Adelio Ferrero
Cinema Nuovo
Se Orsini tende ad aggredire senza tregua la misura dell'autobiografia negandole uno spazio privilegiato in un mondo battuto da laceranti antinomie, Paolo e Vittorio Taviani traspongono questo discorso al livello dell'apologo "favoloso" e distanziato, bruciando, in Sotto il segno dello scorpione, ogni residuo di intreccio e di psicologia. La favola preistorica delle due comunità scampate all'eruzione vulcanica e divise nei confronti del proprio destino - l'una tutta ripiegata nella cauta difesa e nella saggia salvaguardia della propria sopravvivenza; l'altra avventurosamente aperta verso la ricerca di una stabile e completa felicità, sempre cercata e lontana - si carica così di intense suggestioni che la struttura atemporale dell'allegoria domina ma non annulla. [...]
di Adelio Ferrero, articolo completo (3455 caratteri spazi inclusi) su Cinema Nuovo 2005