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Capostipite del genere splatter o "gore".Un film puntato unicamente sugli effettacci truculenti curati il più possibile(all'epoca la gente sveniva in sala si dice,oggi sono appena passabili),e un pizzico di nudo(ma niente sesso:già allora erano ruffiani come oggi, violenza a fiumi ma guai a infrangere il tabù più grande nevvero?).Girato in poco più di sette giorni con un budget irrisorio(e si vede),guadagnò cifre astronomiche e consacrò il regista come padre del genere(che nel 2002 ne ha girato un sequel,passato da noi solo in Pay tv).Francamente innegabile,come il fatto che abbia influenzato decine di registi in seguito da Hooper a Romero,da Craven a Henenlotter,dai primissimi film di Peter Jackson ai recenti "Hostel".Tolto questo però,non resta nulla.Gli interpreti non recitano,si muovono e parlano soltanto(la Mason era un ex coniglieta di "Playboy"),i dialoghi sono cretini(incredibile il commento della signora Fremont quando le dicono che c'è nella cena alla festa),le scenografie squallide e la telecamera o e fissa o zooma improvvisamente.Lewis firma anche la pessima colonna sonora( perlopiù qualche colpo di tamburo).Ma tutto questo lo ha trasformato in cult in America e anche qui è venerato da diversi trashofili,e se lo merita,dal momento che è infinitamente più(involontariamente) divertente di tanti film odierni,splatter o meno.Lewis girò altri due film creando una trilogia,ma l'unico che arrivò qui fù "Two thousand maniacs!".Per concludere,da guardare dopocena soli,o con gli amici,o con la ragazza,per farsi quattro ghignate.
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