Anno | 1968 |
Genere | Giallo |
Produzione | Italia |
Regia di | Giuliana Berlinguer |
Attori | Tino Buazzelli, Paolo Ferrari, Pupo De Luca . |
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CONSIGLIATO N.D.
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Il detective più sedentario dell’immaginario, nato dalla penna dello scrittore americano Rex Stout, conosce la sua migliore trasposizione televisiva con il volto di Tino Buazzelli: raffinato gastronomo, abitudinario oltre misura – tanto da non rinunciare mai ai pranzi dell’insuperabile Fritz (Pupo De Luca) – attaccato più di ogni altra cosa alle sue amate orchidee, il grasso investigatore risolve i casi più intricati senza muoversi da casa. Ciabattando per le stanze, mettendo insieme i pochi indizi che il crimine ha lasciato, riesce a vedere più di coloro che indagano sui luoghi del delitto, quasi a voler significare che non è necessaria la prova tangibile, quasi a voler rivoluzionare i crismi del whodunnit (quando il colpevole viene svelato solo alla fine, dopo molte domande ai sospettati, come in Ellery Queen), quasi a volersi distaccare dall’ipocrisia della società là fuori. Tra le altre innovazioni della serie, questa volta in rapporto al personaggio dei romanzi: la regista Giuliana Berlinguer traspone le vicende nell’America degli anni ’60 pur lasciando inalterati i toni del testo originale; al severo Wolfe fa da contraltare lo spiritoso aiutante Archie Goodwin (Paolo Ferrari), che, se nei best-seller era l’io narrante, nella traduzione televisiva perde quest’opportunità a favore del casalingo detective. Tra gli interpreti che si succedono: Carla Gravina, Aroldo Tieri, Renzo Palmer, Mario Pisu, Romina Power, Aldo Giuffrè, Paola Borboni, Enzo Garinei, Mario Carotenuto, Evelina Gori, Belisario Randone, Margherita Cattaneo, Edoardo Anton, Vladimiro Cajoli e la stessa Berlinguer curano i vari adattamenti. La colonna sonora è composta da Romolo Grano.