno tutto l'intreccio diegetico del film ..Io gli darei un 7 - , e naturalmente consiglio la visione a tutti gli appassionati del tema politico-sociale.