
Anno | 1996 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Italia |
Durata | 93 minuti |
Regia di | Pupi Avati |
Attori | Massimo Boldi, Gianni Cavina, Laura Morante, Irene Grazioli, Paola Quattrini Sergio Citti, Franco Citti, Massimo Bonetti, Renzo Rinaldi, Cinzia Monreale, Andrea Montuschi, Silvia Annichiarico, Pietro Bontempo, Margaret Mazzantini, Lorenzo Flaherty, Isabelle Pasco, Elide Melli, Andrea Scorzoni, Dario Ballantini, Chiara Sani, Giovanni Giacobelli, Michelangelo Pulci, Renato Rossini, Giovanni Leuratti. |
Uscita | venerdì 27 settembre 1996 |
Distribuzione | Filmauro |
MYmonetro | 3,14 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 13 settembre 2024
Festival di Venezia: Franco (Boldi), comico che non ha più successo, ha interpretato un film drammatico che per strani meccanismi ha la fortuna di partecipare alla Mostra. Ha vinto 2 Nastri d'Argento,
CONSIGLIATO SÌ
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Festival di Venezia: Franco (Boldi), comico che non ha più successo, ha interpretato un film drammatico che per strani meccanismi ha la fortuna di partecipare alla Mostra. Il film passa inosservato, ma Franco ottiene un bel successo personale, tanto da concorrere al premio quale migliore attore. Anzi, sembra proprio che vincerà. Tutto intorno c'è l'ambiente: gli accordi, i compromessi, le gelosie, il sottobosco. Per l'attore si prospetta un grande rilancio. Alla fine la doccia fredda: Franco non vince, il sogno è svanito, tutto torna come prima. Forse i premi del cinema sono proprio così: malinconici, "lontani" dal cinema. Avati racconta davvero bene e Boldi è molto bravo e si riscatta, provvisoriamente, dai ruoli alla Vanzina. Film vero e sottovalutato, un po' vecchia maniera, ed è un complimento. Profilo decisamente più alto del cinema medio italiano.
Il film racconta la storia di un attore comico che, decaduto, torna tra i riflettori con un film serio in gara al cinema di Venezia...Beh! per una volta un Massimo Boldi convincente diretto magistralmente da Pupi Avati che mischia realtà e fantasia attraverso una sceneggiatura dai risvolti grotteschi e un pò troppo marcati, un film che però si esprime senza ipocrisia riflettendo [...] Vai alla recensione »
Nei primi anni ‘80 Franco Melis è un comico di successo che non ha mai pensato al domani se non come a una giornata successiva all’oggi. Dieci anni dopo il suo successo se n’è andato esattamente come la fama, il denaro e la sua famiglia. Inaspettatamente però un film drammatico di un regista esordiente, per il quale Franco ha fatto da protagonista, viene selezionato [...] Vai alla recensione »
Ammetto che non ho mai avuto alcun tipo di simpatia per Massimo Boldi che ha sempre presentato al grande pubblico la sua parte peggiore di clown. Devo ora ammettere che l´' attore lombardo quando vuole sa recitare davvero bene. Questo film finalmente ha mostrato il lato migliore di Boldi a cui non posso che dare un 9 per la sua ottima interpretazione.
Avati è un abile maestro nel far interpretare ruoli drammatici ad attori comici neanche troppo fenomenali. L'ha fatto con Abatantuono con De Sica e in questo caso con Boldi il quale, abbandonato per un attimo il frasario stile "ciao cipollino", si cala in una parte seriosa con ottimi risultati. Il film è la classica pellicola alla Pupi Avati, fatta di penombre, sguardi [...] Vai alla recensione »
A me(che sono Avatiano convinto) mi deluse molto. Lo trovo un omaggio poco chiaro a Walter Chiari già dal nome dell'attore Franco Melis,perchè? Inoltre,fallì completamente o quasi il tentativo di riabilitare Boldi da attore demenziale a drammatico. L'inverso di quel che successe con Abantuono. Dignitoso,e apprezzabile come omaggio a Chiari. Ma insignificante o quasi cinematograficamente a partire [...] Vai alla recensione »