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"La Traverse'e de Pais"(CLaude Autant-.Lara, tratto d auna novella diMarcel Ayme', scritto, come sceneggiatura, da Jean Aurenche e perre Bost, con la collaborazione di Mario Vittorio Forni, 1956)racconta di due"sopravviventi"nella PAris occupata dai nazisti(1943) che praticnao, per vivere, il mercato nero, trasportando per tutta Parigi un grosso pezzo di mailale. Inconreranno vari ostacoli e pericolsi, dai cnai a i proprietari della carne a una pattuglaid i nzisiti, che perñ'ironcoscono in uno di loro un pittore di loro gusto, quindi liberandolo. L'altro(tasxista disoccupato)viene trasposrtato su un camione diretto a un campo di concentramento, ma si salvera', incontrando, 10 anni dopo, il pittore"furbo e un po'truffaldino"che viaggia in prima classe, mentre l'ex.amico fa il facchino, sostanzilamenter. Grande film per l'ambientazione, per la capaciat'di fondere perfettamente dramma e"commedia"(per quanto essa e'possibile, in una situazione come quella descritta), per uno splendido bianoc e nero in un Paris nocturne, dove la me'tro non viaggia e dunuqe tuttto si svolge con grnadi difficolta'e problmei di ogni genere. Grandi Jean Gabin(il pittore)e Bourvil , quale ex.tavxista(Marcel)dove il regristro comico e quello dammatico sono in perfetta sintesi, Luois De Fune', allora esordiente, come droghiere, dove la capacia', anzi vis comica viene perfettamente messa al serivizio del dramma filmico, tutti/e gli/le altri/e. Decisamente un grande film, che neppure la"nouvelle vague"allora montante seppre criticare., anche perch'e il filmn rispondeva ai criteri estetico.poetici del giovane(allora(gruppoi di ciritici e cineasti.. El Gato/Eugen
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